Geofisico inglese (Eccles, Lancashire, 1888 - Boulder, Colorado, 1970). Assistente nell'osservatorio di Greenwich (1910-14), poi prof. di filosofia naturale nelle univ. di Manchester (1919-24), Londra [...] lui dovute fondamentali ricerche nel campo dell'elettricità atmosferica e del magnetismo terrestre (influenza della Luna sulle variazioni periodiche del campomagnetico terrestre, teoria delle tempeste magnetiche, teoria della formazione degli strati ...
Leggi Tutto
Fisico (Francoforte sull'Oder 1834 - Heidelberg 1924), fratello di Heinrich Irenaeus; prof. di fisica nelle univ. di Berlino (1865-72), Würzburg (1872-75) e Heidelberg (dal 1875). Compì ricerche sui colloidi, [...] fenomeno per cui una sostanza fluida tende a spostarsi, in un campomagnetico, verso le regioni di massima intensità oppure di minima intensità a seconda che la sua suscettività magnetica sia maggiore oppure minore di quella del mezzo (usualmente l ...
Leggi Tutto
Fisica
In fisica, b. di Leida: condensatore elettrico (v. fig.) di elevata capacità, così chiamato in quanto realizzato, sembra, a Leida da P. van Musschenbroek (1745) e oggi di interesse soltanto storico [...] sulle cui facce, interna ed esterna, sono incollate due lamine metalliche, costituenti le armature.
B. magnetica Espressione usata per indicare un campomagnetico configurato in maniera tale da confinare un plasma entro una regione assegnata: un ...
Leggi Tutto
Astronomo statunitense (Chicago 1868 - Pasadena 1938), direttore dell'osservatorio Kenwood (1890-96), poi (1896-1905) dell'osservatorio Yerkes (Chicago); fondatore e direttore dell'osservatorio di Mount [...] 1911). Ancora studente, inventò lo spettroeliografo (1889); ideò poi le torri solari; per primo osservò e misurò il campomagnetico delle macchie solari. Gli si deve la costruzione del riflettore con specchio di 100 pollici dell'osservatorio di Mount ...
Leggi Tutto
Chimico statunitense (New York 1917 - Richmond, Virginia, 2010). Già prof. alla Princeton University (1952-67) e alla Yale University (emerito dal 1987), insegna (dal 1994) alla Virginia Commonwealth University [...] 2002. Ha elaborato, in partic., la tecnica dell'electrospray, che prevede l'inserimento delle proteine in un forte campomagnetico al fine di trasformarle in una nube di ioni con forte carica positiva e rendendole, pertanto, facilmente analizzabili. ...
Leggi Tutto
Fisico, matematico e astronomo (Parigi 1774 - ivi 1862); prof. di fisica matematica al Collège de France. Nel 1811 scoprì il fenomeno della polarizzazione della luce nella rifrazione; nel 1815 l'effetto [...] alcune soluzioni (attribuendolo all'asimmetria delle molecole del soluto). Nel 1820 stabilì, con F. Savart, l'andamento del campomagnetico generato da fili rettilinei percorsi da corrente, pervenendo a stabilire quella che fu poi detta legge di Biot ...
Leggi Tutto
stélla di neutróni Uno dei possibili stadi finali dell'evoluzione stellare (→ stella), successivo a quello di supernova, relativo a stelle con massa superiore a 3 masse solari. Si ritiene si formino a [...] dei nuclei e i protoni convertiti in un gas degenere di neutroni, in grado di porre fine alla compressione. Le s. di n., caratterizzate da densità elevatissima (1015 g/cm3), rapida rotazione e forte campomagnetico, sono identificate nelle pulsar. ...
Leggi Tutto
In senso lato, ogni sistema materiale capace di trasformare una forma di energia qualsiasi in energia meccanica.
Biologia
Gli esseri viventi si definiscono m. animati, in quanto considerati come macchine [...] (a due corone); nel secondo caso il m. presenta una maggiore coppia di spunto.
Il sistema trifase di correnti statoriche crea un campomagnetico rotante con una velocità no (espressa in giro/min) pari a 60 f/p (dove f è la frequenza, misurata in Hz ...
Leggi Tutto
In chimica e nella tecnica nucleare, dispositivo, apparecchio, impianto in cui si fanno avvenire reazioni chimiche (per lo più a fini industriali) o nucleari.
In elettrotecnica, apparecchio o circuito [...] verso terra e tra le fasi è garantito da isolatori di porcellana e di resina epossidica; a causa del forte campomagnetico attorno al r., questo deve essere collocato ben lontano da parti metalliche, generalmente in appositi locali. I r. immersi in ...
Leggi Tutto
spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] a due diversi schermi. Quello esterno è rappresentato dalle fasce di van Allen, dove le particelle cariche sono trattenute dal campomagnetico terrestre e si muovono a spirale lungo le sue linee di forza (solo in parte riescono ad attraversarlo ...
Leggi Tutto
magnetismo
s. m. [der. di magnetico]. – 1. a. Genericam., quel fenomeno, noto sin dall’antichità, per cui particolari minerali (per es., la magnetite), detti magneti naturali, sono in grado di attrarre piccoli pezzi di ferro e di trasmettere...
magnetico
magnètico agg. [dal lat. tardo magnetacus, gr. Μαγνητικός, der. di magnes, Μάγνης: v. magnete] (pl. m. -ci). – 1. Relativo al magnetismo o alla magnetizzazione: campo m., inclinazione e declinazione m., induzione m., isteresi m.,...