MIGRATORIE, CORRENTI
Alberto Bonaguidi
Natale Emilio Baldaccini
(XXIII, p. 249; App. I, p. 848; II, II, p. 312; III, II, p. 110)
Teorie e tendenze delle migrazioni umane. − Le migrazioni rappresentano [...] primi quindici anni del 20° secolo, quando l'emigrazione è stata particolarmente intensa, l'Europa ha perduto qualcosa come un terzo i movimenti stagionali degli Uccelli, sia il ciclico cambiodi localizzazione della Fillosera della vite fra radici e ...
Leggi Tutto
ORGANIZZATIVE, TECNOLOGIE
Mario Lucertini-Daniela Telmon
Scienza della gestione e tecnologie organizzative. − La scienza della gestione è la disciplina che studia il comportamento di sistemi organizzativi, [...] a una maggiore capacità di elaborare tali dati e di diffonderli attraverso potenti sistemi di telecomunicazioni. Si sviluppano le tecnologie di supporto alle decisioni e alla gestione, cambiando il modo di operare di addetti e utenti nei sistemi ...
Leggi Tutto
ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE
Luciano Ronchi
Il termine "organizzazione" può avere diverse accezioni: può definire uno stato o un'azione. Secondo la prima accezione esso esprime il concetto di organismo, [...] (v. cibernetica, App. III, 1, p. 369). Il concetto di varietà è stato introdotto da Ashby per misurare il grado di regolazione di un sistema. La varietà di un sistema è definita come il numero distati che il sistema può assumere (o anche il numero ...
Leggi Tutto
SOCIETÀ POSTINDUSTRIALE
Domenico De Masi
Come alla fine del 1700 si avvertì il passaggio dalla società rurale a quella industriale, ma si stentò a individuare e fissare i tratti essenziali della nuova [...] Londra il volume Old worlds for new: a study of the post-industrial state (Bell 1973). Bell ha usato il termine a partire dal 1959 e, dei sistemi, capacità di programmare il cambiamento. Il principio della società industriale era di mettere il lavoro ...
Leggi Tutto
REDDITI Politica dei
Giovanni Caravale
Definizione e obbiettivi della politica dei redditi. - Uno dei cambiamenti più rilevanti avvenuti nel mondo occidentale a partire dalla seconda guerra mondiale [...] ) e nel contempo non richieda cambiamenti radicali nel quadro istituzionale dell'economia di mercato contribuisce certamente a spiegare la ragione del successo del messaggio keynesiano, che è stato fatto proprio dalla. maggior parte dei governi ...
Leggi Tutto
MARKETING
Gianni Cozzi
Termine inglese (derivato dal verbo to market "mercanteggiare", "vendere") usato anche in italiano per indicare, con riferimento alle imprese produttrici di beni di consumo, il [...] dei fattori esogeni alle imprese (in particolare del cambiamento scientifico-tecnologico da un lato e delle innovazioni negli usi dall'altro), che impedisce la stabilizzazione distati collusivi della concorrenza.
Il sistema marketing. - Sulla base ...
Leggi Tutto
Localizzazione e delocalizzazione
Cesare Emanuel
In senso letterale il termine localizzazione designa l'ubicazione di un'attività, di una impresa o di un bene in uno specifico luogo geografico. In senso [...] razionalizzare il loro impiego. Per es., è stato dimostrato come storicamente (inizio Ottocento) la del cambiamento.
L'acquisizione di una impresa o di una unità produttiva già operante. Si tratta di una procedura che prevede l'acquisto di una unità ...
Leggi Tutto
REDDITI, Politica dei
Giovanni Caravale
(App. IV, III, p. 169)
Teoria macroeconomica, politica economica e politica dei redditi. - I recenti, accesi dibattiti nel campo della macroeconomia (la teoria, [...] Stati Uniti, secondo cui "non esistono oggi keynesiani al di sotto dei quarant'anni") di insofferenza di tutto ciò che poteva apparire come legato alla macroeconomia e alle politiche economiche keynesiane (Jossa 1994).
Alcuni radicali cambiamentidi ...
Leggi Tutto
UFFICI
Alberto Notarangelo
(XXXIV, p. 606)
Tecnologie per l'ufficio. - Le attività lavorative eseguite negli odierni u. sono essenzialmente legate a tre tipi di operazioni: elaborazione, archiviazione [...] , dietro preavviso, il messaggio che gli è stato spedito tramite videoterminale e visualizzarlo sul proprio apparecchio. , e di affidare alle nuove reti di telecomunicazioni (telematiche) il compito di organizzare e gestire tale cambiamento. Ciò che ...
Leggi Tutto
MEZZOGIORNO Questione del (XXIII, p. 149; App. III, 11, p. 99)
Giuseppe di Nardi
Alla fine del primo decennio (1951-60) della politica in favore del M. erano visibili consistenti segni dicambiamento [...] aperte le stesse opportunità di occupazione e di guadagni. Questa possibilità era stata persino affermata solennemente nazionale. Eppure, la struttura economica del M. è sensibilmente cambiata, rispetto al 1951. L'occupazione in agricoltura è passata ...
Leggi Tutto
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...