commercio
Giulia Nunziante
Dal baratto al commercio via Internet
Per commercio si intende l'acquisto e la vendita di merci e di servizi in cambio di denaro. Nella sua accezione più ampia, il commercio [...] .500 yen. Poiché il prezzo nella stessa moneta (yen) dell'orologio è inferiore in Giappone, conviene acquistarlo lì. Se invece il tasso di cambio fosse stato di 1 euro per 110 yen, il prezzo in yen dell'orologio in Italia (100×110=11.000 yen) sarebbe ...
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Nel linguaggio economico, reazione eccessiva di una variabile in risposta a un disturbo esterno riferita soprattutto al tasso di cambio; si verifica quando le variazioni di breve periodo sono decisamente [...] maggiori di quelle attese per il lungo periodo. Il termine può essere impiegato anche con riferimento ad altre variabili economiche (per es. il tasso d’interesse) ...
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Le funzioni che la borsa è stata chiamata a compiere sia nel mercato interno di ogni nazione, sia nel mercato internazionale finanziario, sono state profondamente modificate dalla crisi, nella loro essenza [...] istante, e per la cosiddetta legge dell'indifferenza, se si manifesta una discordanza nel livello dei prezzi (tenuto conto dei cambî di ragguaglio fra le monete), si fa luogo a importazione o a esportazione, cioè a compravendita oltre i confini del ...
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salario
Giulia Nunziante
Il compenso per il lavoro
Il salario è il prezzo pagato dall’impresa al lavoratore in cambio del suo lavoro. L’entità del salario dipende da molti fattori, ma in sintesi si [...] può dire che sia determinata dalla domanda e dall’offerta di lavoro. Il salario è quindi il ‘prezzo’ del lavoro; quest’ultimo, tuttavia, non è una merce come un’altra e quindi questo prezzo si forma in ...
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Economista (n. Cosenza circa metà sec. 16º - m. primi sec. 17º). Detenuto nelle carceri della Vicaria di Napoli perché accusato d'aver partecipato alla congiura di T. Campanella, scrisse un Breve trattato [...] qualità del lavoro, all'influenza del governo). Individuò nel disavanzo della bilancia dei pagamenti la causa della scarsità di moneta nel Regno di Napoli, in contrasto con l'idea diffusa in quel tempo di imputarlo al tasso di cambio sfavorevole. ...
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Nome dell’unità monetaria italiana fino al 1° gennaio 1999, data in cui è entrato in vigore l’euro (➔). La transazione dalla l. all’euro si è svolta gradatamente nel periodo compreso tra il 1° gennaio [...] e alle valute estere sia alle merci, soprattutto nell’immediato dopoguerra. Poi lo slittamento della l. si attenuò e i tassi ufficiali di cambio nel 1950-71 si mantennero sempre all’incirca sulla base di 625 l. per 1 dollaro USA (il 30 marzo 1960 la ...
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. Il regime di c. della moneta è caratterizzato dalla facoltà di chiedere all'istituto di emissione il cambio in oro o in moneta estera della moneta cartacea nazionale. Tale c. qualificava il gold standard [...] , che il sistema da essa imposto sia troppo rigido e provochi eccessivi movimenti delle disponibilità valutarie.
I sostenitori dei cambî flessibili (specie F. Lutz, G. v. Haberler, M. Friedman e E. Meade) vorrebbero che il tasso tenesse in particolar ...
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trapezita Nell’antica Grecia, banchiere. I t. erano privati che, in parte con capitale proprio, ma soprattutto con il denaro loro affidato, esercitavano il cambio, facevano prestiti ecc. ...
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È opportuno premettere che nell'ambito di questa teoria ci si riferisce in generale a una definizione restrittiva di a. v. o monetaria: si considera tale un'Unione doganale (v.) i cui componenti si accordino [...] ", si perviene alla conclusione che le nazioni tendono a essere a. v. o., e che le variazioni dei tassi di cambio tra le valute esistenti rispondono quindi spesso a una logica ottimale. Le diversità di questo approccio rispetto ai precedenti possono ...
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Mercante e scrittore (Milano 1562 - ivi 1601). Nei suoi molti viaggi studiò le istituzioni creditizie di altri paesi; creò a Milano un banco pubblico di cambio, deposito e giro, il Banco di S. Ambrogio [...] (1598), che non dette però buona prova e fallì nel 1630 ...
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cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., la permuta di una moneta con un’altra e...
cambiamento
cambiaménto s. m. [der. di cambiare]. – 1. Il cambiare, il cambiarsi: c. di casa, di stagione, di temperatura; fare un c., un gran c., spec. nelle abitudini, nel carattere e sim.; c. di stato d’aggregazione della materia; c. di...