Calvinisti francesi delle Cevennes, insorti nel 1700 contro Luigi XIV, che con la revoca dell’editto di Nantes nel 1685 aveva abolito la loro libertà di culto. Erano così chiamati dalla camicia che portavano sopra il vestito in segno di riconoscimento. Con l’appoggio segreto di Paesi Bassi e Inghilterra e guidati da Jean Cavalier, provocarono una guerra civile, contrastata con mezzi spietati di repressione ...
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Capo dei camisardi (Saint-Jean-du-Gard 1675 - Uzès 1710). Uno degli animatori della guerra delle Cevenne nel 1702, preso prigioniero e condannato al carcere a vita, riuscì a fuggire a Ginevra nel 1705. [...] Da lì nel 1710 tentò di rientrare in Francia e organizzò una banda armata; ma, tradito, fu sorpreso e ucciso in combattimento ...
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Pastore calvinista e storico (Rouen 1653 - Aia 1723). Dal 1676 pastore della Chiesa evangelica di Rouen, dopo la revoca dell'editto di Nantes si rifugiò in Olanda (1685); polemizzò contro gli estremisti [...] (Jurieu, ecc.), e condannò la rivolta dei Camisardi (1702-05); la sua moderazione e il suo tatto diplomatico ne fecero durante la reggenza un agente segreto del Dubois. Storico d'Olanda (Annales des Provinces-Unies, 2 voll., 1719-26), in polemica con ...
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Uomo politico francese (Parigi 1648 - ivi 1724). Consigliere al parlamento (1670), intendente della Linguadoca (1685-1718). Protettore dell'industria e del commercio, autore di un Mémoire administratif [...] più rappresentativo della monarchia di Luigi XIV; si acquistò triste fama per la forzata conversione degli ugonotti al cattolicesimo dopo la revoca dell'editto di Nantes (1685) e per la feroce repressione dei camisardi nella guerra delle Cevenne. ...
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Militare e politico francese (n. Cailar, Gard, - m. Nîmes 1705). Dopo aver militato in Italia agli ordini del gen. Nicolas de Catinat (di qui il soprannome) come ufficiale di cavalleria, partecipò alla [...] e distinguendosi per il suo personale valore nel combattimento. Non volle accettare la pace conclusa nel maggio 1704 tra il gen. C.-L. de Villars e J. Cavalier, il capo dei camisardi. Ma catturato per il tradimento del fratello, fu bruciato vivo. ...
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Generale (Moulins, Borbonese, 1670 - Philippsburg, Baden, 1734). Figlio naturale di Giacomo di York (poi Giacomo II d'Inghilterra), educato in Francia, passò in Inghilterra all'avvento al trono del padre [...] spagnola, comandava l'esercito francese. Ceduto il comando al maresciallo R. de Tessé, represse duramente la rivolta dei Camisardi, e (s'era già naturalizzato francese) fu creato (1706) maresciallo di Francia. Nel 1707, riassunto il comando in ...
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(fr. Cévennes) Catena montuosa posta al margine sud-orientale del Massiccio Centrale francese; si estende con direzione NE dalla Montagne Noire ai Monti del Vivarais (S di Saint-Étienne), avendo come altezze [...] gelso. La zona più fertile si allarga soprattutto allo sbocco delle valli. Sfruttamento di giacimenti carboniferi, con industrie metalmeccaniche.
Sulla fine del 17° sec. le C. furono teatro della violenta insurrezione dei camisardi ( guerra delle C). ...
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VILLARS, Louis-Hector, marchese, poi duca di
Maresciallo di Francia, nato a Moulins l'8 maggio 1653, morto a Torino il 17 giugno 1743.
A diciannove anni combatteva in Olanda; servì sotto Turenna in Franconia [...] 'andamento della guerra chiede di essere richiamato, e il re gli affida la pacificazione delle Cévennes, in preda alla rivolta dei camisardi, conferendogli il titolo di duca (1705).
La gloria di V. è affidata però alla sua condotta quando nel 1709 la ...
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camisardo
camiṡardo s. m. [dal fr. camisard, der. del provenz. camisa «camicia»]. – Nome dei calvinisti francesi delle Cevennes che, in seguito alla revoca dell’editto di Nantes (1685), organizzarono una forma di resistenza armata contro l’esercito...