Relativamente allo sviluppo delle conoscenze sull'a. t., la circostanza che ha causato un decisivo progresso a partire dai primi anni Sessanta del 20° sec. è stata l'utilizzazione di strumenti di misurazione [...] non v'è più una decisa azione di controllo sulle molecole dei gas presenti da parte dei campi di forza terrestri (gravitazionale, elettrico, magnetico, radiativo) e l'a. t., perdendo la sua connotazione terrestre, sfuma nel sottile plasma che riempie ...
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I b. sono sistemi formati da un trasduttore di segnale e da un sistema biologico: enzima, anticorpo, tessuti, cellule, ecc., in intimo contatto fra loro. Lo studio dei b. è una delle più promettenti linee [...] per la determinazione di piccole quantità di analiti in campo medico, ambientale e alimentare. Tali sistemi prendono il di diametro) sono costituite da una dispersione di materiale magnetico (Fe2O3 e Fe3O4) ricoperta da un sottile guscio polimerico ...
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Il c. è stato isolato e riconosciuto come elemento nel 1780 da T. O. Bergman, ma è stato utilizzato come metallo solo a partire dalla prima guerra mondiale.
Nel 1910 il consumo annuo era di 300 t di ossido, [...] molto alte.
L'utilizzazione più importante del c. nel campo dei materiali magnetici riguarda quelli destinati ai magneti permanenti. Dopo il 1916 il c. è stato aggiunto agli acciai per magneti permanenti; questi però non sono oggi quasi più usati ...
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Chimica sopramolecolare
Jean-Marie Lehn
SOMMARIO: 1. Dalla chimica molecolare a quella sopramolecolare. 2. Riconoscimento molecolare: a) riconoscimento, informazione, complementarità; b) recettori molecolari; [...] scambio estremamente lento) e gli studi di spettroscopia a risonanza magnetica nucleare (NMR) su 17O hanno portato alla sintesi di un - fotonica, elettronica e ionica - di un ampio campo che potrebbe essere chiamato ‛chemionica' o ‛ionica chimica'. ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Completare un vecchio lavoro
Helge Kragh
Completare un vecchio lavoro
La teoria della relatività di Einstein e la teoria dei quanti di Planck, Sommerfeld [...] ) per spiegare l'effetto Zeeman anomalo e il momento magnetico non classico dell'elettrone. La loro proposta si adattava Heisenberg e Pauli di sviluppare una completa teoria quantistica dei campi in pieno accordo con il principio di relatività. Essi ...
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Cristallografia
Ekhard K. H. Salje
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Concetti di simmetria: a) gruppi e reticoli; b) rappresentazioni irriducibili dei gruppi spaziali. 3. Diffrazione di radiazioni da [...] Nel mondo fisico, i nostri oggetti potrebbero essere degli atomi magnetici con uno spin in su o in giù. Possiamo ora tutte le interazioni agenti su un atomo come un campo (il ‛campo medio') e di descrivere l'accoppiamento interatomico come ...
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Elementi chimici: origine e natura
Peter W. Atkins
Un atomo consiste in un nucleo molto piccolo circondato da elettroni. Il nucleo è carico positivamente e, malgrado la sua piccola dimensione, costituisce [...] Perciò, per un dato valore di n esistono n valori di l.
Il numero quantico magnetico, ml, può assumere i 2l+1 valori l, l−1, …,−l. Il suo significato più esterni. La polarizzazione può derivare dal campo elettrico di un catione che si trova nelle ...
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Dinamica molecolare
Vincenzo Aquilanti
La ricerca nel campo della dinamica molecolare ha come obiettivo lo studio del livello microscopico dei processi di trasformazione delle sostanze. Essa si propone [...] cui si può descrivere il moto (lento) dei nuclei nel campo medio prodotto dal moto veloce degli elettroni. Si ottengono così selezionati in velocità, ulteriormente analizzati nello stato magnetico e rivelati mediante spettrometria di massa a ...
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Composti chimici di coordinazione
Fausto Calderazzo
L'avvio allo studio dei composti chimici di coordinazione può essere fatto risalire ad Alfred Werner, il quale nel 1893, ancora ventisettenne, espose [...] della suscettività magnetica (con la grandezza da essa derivata denominata momento magnetico μeff), come per il loro lavoro sulle reazioni di idrogenazione catalizzate chiralmente, un campo nel quale la catalisi da parte dei metalli di transizione ha ...
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massa
massa [Lat. massa, dal gr. máza "pasta di farina d'orzo"] [LSF] Termine il cui signif. ha avuto una notevole evoluzione storica e un continuo arricchimento, dal primitivo concetto di grandezza [...] tra masse puntiformi, cariche elettriche puntiformi e poli magnetici puntiformi. ◆ [FSN] M. elettromagnetica: (a) con riferimento alle leggi del moto di una particella carica in un campo elettromagnetico, la m. che bisogna aggiungere a quella ...
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magnetismo
s. m. [der. di magnetico]. – 1. a. Genericam., quel fenomeno, noto sin dall’antichità, per cui particolari minerali (per es., la magnetite), detti magneti naturali, sono in grado di attrarre piccoli pezzi di ferro e di trasmettere...
magnetico
magnètico agg. [dal lat. tardo magnetacus, gr. Μαγνητικός, der. di magnes, Μάγνης: v. magnete] (pl. m. -ci). – 1. Relativo al magnetismo o alla magnetizzazione: campo m., inclinazione e declinazione m., induzione m., isteresi m.,...