Generale (Moulins, Borbonese, 1670 - Philippsburg, Baden, 1734). Figlio naturale di Giacomo di York (poi Giacomo II d'Inghilterra), educato in Francia, passò in Inghilterra all'avvento al trono del padre [...] spagnola, comandava l'esercito francese. Ceduto il comando al maresciallo R. de Tessé, represse duramente la rivolta dei Camisardi, e (s'era già naturalizzato francese) fu creato (1706) maresciallo di Francia. Nel 1707, riassunto il comando in ...
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(fr. Cévennes) Catena montuosa posta al margine sud-orientale del Massiccio Centrale francese; si estende con direzione NE dalla Montagne Noire ai Monti del Vivarais (S di Saint-Étienne), avendo come altezze [...] gelso. La zona più fertile si allarga soprattutto allo sbocco delle valli. Sfruttamento di giacimenti carboniferi, con industrie metalmeccaniche.
Sulla fine del 17° sec. le C. furono teatro della violenta insurrezione dei camisardi ( guerra delle C). ...
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Fatio de Duillier
Fatio de Duillier Nicolas, noto anche come Facio o Faccio (Basilea 1664 - Maddersfield, Worcester, 1753) matematico e astronomo svizzero. Nel 1687 si trasferì a Londra e divenne stretto [...] e invisibili particelle dell’etere che si frapponevano, urtandoli, tra i corpi. Nei primi anni del xviii secolo Fatio divenne un seguace dei protestanti ugonotti (i cosiddetti camisardi) e frequentò la comunità dei rifugiati francesi a Londra. ...
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Figlio naturale di Giacomo duca di York, che fu poi Giacomo II re d'Inghilterra, e d'Arabella Churchill, sorella del celebre duca di Marlborough, nacque a Moulins il 21 agosto 1670. Trovò nel mestiere [...] , la principessa d'Ursins, e fu nominato governatore della Linguadoca; in tale qualità represse con grande rigore la rivolta dei Camisardi. Nel 1706 riebbe il comando in capo, col titolo di maresciallo di Francia e riportò la vittoria d'Almanza che ...
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VILLARS, Louis-Hector, marchese, poi duca di
Maresciallo di Francia, nato a Moulins l'8 maggio 1653, morto a Torino il 17 giugno 1743.
A diciannove anni combatteva in Olanda; servì sotto Turenna in Franconia [...] 'andamento della guerra chiede di essere richiamato, e il re gli affida la pacificazione delle Cévennes, in preda alla rivolta dei camisardi, conferendogli il titolo di duca (1705).
La gloria di V. è affidata però alla sua condotta quando nel 1709 la ...
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. Celebre famiglia di calvinisti normanni, da cui uscirono parecchi pastori e studiosi. Il più noto fra tutti è Giacomo Basnage, nato a Rouen l'8 agosto 1653. Studiò dapprima a Saumur, poi teologia a Ginevra [...] svolgendo però un'azione del tutto opposta a quella degli estremisti come Jurieu. Così, in occasione della rivolta dei Camisardi (1702-1705), B. condannò il movimento, cercando invece di ottenere più tardi, per via diplomatica, durante le trattative ...
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. La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] di Brandeburgo specialmente - predicando l'insurrezione nelle Cevenne (Brousson e Vivent), preparando così la rivolta dei Camisardi, cruenta ripresa delle guerre di religione (1702-1705). Altri invece, come i Basnage, rifiutarono ai correligionari ...
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camisardo
camiṡardo s. m. [dal fr. camisard, der. del provenz. camisa «camicia»]. – Nome dei calvinisti francesi delle Cevennes che, in seguito alla revoca dell’editto di Nantes (1685), organizzarono una forma di resistenza armata contro l’esercito...