Uomo politico e scrittore ecuadoriano (Ambato, Tungurahua, 1832 - ivi 1894). Più volte deputato, fu presidente della Camera dei deputati, senatore. Romantico tardivo, M. lasciò nell'opera sua principale, [...] Cumandá o un drama entre salvajes (1879), uno dei migliori esempî di romanzo "indianista", con l'idealizzazione dell'indigeno e il sentimento della natura tipici del genere. Oltre ad altre operette soffuse ...
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Scrittore e storico francese (Tilly, Seine-et-Marne, 1877 - Villeblevin, Yonne, 1954). È stato segretario della Camera di commercio internazionale e professore onorario all'università di Parigi. Si è anche [...] vivamente interessato di teatro, insieme con G. Baty, è stato uno dei creatori del Vieux Colombier e ha fatto parte del gruppo di scrittori della Nouvelle revue française. L'opera sua più nota è Histoire ...
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Uomo politico nordamericano (Stratford, Virginia, 1732 - Chantilly, Virginia, 1794), ebbe parte eminente nella Rivoluzione americana. Membro della Camera bassa della Virginia (1758-75), sostenne principî [...] " (1776) sulla libertà delle colonie inglesi, base alla dichiarazione di indipendenza del 4 luglio. Più volte membro della Camera dei delegati della Virginia, fu nuovamente al Congresso (1784-87), che anche presiedette (1784). Uno dei primi senatori ...
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Cooperativista e uomo politico (Delitzsch 1808 - Potsdam 1883), membro dell'assemblea nazionale (1848) e della seconda camera prussiana (1849 e 1861), del Reichstag della Confederazione germanica (1867) [...] e di quello dell'Impero (1881). Fiducioso nell'iniziativa dei singoli spontaneamente associati, al di fuori di ogni intervento dello stato, dedicò tutta la sua attività all'organizzazione di cooperative ...
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Uomo di stato britannico (Londra 1815 - ivi 1891). Deputato dal 1836 e dal 1846 membro della camera dei Lord, ministro degli Esteri con J. Russell (1851), occupò poi cariche di primo piano con tutti i [...] governi liberali. Con G. G. Aberdeen e H. J. Palmerston fu presidente del Consiglio privato (1853-66), con W. E. Gladstone ministro delle Colonie (1868-70), poi degli Esteri (1870-74): come tale, tra l'altro, ...
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Uomo di stato ed economista inglese (Ratho, Midlothian, 1759 - castello di Thirlestane, Berwickshire, 1839); membro della camera dei Comuni (1780-89), poi (1790-95) di quella dei Lord, appoggiò l'azione [...] di Fox e si oppose costantemente alla politica del governo tory; con l'avvento dei whigs al potere (1806) fu creato pari col titolo di barone di Thirlestane, lord custode del gran sigillo di Scozia, membro ...
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Uomo politico, nato a Moll (Anversa) l'11 dicembre 1860. Entrato nella Camera dei rappresentanti nel 1892 come deputato cattolico di Turnhout, divenne nel 1910 ministro delle Ferrovie e fu a capo di due [...] successivi gabinetti, dal 1911 al 1912 e dal 1912 al 1918. Ministro della Guerra dal 1912, fece approvare nel 1913 la legge che istituiva il servizio militare obbligatorio. Il governo da lui presieduto ...
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Movimento politico italiano fondato nel 1919 da B. Mussolini, giunto al potere nel 1922 e rimasto al governo dell’Italia fino al 1943.
Per estensione il termine indica movimenti e regimi sorti in Europa [...] il fronte dei fiancheggiatori cominciava a cedere, imposero al duce la via della dittatura. Con il discorso di Mussolini alla Camera (3 gennaio 1925), il f. entrò in una nuova fase di consolidamento al potere, mentre una raffica di misure repressive ...
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Uomo politico svedese (Torsåken, Västarnorrland, 1884 - Stoccolma 1964), socialista, redattore capo del giornale Ny tid, deputato alla seconda Camera del Riksdag (1912-17), quindi alla prima Camera (dal [...] 1919). Più volte ministro (1920-25), assunse, alla morte di H. Branting, la presidenza del consiglio (1925-26); fu quindi ministro degli Affari Esteri (1932-39) e più volte delegato svedese alle sessioni ...
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DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] stabilendosi tra il Piemonte e la pianura padana lombarda, e tra Genova e Milano.
Nella primavera del '53 fu relatore alla Camera sul ddl riguardante la linea di collegamento con la rete svizzera, e sostenitore in quel caso di un tracciato diverso da ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
camerata1
camerata1 s. f. [dallo spagn. camarada, der. di cámara «camera»]. – 1. Camera grande che serve per dormitorio nelle caserme o nei collegi: i soldati furono adunati in c.; il seminario aveva due ariose camerate. 2. Compagnia di soldati...