Regione italiana (13.671 km2 con una popolazione di 5.712.143 ab. nel 2020; ripartiti in 550 comuni, densità 418 ab./km2). Si estende sulla costa tirrenica dalla foce del Garigliano al Golfo di Policastro [...] indigene, variamente denominate Ausoni, Opici, Osci, Sanniti, Campani. I Sanniti dell’interno dilagarono verso la costa nel i sec. 9° e 10°, mentre superava ogni altra città campana per il fiorire della sua economia. Così sconvolta e divisa, la ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] , 3 voll., vol. 3° (Le altre lingue), pp. 561-595.
Bianchi, Patricia (2006), La funzione del dialetto nella narrativa di autori campani contemporanei, in La città e le sue lingue. Repertori linguistici urbani, a cura di N. De Blasi & C. Marcato ...
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Regione dell’Italia meridionale (10.073 km2 con 553.254 ab. nel 2020; densità di 55 ab./km2), compresa tra Puglia, Campania e Calabria, bagnata per breve tratto dal Tirreno, a SO (tra Sapri e Scalea) e [...] dallo Ionio, a SE (tra Nova Siri e Metaponto). È divisa nelle due province di Potenza (capoluogo di regione) e Matera e conta 131 comuni.
Il nome compare per la prima volta in un documento del 1175 e sembra ...
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Antica popolazione d'Italia, insediata soprattutto nelle odierne regioni di Toscana, Lazio e Umbria settentrionali (fig. 1), ma con alcune propaggini anche in Campania, Emilia-Romagna e Lombardia.
Sull’origine [...] (il temporaneo dominio su Roma nel 6° sec. rimase nella tradizione dei Tarquini, di Mastarna, di Porsenna), in Campania (particolarmente a Capua, Pompei e Salerno), a N dell’Appennino, dove gli Etruschi occuparono Felsina, Mantova, Adria, Spina ...
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Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] emigrati da queste comunità sono presenti in diverse città italiane, fra cui Roma, Bari, Cosenza, Crotone e Palermo, oltre che negli Stati Uniti, in Argentina e in Brasile. Vi sono infine centri anticamente ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] 3% in Abruzzo, il 41,2% in Basilicata, il 42,3% nel Molise, il 47,9% in Puglia e il 48,1% in Campania. Va notata, e resta da interpretare, la più netta distanza tra le due percentuali pugliesi. Non molto diverso il quadro offerto dai dati riguardanti ...
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Regione dell’Italia meridionale (19.540 km2 con 3.953.305 ab. nel 2020, ripartiti in 257 Comuni; densità 202 ab./km2). Si allunga da NO a SE, fra i mari Adriatico e Ionio, limitata a O dal Molise, dalla [...] al 13,8 del 2004 e all’11,2 del 2008. Il reddito pro capite, invece, pur superiore a quello di Campania, Calabria e Sicilia, rimane nettamente inferiore a quello di altre regioni del Mezzogiorno, quali Abruzzo, Molise e Sardegna. All’interno della ...
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(lat. Samnium) Regione storica dell’Italia meridionale, che non ha avuto mai limiti ben definiti e non è stata mai, in epoca moderna, un’unità amministrativa. Corrispondeva originariamente al territorio [...] sacra’; un altro filone li considera di origine spartana. In latino sono designati anche con il termine Sabelli. Dopo aver occupato in Campania Capua (424 o 421 a.C.) e Cuma, i Sanniti, entrati in contatto con i Romani attraverso la valle del Liri ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] a ffà? e ma che stanno a ddì?, contrapposti a stare + gerundio che si osserva tanto in Toscana, quanto in Campania), sono tra i pochi comuni all’intera regione.
Il romanesco presentava, fino al XVI secolo, caratteri molto diversi da quelli odierni ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...]
L’alfabeto
L’alfabeto l. è derivato da un alfabeto greco di tipo occidentale di qualche colonia greca della Campania, forse della calcidese Cuma. Nel processo di trasformazione che subì nell’età repubblicana, notevoli furono le riforme ortografiche ...
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campana1
campana1 s. f. [lat. tardo campana, propr. agg. neutro pl., sottint. vasa, cioè «vasi (di bronzo) della Campania»]. – 1. a. Strumento di metallo, generalmente di bronzo, a forma di tazza rovesciata, che vibra e dà suono quando è percosso,...
campana2
campana2 s. f. [dall’agg. campano]. – Nome di alcune varietà di pere (propr. agg., pere c., cioè «della Campania»), dette anche buone cristiane (v. buoncristiano).