BERTOLINI, Pietro
Giuliano Procacci
Nato a Montebelluna (in prov. di Treviso) il 24 luglio 1859, da Camillo, che era consigliere di Corte di appello, e da Ludovica Bigaglio, si laureò in legge presso [...] del Montello, progetto di legge che venne fatto proprio dal ministro dell'Agricoltura Chimirri e approvato nel 1892. Per il B. (autore anche di un libretto, La verità sul Montello, Bassano 1887) fu un successo notevole.
Poco dopo, nel giugno 1894, in ...
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Nacque e fu battezzato il 18 aprile 1929 a Ozieri (Sassari), da Giuseppa Pompedda e da padre ignoto e solo nel 1946 fu riconosciuto come figlio naturale da Salvatore, un contadino che simpatizzava per [...] ; a questo riguardo alcuni individuarono in Pompedda l’autore del diario utilizzato in una ricostruzione del conclave che una specie di sotterfugio» l’indicazione impartita dal cardinale Camillo Ruini di un’astensione sul referendum sulla legge sulla ...
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CAPORALI, Cesare
Claudio Mutini
Nacque in data tradizionalmente fissata al 20 giugno 1531, a Perugia, da Camillo.
Secondo le notizie forniteci dal Cavallucci riguardo alla sua formazione intellettuale, [...] e Teofilo Folengo.
Rimasto ben presto orfano di padre (Camillo morì il 14 genn. 1541), ma con una e le Rime piacevoli del C. accresciute di molte altre rime didiversi autori (Piacenza 1596). Nel secolo successivo fu pubblicata a Venezia nel 1604 la ...
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DE SANCTIS, Alfredo
Roberta Ascarelli
Nacque a Brindisi il 7 ott. 1866 da una famiglia di comici girovaghi. Il padre Pio, un mediocre attore che sosteneva ruoli da caratterista ed era particolarmente [...] scena non è lui, ma il personaggio creato e veduto dall'autore: egli lo rivive intiero; e ottiene con la semplicità e la di critici e intellettuali come Vittorio Bersezio, Domenico Lanza, Camillo Sacerdote, che lo chiamarono, nel 1898, a dirigere il ...
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CELENTANO, Bernardo
Pasqualina Spadini
Secondogenito di Vincenzo e di Giuseppa Belliazzi, nacque a Napoli il 23 febbr. 1835. Contro le tradizioni giuridiche della famiglia, rivelò sia da ragazzo una [...] della nobiltà cittadina. Dimostra l'abilità del diciassettenne autore il Fratello dell'artista (Napoli, Museo di S eseguite per incarico del principe Colonna di Stigliano e di Camillo Miola (1858); le ventotto madonnine dipinte a fresco per ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] ricominciarono le polemiche, rinfocolate da un intervento di Camillo Pellegrino (Il Carrafa, o vero della epica poesia, dell’Accademia della Crusca, che non lo inserì tra gli autori spogliati per le prime due edizioni del Vocabolario (1612 e ...
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ANGIULLI, Andrea
Eugenio Garin
Nacque a Castellana, in provincia di Bari, il 12 febbr. 1837, di famiglia agiata. Studiò a Molfetta e a Bari; intorno al 1857, e forse prima, andò a Napoli, ove seguì [...] e la ricerca positiva. Quistioni di filosofia contemporanea.
L'autore intende mettere a fuoco la crisi dell'idealismo hegeliano, alludesse all'A. quando, nella celebre lettera a Camillo De Meis, Paolottisino, positivismo, razionalismo, uscita proprio ...
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FINOCCHIARO APRILE, Camillo
Stefano Caviglia
Nacque a Palermo il 28 genn. 1851 da Andrea e Carolina Aprile. Educato dal padre, un impiegato comunale attivo nelle file della carboneria, alle idee repubblicane, [...] da quello presentato da Finocchiaro Aprile. Nondimeno il risultato finale fu nel complesso assai apprezzato.
Il F. fu autore di un'altra importante, sebbene assai meno fortunata, riforma dell'ordinamento giudiziario: quella che introdusse l'istituto ...
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CEBÀ, Ansaldo
Claudio Mutini
Nacque nel 1565 a Genova da famiglia non agiata ma di antica tradizione, e a Genova risiedette praticamente tutta la vita dedicandosi a quegli studi letterari cui si era [...] a questo iniziale nucleo di poesie che si affida la reputazione dell'autore come petrarchista, mentre le Rime edite, sempre a Genova, dieci meno invece al terzo poema del C., Il Furio Camillo (Genova 1623), incentrato su un episodio di storia romana ...
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PIPINO, Giovanni
Giuliana Vitale
PIPINO, Giovanni. – Secondo di questo nome (almeno tra i personaggi finora noti) nella famiglia, figlio di Niccolò (m. 1341), figlio a sua volta del ben noto Giovanni [...] nelle vicende romane: Cola di Rienzo lo menziona come autore di vessazioni sulle popolazioni, e per tale motivo fu Napoli, imparentate colla Casa Della Marra… dati in luce da don Camillo Tutini napoletano, Napoli 1641, pp. 283-291; S. Ammirato, ...
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ministro
s. m. [dal lat. minister -stri «servitore, aiutante», der. di minor agg., minus avv. «minore, meno», secondo il modello di magister «maestro» sentito in rapporto con magis «più»]. – In genere, chi è al servizio di una persona, di...
(auto-fiction) s. f. inv. Genere letterario in cui l'autrice o l’autore è protagonista delle vicende di finzione narrate. ♦ Dominguez, che incarna se stesso, fa vivere allo spettatore il prima, il durante e il dopo (ovvero il processo) della...