DE LEGGE, Venereo
Cesare Corsi
Organaro attivo a Roma e a Ravenna nella seconda metà del XVI secolo, di sicura patria veneta, discendeva probabilmente da una antica famiglia della nobiltà veneziana [...] opera) contrasta vivamente con lo statodi grave difficoltà finanziaria se non proprio di indigenza che emerge dai documenti ravennati. Alla base di quello che sembra essere un radicale quanto inaspettato cambiamentodi fortuna sta invece un vero e ...
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Garbo, Greta
Melania G. Mazzucco
Nome d'arte di Greta Lovisa Gustafsson, attrice cinematografica svedese, nata a Stoccolma il 18 settembre 1905 e morta a New York il 15 aprile 1990. Fra il crepuscolo [...] di Monta Bell. I produttori della MGM avevano di fatto precisi progetti: imposero alla giovane svedese un radicale cambiamentodi immagine nonché di vita privata. Nel film di da John Gilbert, che sarebbe stato il suo partner preferito nei film ...
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MARCHI, Antonio
Diana Blichmann
Nacque presumibilmente nella seconda metà del Seicento. Non si hanno notizie circa il luogo di nascita e la famiglia di origine.
I libretti di numerosi drammi per musica [...] allestimenti; a tal fine, oltre allo scontato cambiamentodi titolo, li rimaneggiava sostituendo, eliminando o e ai suoi "marziali riguardevoli impieghi" (Arch. diStatodi Venezia, Riformatori allo Studio di Padova, Licenze per stampa, b. 294, cc ...
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PICCARDI, Leopoldo
Giovanni Focardi
PICCARDI, Leopoldo. – Nacque a Ventimiglia il 12 giugno 1899 da Giovanni Battista, magistrato, e da Emilia Pozzoli; il giovane Piccardi crebbe seguendo le sedi in [...] congedato nel marzo del 1921 con il grado di tenente di artiglieria (Consiglio diStato, Fascicoli personali, n. 691).
Dopo aver , Leone Cattani, Niccolò Carandini) era contraria al cambiamentodi linea politica in corso (con l’avvicinamento ai ...
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COLLEONI (Colleone)
Luigi Ficacci
Famiglia di argentieri laziali attiva nei secc. XVIXVIII.
Capostipite fu Corinzio, figlio di Firmiano, nato a Gallese (nei pressi di Viterbo) nell'anno 1579. Compì il [...] 1653 compì l'ultimo cambiamentodi abitazione, ritornando nella casa e bottega di S. Giacomo degli Spagnoli, dove rimase fino alla morte, avvenuta nel 1656 (il 16 marzo di quell'anno era stato rimosso dalla carica di bollatore, essendo evidentemente ...
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Gelosia
Carlamaria Del Miglio
La gelosia (dall'aggettivo geloso, derivato dal latino medievale zelosus, "pieno di zelo") costituisce un'emozione complessa, un sentimento e una passione; la psicoanalisi [...] interiorità) è possibile cogliere la vera natura di queste accensioni, altrimenti registrate come un rapido cambiamentodi umore senza causa precisa o in chiave di pura e semplice antipatia nei confronti di chi invece a livello profondo viene vissuto ...
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ARCIMBOLDI, Nicolò
Nicola Raponi
Nacque a Parma nel 1404 e quivi compì i primi studi. Il padre, Giovanni, giurista e membro del locale Collegio dei giudici, dopo l'occupazione di Parma da parte di Filippo [...] guerra e il crescente desiderio di pace diffusosi ovunque e temendo un cambiamentodi umori nei riguardi dell'aueanza e Bibl.: Oltre i docc. citati nel testo, l'Arch. diStatodi Milano conserva i dispacci dell'A. da Firenze (Arch. Sforzesco, ...
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GUIDO di Piacenza
Irene Scaravelli
Nacque nell'ultimo quarto del IX secolo. Secondo alcuni fu di stirpe longobarda, poiché in un documento del 963 suo nipote Alberico, figlio del fratello Raginerio, [...] un cambiamentodi lex tra una generazione e l'altra, perché risulta improbabile per l'epoca un così facile accesso di un quest'ultimo con il titolo di vescovo è datato 26 marzo 941 (ibid., p. 169), ma ci è stato tramandato un riferimento alla sua ...
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PECCHIOLI, Ugo
Claudio Rabaglino
PECCHIOLI, Ugo. – Nacque a Torino il 14 gennaio 1925, ultimo di tre figli di Dante e di Gioconda Dionisy.
La sua era una tipica famiglia della media borghesia: il padre, [...] brigata Garibaldi, di cui divenne capo distato maggiore. In quella veste partecipò alla liberazione di Torino del 26 PDS), convinto che il crollo del muro di Berlino imponesse un radicale cambiamento: come disse nella riunione del Comitato centrale ...
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FIESCHI, Federico
Giovanni Nuti
Con ogni verosimiglianza il più giovane dei figli di Tedisio dei conti di Lavagna, uno dei fratelli del papa Innocenzo IV, e di Simona, probabilmente dalla casata dei [...] impadronirono di fatto del potere e, instaurato il governo dei capitani del Popolo, impressero un radicale cambiamentodi rotta 1279 il vescovo di Forlì, che era stato incaricato di risolvere la questione, sentenziò a sfavore di Genova. I capitani ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...