BASA, Domenico
Alfredo Cioni
In tutti i documenti che lo nominano è detto "Venetus", ma ciò non si deve intendere come "veneziano" giacché nacque nei pressi di Cividale del Friuli (Civitas Austriae) [...] a Venezia per impararvi tutto quel che atteneva al commercio librario, più che alla tecnica strettamente tipografica. Anche da Sisto V). La Camera apostolica pretendeva 35.000 scudi; il B. supplicò il pontefice di far meglio esaminare tutta la ...
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DA EMPOLI, Attilio
Riccardo Faucci
Nacque a Reggio Calabria il 2maggio 1904, da Antonio e da Amelia Ciraolo, in una antica famiglia di origini toscane, trasferitasi in Calabria nel sec. XVII. Zio matemo [...] Camera dei fasci e delle corporazioni (1939-43), quale "membro della corporazione orto-florofrutticola, in rappresentanza dei lavoratori del commercio ebbe eco (Studi sulla teoria del commercio internazion., in Riv. ital. di scienze econ., XV [1942], ...
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GUGLIELMI, Gregorio
Enzo Borsellino
Nacque a Roma il 13 dic. 1714 (Mariette). Secondo Pascoli e Mariette fu allievo di F. Trevisani; mentre secondo Stetten (1788) si formò presso S. Conca.
Il G. fu [...] barocco romano, e quella (distrutta) nel palazzo del commerciantedi vini W. Edlinger a Sopron (Ödenburg), in nel 1765-66 per la corte sabauda decorando la volta di un gabinetto (o "camera prima della Libreria" o "degli Archivi") al primo piano ...
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CASSARO, Francesco Maria Statella e Napoli principe di
Giuseppe Scichilone
Nacque a Palermo nel 1758 da Antonio principe dì Sabuci e marchese di Spaccaforno e, dal 1778, principe di Cassaro e da Eleonora [...] poco dopo era di nuovo a Palermo consigliere di Stato per il commercio, ma praticamente senza svolgere alcuna funzione di effettiva importanza. vi invitò anche i maggiori esponenti della Camera dei Comuni per realizzare rapidamente un accordo stabile ...
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ISVALIES (Isvalli, Isuales), Pietro
Filippo Crucitti
Nacque a Messina intorno alla metà del Quattrocento da una modesta famiglia di origine spagnola. Compì studi di letteratura latina; fu canonico e [...] di governatore di Roma, fu incaricato di condurre, insieme con Pietro Menzi, vescovo di Cesena e uditore generale della Camera cui commercio languiva, e da Costantinopoli, minacciata a Oriente dalla Persia, cominciarono a manifestarsi propositi di ...
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FABBRINI, Giovanni
Raffaella Zaccaria
Nacque a Figline Valdarno (prov. Firenze) nel 1516 da Bernardo di Giuliano e da Bartolomea di Alessandro Altoviti, come egli stesso dichiarò in una lettera scritta [...] che prese gli ordini religiosi e divenne in seguito commissario della Camera apostolica a Tivoli; Francesco, che ebbe due figli, Barone La modesta ricchezza accumulata con il commercio consentì al F. di intensificare la sua produzione letteraria con ...
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PALLANTIERI, Alessandro
Simona Feci
PALLANTIERI, Alessandro. – Figlio di Achille, forse un notaio, nacque a Castel Bolognese nel 1505.
Ebbe almeno un fratello, Giorgio, e una sorella, Caterina, che [...] reggente Maria d’Asburgo, sorella di Carlo V, per trattare una questione relativa al commercio dell’allume pontificio, di cui era stato imposta la vendita in regime di monopolio con pregiudizio degli interessi della Camera Apostolica. Il viaggio durò ...
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FOGLIANI SFORZA D'ARAGONA, Giovanni
Silvio De Majo
Nacque a Piacenza il 3 ott. 1697 dal marchese Giuseppe e da Rosa Malvicini Fontana, ultima della sua casata, ambedue discendenti di nobili famiglie [...] conquista dei Regni di Napoli e di Sicilia. Egli fu tra i dodici gentiluomini dicamera al seguito di Carlo quando questi, carica di primo ministro ed in particolare la cura degli Affari esteri, di Casa reale, Guerra, Marina e Commercio. Iniziava ...
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BORGO, Ignazio Solaro di Moretta, marchese del
Valerio Castronovo
Nato intorno al 1662 da Carlo Gerolamo, gran maestro di artiglieria e da Maria Roero di Cortanze, fu avviato in giovane età alla carriera [...] su tutti i panni "ordinari", veniva a incidere di fatto sui profitti della industria e del commercio tessile inglese di esportazione. Alla pretesa di Londra di una revoca del provvedimento come contrario al trattato di Firenze del 1669, spettava al B ...
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PALLAVICINO, Orazio
Stefano Villani
PALLAVICINO (Pallavicini), Orazio. – Nacque a Genova intorno al 1540, secondo figlio di Tobia (morto nel 1581) e di Battina Spinola (1522-1607).
Il padre era un’importante [...] dagli anni Quaranta la famiglia fu coinvolta nel commercio dell’allume di Tolfa dopo che era diventato titolare dell’appalto (gli arazzi, andati perduti nel 1834 a causa di un incendio della Camera dei Lords dove erano esposti, sono noti grazie a ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
commercio
commèrcio s. m. [dal lat. commercium, comp. di con- e merx mercis «mercanzia»]. – 1. a. Attività economica che mira a trasferire i beni dal produttore al consumatore, sia direttamente sia soprattutto attraverso l’opera di intermediarî;...