La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] campo dell’iniziativa economica; così il comboniano Alex Zanotelli che a Napoli si impegnava a contrastare gli affari della camorra.
All’affacciarsi del nuovo decennio, il sentimento diffuso della necessità di un cambio di passo nella pastorale della ...
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Mezzo secolo di delitti
Marzio Barbagli
Nel presente saggio verrà analizzato in quale modo è mutata in Italia, nella seconda metà del Novecento, la frequenza di alcuni reati particolarmente gravi, o [...] numero totale degli omicidi aumentò di 992 unità, ma oltre la metà di questi (per l’esattezza 522) fu di mafia, di camorra o ‘ndrangheta. Questo ci aiuta a capire perché la crescita interessò molto di più le regioni meridionali e insulari che quelle ...
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TAJANI, Diego Antonio
Antonella Meniconi
Nacque a Cutro (oggi Crotone), allora nella provincia di Calabria Ulteriore Seconda (Catanzaro), l’8 giugno 1827 da Giuseppe e Teresa Fattizzi. Il padre era [...] , con il compito di riorganizzare l’amministrazione della giustizia, specialmente in relazione alla incombente presenza della camorra, all’inizio tollerata dal nuovo governo, negli uffici dedicati alla tutela dell’ordine. Nonostante l’opposizione ...
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Religione. - La religione storicamente si attua nella vita associata; e, senza accogliere la teoria del Durkheim che la religione sia nata dalla società, non si può negare che fin dalle sue prime e più [...] . 192); il codice russo 1903 (§ 52); il codice ungherese (art. 163), e via dicendo.
Bibl.: G. Alongi, La camorra, Torino 1890; F. Carrara, Associazione per delinquere, in Enciclopedia giuridica ital., III, p. 1114; id., Opuscoli diritto criminale, I ...
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La parrocchia
Sergio Tanzarella
La parrocchia assente
Scriveva Mario Rosa nel 1976 riprendendo il testo di un suo contributo al XIV Congresso internazionale di scienze storiche tenutosi l’anno prima [...] e programmatico per la società e per le parrocchia e che non ha perso ancora la sua drammatica attualità:
«La camorra rappresenta uno Stato deviante parallelo rispetto a quello ufficiale, privo però di burocrazia e d’intermediari che sono la piaga ...
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CENNI, Enrico
Fulvio Tessitore
Nacque il 20 nov. 1825 a Vallo della Lucania (Salerno) da Giovanni, sottointendente della provincia, e Marianna Bottino. Trasferito il padre, come intendente a Catanzaro, [...] l'unificazione in annessione e con "furia legisiatrice" distrugge quanto non gli si conformi. Una nuova "consorteria" e "camorra governativa" si sostituisce alla vecchia; l'abbandono troppo rapido della legge napoletana del 12 dic. 1816 a favore ...
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D'AFFLITTO, Rodolfo
Silvio De Majo
Nacque ad Ariano di Puglia (oggi Ariano Irpino in prov. di Avellino) il 19 marzo 1809 da Luisa d'Evoli e da Pantaleone dell'antica famiglia nobile dei marchesi di [...] Napoli come prefetto.
Il momento era difficile: crisi politica dopo Aspromonte, grosso malcontento popolare nella città, infuriare della camorra e del brigantaggio in tutto il Mezzogiorno. Dopo la rinuncia del Ricasoli si decise di affidare al D. il ...
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FUSCO, Alfonso
Nicola De Ianni
Nacque a Castellammare di Stabia, nel golfo di Napoli, il 13 giugno 1853 da Casimiro e Filomena Montegna. Ereditò dal padre un cospicuo patrimonio e numerose attività [...] dopo l'annullamento della sua precedente elezione del 1900) fu salutata da La Propaganda come una vittoria contro la camorra e la delinquenza.
Ancora una volta libero da impegni parlamentari, il F. decise di impegnarsi maggiormente nelle attività del ...
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LOSACCO, Michele
Stefano Miccolis
Nacque a Napoli, il 29 giugno 1871, da genitori di origini pugliesi: il padre Luigi era notaio; la madre, Maria Angela Cognetti De Martiis, era sorella dell'economista [...] "agli scolari dall'ambiente e dal partito politico dominante", e divenuta "la scuola del disordine e della camorra" (almeno "in alcuni paesi, per esempio della Toscana", attenuava subito dopo, forse spaventato dall'asprezza delle espressioni ...
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BARBERA, Gasparo
Paola Tentori
Nacque a Torino il 12 genn. 1818 da Pietro e Rosa Guerra; i genitori, originari di Biella e mercanti di stoffe, erano di modeste condizioni, ma ebbero cura che il figlio [...] "Tipografia G. Barbera" e aveva progredito nella sua attività. Ebbero particolare fortuna due opuscoli di Marco Monnier sul brigantaggio e la camorra nel Napoletano, più volte ristampati, e nel 1868 i Miei ricordi di M. D'Azeglio, di cui il B. era ...
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camorra1
camòrra1 s. f. [voce napol., forse connessa con morra «frotta, torma»]. – 1. Associazione della malavita napoletana con leggi, obblighi e doveri particolari, linguaggio convenzionale e tribunali proprî, che ebbe il suo massimo sviluppo...