GRATI, Giacomo
Enrico Angiolini
Nacque, probabilmente nel 1411, a Bologna, da Pellegrino (nato nel 1383 e morto nel 1437) e da Bartolomea Clarissimi, secondogenito di quattro figli (gli altri, nell'ordine, [...] Cesare Borgia e poi presso papa Giulio II, di cui avrebbe dovuto riconquistare il favore all'assai compromesso signore di Bologna; egli si volse invece a favorire le posizioni papali. Questo deciso cambiamentodi campo lo rese inviso a molti ma valse ...
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DELLA PALUDE (de Palude), Arduino
Gloria Casagrande
Figlio di Guido di Gandolfo, appartenne a nobile famiglia della bassa reggiana di feudatari dei marchesi di Canossa. Il suo nome ricorre per la prima [...] di un incipiente mutamento di valori e di ideali nella politica familiare, dopo la sua morte (avvenuta prima del 1073, come testimoniano i documenti più sopra indicati), tale cambiamento Arch. diStatodi Reggio, Le pergamene di S. Prospero di Reggio ...
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CIANI, Michele
Eluggero Pii
Nacque a Pienza (Siena) in una famiglia di proprietari terrieri, intorno al 1720. Non si hanno notizie sulla sua giovinezza e sui suoi studi. Il suo nome, preceduto.dal titolo [...] apparivano nelle Novelle letterario di Firenze, determinò nel C. un cambiamento radicale. Incontrato probabilmente al 1792. Nel gennaio 1790 egli venne creato consigliere diStato senza dipartimento; nel febbraio successivo quando Pietro Leopoldo ...
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DE RISO, Eugenio
Giuseppe Masi
Nacque a Catanzaro il 3 maggio 1815 dal marchese Antonio e da Caterina Capocchiani, appartenenti, entrambi, a famiglie che nella rivoluzione del '99 avevano aderito al [...] ritornò a Catanzaro, assistendo da spettatore al cambiamento che stava avvenendo. Antonio Greco, deputato catanzarese, traduzione dall'inglese), ibid. 1864.
Fonti e Bibl.: Arch. diStatodi Catanzaro, Processi politici, nn. 37, 49, 112. Molte lettere ...
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FOGAR, Luigi
Liliana Ferrari
Nacque a Peuma, presso Gorizia, il 27 genn. 1882, penultimo di nove figli, da Luigi, agiato commerciante e proprietario terriero, e da Caterina Zotti. Compì gli studi ginnasiali [...] le istruzioni inviate al F. nel 1924 dal segretario diStato P. Gasparri, il quale lo metteva in guardia da cui il vescovo si trovò costretto a proibire ogni cambiamento non autorizzato di lingua nella predicazione e nelle funzioni non strettamente ...
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DOMENICO da Piacenza
A. Ascarelli
Attivo intorno alla metà del sec. XV, deve la sua importanza al primo trattato dell'arte coreografica di cui si abbia notizia, che reca il titolo De arte saltandi et [...] e probabilmente la sua fama era già stata divulgata dal suo trattato che è comunque anteriore cambiamentodi ritmo.
Lo sforzo di codificazione delle possibilità motorie e la capacità di astrazione simbolica del gesto che caratterizzano l'opera di ...
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GIOVANNI di Tuscolo (Giovanni Marsicano)
Stephan Freund
Non conosciamo il luogo né la data della sua nascita, che è da porre presumibilmente intorno alla metà del sec. XI.
L'appellativo "Marsicanus" [...] di Souvigny e Cluny.
La nomina cardinalizia di G. chiarisce il cambiamentodi ruolo dei cardinali vescovi, a partire dal pontificato di il giuramento purgatorio del vescovo Norgaud, che era stato condannato l'anno precedente. Da lì riprese il ...
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ERIZZO, Nicolò
Giuseppe Gullino
Detto Andrea, nacque a Venezia il 21 apr. 1689, terzo dei sei figli maschi (tutti di nome Nicolò, a motivo di un fidecommesso istituito dal nonno Francesco) del cavaliere [...] dovuta stima della potenza della repubblica, ma ... è invalsa un'opinione, che VV. EE. o sia per cambiamentodi massime o sia per situazione de' loro stati, che da ogni lato sono circondati da quelli dell'imperatore, o sia per riguardo de' Turchi non ...
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DE RUGGIERO, Matteo
Joachim Göbbels
Apparteneva a una famiglia che già al tempo di Federico II era annoverata tra le famiglie patrizie salernitane.
Pur non rivestendo un'importanza pari ai Rufolo e [...] il 23 sett. 1268. Questo cambiamento all'ultimo momento fu causa di alcune difficoltà per il D.: di Sicilia, Napoli 1872, pp. 46 ss.; Id., Mem. della guerra di Sicilia negli anni 1282, 1283, 1284tratte da' registri angioini dell'Archivio diStatodi ...
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FEDERIGHI, Giovanni Francesco
Orsola Gori Pasta
Nacque a Firenze il 16 febbr. 1716 (battezzato il 1ºmarzo) da Mattias di Giovanni e da Maria di Luigi Bernardino Albizzi.
Appartenne ad una nobile famiglia [...] (il Gianni era contrario ad una rilevazione sistematica effettuata in tutto lo Stato tramite i cancellieri comunitativi), sia per quanto concerneva le concrete proposte dicambiamento dell'assetto vigente. Mentre il F., l'Uguccioni e il Neri ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...