BASTAI, Pio
Ermanno Ferrario
Nato a Sestola (Modena) il 26 marzo 1888 da Vincenzo e da Oliva Amici, si laureò in medicina e chirurgia a Firenze nel 1913. Fino al 1915 frequentò l'istituto fiorentino [...] la arteriolopatia e la capillaropatia.
Non si può inoltre dimenticare l'importante contributo dato dal B. sull'eziopatogenesi del cancro bronchiale. Egli partì da un'osservazione estranea agli elementi clinici e di laboratorio a lui più consueti, il ...
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AUGENIO, Orazio
Loris Premuda
Nacque attorno al 1527 a Monte Santo (Marche) da Luigi, archiatra di Clemente VII. Si addottorò in medicina a Camerino o a Fermo. Ma sia prima sia dopo la laurea studiò [...] gli Epistolarum et consultationum libri XXIV, Venetiis 1592, nei quali si discetta della genesi dei calcoli vescicali e del cancro della mammefia, di ostruzioni epatiche e di terapie dell'ittero, di diabete e di isterismo. Risultano in armonia con ...
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CECCHERELLI, Andrea
Domenico Celestino
Nato a San Vito a Bellosguardo (Firenze) il 14 dicembre 1850, da Federico e da Teresa Franzoni, studiò medicina e chirurgia nelle università di Pisa e di Firenze. [...] indicazioni operatorie per i tumori del pancreas, fu un sostenitore dell'utilità dell'intervento precoce nella terapia del cancro dello stomaco (relazione svolta nel 1903 a Madrid, al XIV Congresso internazionale generale di medicina). Riguardo alla ...
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Antonucci, Cesare. – Chirurgo italiano (Chieti 1885 - Roma 1964). Laureatosi nel 1908 in Medicina e chirurgia presso la Regia Università di Roma, assistente volontario presso la Clinica chirurgica diretta [...] tecnica diagnostica radiologica, rimasta di primo piano per decenni in tutto il mondo; la cistectomia allargata nelle donne affette da cancro (1928); la cordotomia (1930). Fu tra i primi chirurghi italiani a intervenire sul cuore negli anni Venti e a ...
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Scrittore ungherese (Budapest 1905 - Londra 1983), naturalizzato britannico. Nel 1931 aderì al partito comunista, che lasciò al tempo dei processi di Mosca (1938). Raggiunse la fama con il romanzo Darkness [...] earth (1941; trad. it. 1946); e i 2 volumi dell'autobiografia (1905-31 e 1932-40) Arrow in the blue (1952; trad. it. 1955) e The invisible writing (1954; trad. it. 1991). K. morì suicidandosi insieme alla terza moglie, gravemente malata di cancro. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Salvador Edward Luria
Andrea Grignolio
Il medico italiano naturalizzato statunitense Salvador Edward Luria fu uno dei padri fondatori della genetica batterica e della biologia molecolare. Formatosi [...] scientifica e al nascente dibattito sull’etica della ricerca biomedica, ritirandosi nel 1985. Dopo aver combattuto alcuni anni con il cancro, morì a Lexington, nei pressi di Boston, per un attacco di cuore, il 6 febbraio 1991.
La formazione nelle ...
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MARCHIAFAVA, Ettore
Mario Crespi
Nacque il 3 genn. 1847 a Roma, da Francesco e da Maria Anna Vercelli. Concluso il primo ciclo di studi ("di umanità, rettorica e filosofia", che avrebbe coltivato poi [...] adesione ossea dei due mascellari a sinistra, in Riv. clinica di Bologna, s. 2, III (1873), pp. 149 s.; Di un cancro primitivo del polmone a cellule cilindriche con riproduzione nel cervello e nell'osso frontale, ibid., pp. 150-153.
Incaricato delle ...
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MALAN, Edmondo (Edmondo Dino Raul)
Antonia Francesca Franchini
Nacque a Torino il 22 marzo 1910 da Arnaldo, clinico otorinolaringoiatra dell'ateneo torinese, e da Maria Edmea Hahn, entrambi di formazione [...] toracica, Torino, 1951, I, Relazioni, Roma 1951, in collab. con A.M. Dogliotti; La nostra esperienza nella chirurgia del cancro dell'esofago, in Chirurgia toracica, VII [1954], pp. 39-43, in collab. con S. Serrano).
Una particolare attenzione il ...
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FRANCESCHI, Alessandro (Elisha da Roma, poi al secolo Ottavio Franceschi)
Raoul Mordenti
Nacque a Roma nel 1543 da una famiglia di ebrei originaria di Foligno; suo padre, Hananel (alias Nello) Graziadio [...] ritrovare" (lo stesso F. ricordava da vecchio quest'episodio assicurando di non avere mai più in vita sua nominato il cancro per l'impressione subita in quell'occasione).
Già il 14 giugno 1550 Ignazio di Loyola scriveva a Giovanni Laynez, che si ...
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Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] linguistico di Mosca ed ebbe influenza decisiva su N. Trubeckoj e R. Jakobson, allora giovani. Nel 1912, colpito da cancro, si ritirò nel castello familiare di Vufflens dove morì. Dalla moglie Marie Faesch ebbe due figli, Raymond, affermatosi negli ...
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cancro1
cancro1 s. m. [lat. cancer -cri]. – 1. ant. Granchio: Vedeasi il c. l’ostrica ingannare (Pulci). 2. Una delle costellazioni dello Zodiaco (tra i Gemelli e il Leone), nel cui segno si trova il Sole al solstizio d’estate. In astrologia,...
cancro2 s. m. [dal lat. cancer -cri (v. la voce prec.), che ebbe anche questo sign., come il gr. καρκίνος]. – 1. Tumore maligno; in partic., nel linguaggio medico, il tumore maligno che prende origine dalle cellule epiteliali in una zona qualunque...