PERI, Giovan Domenico
Pietro Giulio Riga
PERI, Giovan Domenico. – Nacque ad Arcidosso, presso Siena, nel 1564 da una famiglia di contadini; il padre si chiamava Bartolomeo, della madre, Margherita, [...] dello spedale di S. Lazzaro, carica, quest’ultima, che ricoprì fino al maggio del 1606; il 28 luglio del 1604 fu eletto camerlengo del Comune. Tra il 1598 e il 1599 soggiornò a Firenze mentre, intorno al 1600, terminò la stesura della sua prima vera ...
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CONTARINI, Pietro
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel novembre 1477 dal patrizio Giovami Alberto di Luca del ramo contariniano di S. Felice e da Nicolosa Longino di Marco.
Le esigue risorse economiche [...] 1527, dal 10 luglio '29 al 9 novembre dell'anno seguente fece parte dei quattro ufficiali alla Tavola delle entrate, quindi fu camerlengo e castellano di Antivari, ai confini con l'Albania, dal 7 marzo '34 al 6 nov. 1536. Fu il suo ultimo incarico ...
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BARONCELLI, Baldassarre (Baldassar de Baroncellis, B. de Baroncelli da Offida, Balthasar de Offida)
Riccardo Capasso
Appartenente a nobile famiglia, probabilmente di origine fiorentina, il B. nacque [...] finché non riuscì a catturare, con abile stratagemma, alcuni capi dei rivoltosi che liberò poco dopo scambiandoli con il cardinale camerlengo. Per tale impresa il B. venne chiamato a Firenze da Eugenio IV che lo accolse con gran solennità nell'ordine ...
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BOTTIGELLA (Butigella, de Boticellis, de Butigellis), Giovanni Stefano
Anna Morisi Guerra
Nacque da Tommasino, di nobile famiglia pavese nel 1410 circa, fratello del segretario ducale Gian Matteo (che [...] , eletto vescovo di Fermo; con il rettorato il pontefice gli affidava anche le funzioni di vicecancelliere, in assenza del camerlengo. Tenne questa carica fino al 1466. Nel 1463 si fece patrocinatore dei suoi concittadini presso la Curia in una causa ...
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DOLFIN, Daniele
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 14 ott. 1654, da Daniele (II), detto Andrea (1631-1707), di Niccolò e da Elisabetta di Daniele Gradenigo, il D. ebbe il nome di Daniele (III) e venne [...] del ramo di riva de Biasio dalla quale avrà una numerosissima figliolanza, tra cui almeno otto figli maschi, nel 1678 è camerlengo di Comun, nel 1683 è ufficiale al Cataver, nel 1684 è provveditore alla Sanità, divenendo, quindi, nel 1685 e, di nuovo ...
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MUSEFILO, Giovan Battista.
Carmine Boccia
– Nato a Gubbio intorno alla metà degli anni Trenta del XV secolo, si professava coetaneo di Giovan Marco Cinico, i cui natali si datano attorno al 1430. Nulla [...] ad erudiendum filios… litteris, et moribus decorando» (Mastrojanni, 1895, p. 54) come precettore dei rampolli di Iñigo d’Avalos, gran camerlengo già con Alfonso il Magnanimo e che accrebbe la sua potenza sotto il regno di Ferrante I d’Aragona (1458 ...
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RENIER, Paolo
Vittorio Mandelli
RENIER, Paolo. – Nacque a Venezia nel palazzo di famiglia, a S. Stae, il 21 novembre 1710 (Archivio di Stato di Venezia, Avogaria di Comun, reg. 63 (=XIII), c. 316v) [...] , senatore; Alvise, avogadore di Comun e consigliere di Venezia per il sestiere di S. Croce; Daniele, savio agli Ordini e camerlengo di Comun, finì presto la sua carriera per aver sposato la non nobile Agnese Rota (2 giugno 1758); l’ultimogenito ...
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LIPPOMANO, Antonio
Giuseppe Gullino
Terzo degli otto figli maschi del patrizio Bernardino di Giovanni e di Caterina Serena di Giovanni Battista, nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Geremia, il [...] , perché Giovanni Alvise Bernardo, che stava per recarsi podestà a Verona, lo volle con sé in qualità di camerlengo della Camera fiscale. Tornato a Venezia, il 16 maggio 1618 fu eletto sopraprovveditore alla Giustizia nuova; quindi provveditore ...
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AGNOLO di Polo
Mina Bacci
Scultore fiorentino nato nel 1470, figlio di Polo di maestro Agnolo di Filippo, formatore di maschere con bottega sul Ponte Vecchio, e fratello di Domenico di Polo, incisore [...] fatte cose bellissime". L'unica opera sicura di A. èil Cristo benedicente, eseguito nel 1498 per l'Ufficio del provveditore e camerlengo della Sapienza a Pistoia e dipinto da Tommaso Laini, oggi conservato nel Museo civico della città. Un'altra opera ...
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In origine, il tesoro e archivio del popolo romano, conservato nel tempio di Saturno nel Foro, e perciò detto, oltre che aerarium publicum o populi Romani, anche aerarium Saturni. Vi si conservavano i [...] dell’e. andò diminuendo e nel 3° sec. d.C. esso si ridusse a cassa municipale della città di Roma.
Nel Medioevo, la cassa, camera e amministrazione finanziaria in genere, e anche il cassiere o camerlengo; nell’età moderna, le finanze dello Stato. ...
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camerlengo
camerléngo (anche camarléngo, camerlingo, camarlingo) s. m. [dal lat. mediev. camarlingus, che è dal franco kamerling «addetto alla camera o fisco del sovrano»] (pl. -ghi). – 1. Nel medioevo, persona addetta alla custodia del tesoro,...
dignità s. f. [dal lat. dignĭtas -atis, der. di dignus «degno»; nel sign. 3, il termine ricalca il gr. ἀξίωμα, che aveva entrambi i sign., di «dignità» e di «assioma»]. – 1. a. Condizione di nobiltà morale in cui l’uomo è posto dal suo grado,...