RICCIOTTI, Nicola
Carmine Pinto
RICCIOTTI, Nicola. – Nacque a Frosinone l’11 giugno 1797 da Luigi e da Angela Ferretti.
La famiglia, radicata nella provincia frusinate, formata da professionisti e proprietari, [...] dall’intensa fase dicambiamento politico e istituzionale che aveva interessato lo Stato pontificio nei due decenni precedenti. Durante la Restaurazione la carboneria intercettò le conseguenze di questa profonda politicizzazione, raccogliendo ...
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GIOVANNI V, papa
Luigi Andrea Berto
Di origine siriana, nacque nella provincia di Antiochia di Siria. La sua data di nascita e la sua famiglia ci sono sconosciute, ma sappiamo che suo padre si chiamava [...] .
La morte impedì a G. di assistere agli inizi del cambiamento della politica religiosa del nuovo imperatore pp. 202, 206 ss.; T.F.X. Noble, La repubblica di S. Pietro. Nascita dello Stato pontificio (680-825), Genova 1998, pp. 45, 180 s., 184 ...
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DATTARO, Giuseppe, detto Pizzafuoco
Giovanni Rodella
Cremonese d'origine, figlio dell'architetto Francesco, nacque intorno al 1540. Con il padre il D. collaborò, intorno al 1580, al parziale rinnovamento [...] di prefetto delle fabbriche del duca di Mantova Vincenzo I Gonzaga. Costui, che si era fatto promotore di un cambiamento del personale e nello stesso tempo di alla, fabbrica del duomo di cui, nel 1580, era stato nominato curatore, insieme ad Antonio ...
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FORSTER, Riccardo
Silvia Trombetta
Nacque nel 1869 a Zara, dove trascorse l'infanzia e compì i primi studi. Si trasferì poi a Vienna per proseguirli, ma quasi subito attirò l'attenzione della polizia [...] riguarda, negli effetti che ne verranno, l'Italia più di qualsiasi altro Stato. Là è, nella guerra generale, la nostra guerra 1928, p. 1); ancor più importante per il cambiamento della direzione dovette risultare il passaggio, avvenuto già il ...
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CARACCIOLO, Troiano
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Nacque verso la metà del sec. XV, primogenito di Giovanni, duca di Melfi, e di Sveva Sanseverino.
Quando, nel 1487, il padre fu condannato a morte per aver partecipato alla congiura [...] di Capuana e sotto la bandiera aragonese poco più di un mese dopo fu ferito combattendo a Castelnuovo. Dopo essere stato costantemente di S. Michele.
Intanto un cambiamento radicale si era prodotto nella vita del C., che, ritiratosi nel palazzo di ...
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CAPELLA, Febo
Sesto Prete
Nacque a Venezia, probabilmente nel secondo decennio del sec. XV. Le prime notizie che si hanno su di lui si trovano in una lettera di Francesco Barbaro del 23 dic. 1444 quando [...] re di Napoli, ebbe il C. come segretario.
Il Barbaro fu subito entusiasta di questo giovane che gli era stato raccomandato con lui per il grande cambiamento avvenuto nello spazio di dieci anni, accusandolo di avarizia.
Le qualità diplomatiche del ...
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RADOALDO
Vito Loré
– Figlio di Gisulfo (II), duca del Friuli, e di Romilda, Radoaldo era ancora bambino intorno al 610, quando Cividale fu saccheggiata dal khan degli Avari, che uccisero il duca e i [...] dall’esarco Gregorio, probabilmente in conseguenza di un cambiamento negli equilibri fra forze bizantine e ducati ; P. Paschini, Storia del Friuli, I, Dalle origini al formarsi dello Stato patriarcale, Udine 1934, p. 121; P. Bertolini, Arechi I, in ...
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BERNARDO
Marina Rossi
Di questo vescovo di Bologna, vissuto nella seconda metà del sec. XI, non si conosce né la data di nascita né la famiglia da cui proveniva. Originario probabilmente di Bologna [...] vescovo nel 1096, ma è impossibile stabilire in che anno fosse stato eletto. Frattanto la situazione era cambiata a Bologna, come nel resto dell'Italia; nel 1093 la fortuna di Enrico IV aveva subito un sensibile arresto ad opera degli eserciti della ...
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THUN, Guidobaldo
Marcello Bonazza
THUN (Thunn, Thun-Hohenstein), Guidobaldo (Guidobald). – Appartenente alla linea Thun-Boemia, nacque il 19 dicembre 1616 nel castello di Castelfondo, in Valle di Non, [...] presso il Collegio germanico di Roma. All’età di 14 anni, nel 1630, la sua vita conobbe un radicale cambiamento: tutta la sua famiglia dal 1662 rimase spesso assente dalla città, essendo stato nominato da Leopoldo I come suo rappresentante permanente ...
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UBERTI, Giulio
Maria Teresa Mori
– Nacque il 5 settembre 1806 a Brescia da Uberto, impiegato pubblico, e da Marianna Albrizzi. Ebbe due fratelli, Giacomo e Vincenzina. Il padre morì per colera nel 1836.
Visse [...] di Giuseppe Parini seguendo gli insegnamenti di Cesare Arici, poeta classicista bresciano, che gli era stato maestro.
Si tratta di ornata di incisioni, sin dalla veste grafica denotava un cambiamento degli argomenti e il passaggio di Uberti alle ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...