In senso lato, canti che si accompagnavano ai divertimenti del carnevale dal Quattrocento in poi; in senso stretto, quelli che si cantavano a Firenze nel 15° e 16° secolo. Secondo A. Grazzini, che ne fece [...] una prima raccolta nel 1559, furono invenzione di Lorenzo il Magnifico, che ne compose parecchi, insieme agli altri letterati del suo circolo, tra cui A. Poliziano e persino N. Machiavelli. La forma metrica, ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] dei ciurmadori, scritto per il carnevale del 1509; fra il 1502 e il 1524 M. scrisse altri cinque canticarnascialeschi). Solo alla fine del 1507 il gonfaloniere riuscì a far partire per il Tirolo anche M., con funzioni di segretario. Al rientro in ...
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Letterato (Firenze 1503 - ivi 1565). Il V. è una delle figure tipiche del Cinquecento italiano. Fu uomo d'ingegno vivace anche se non profondo, di cultura vasta sebbene superficiale. La sua opera più importante [...] fu eletto console nel 1545), specie quelle su Dante e Petrarca. Scrisse anche Sonetti (1555-57), Capitoli, Canticarnascialeschi, egloghe, versi latini, Orazioni, e una commedia, La suocera (post., 1569). Scritti grammaticali e filosofici (commenti a ...
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Scrittore (Firenze 1503 - ivi 1584), di professione speziale. Fu nel 1540 tra i fondatori dell'accademia degli Umidi (poi Fiorentina), in cui prese il nome di Lasca; quarant'anni dopo, fu tra i fondatori [...] e tragiche. Scrisse rime per lo più burlesche (ispirate alle polemiche interne dell'accademia Fiorentina), fu tra i primi a tentare il poema eroicomico (con la Guerra de' mostri, 1547) e curò edizioni di poesie burlesche e canticarnascialeschi. ...
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Poeta burlesco, fiorito verso la metà del '500. Vissuto a Firenze nella cerchia dello Stradino e del Lasca, la sua figura è legata all'ambiente dell'Accademia fiorentina; scrisse, oltre a capitoli, madrigali [...] e canticarnascialeschi, La Gigantea (1547) in 128 ottave, uno dei primi poemi eroicomici italiani, sulla guerra dei giganti contro gli dèi, ove è evidente il gusto del macabro e dell'iperbolico. ...
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Figlio (Firenze 1449 - Careggi 1492) di Piero di Cosimo il Vecchio e di Lucrezia Tornabuoni, ebbe presto incarichi politici: nel 1466 entrò a far parte della balìa e del Consiglio dei Cento. Nel 1469 sposò [...] riuscita. Fresche e vive nella loro leggerezza le Canzoni a ballo, la prima delle quali risale al 1467. Tra i Canticarnascialeschi, alcuni dei quali Lorenzo compose forse prima del 1486, il Trionfo di Bacco e Arianna (1490) è un capolavoro: perfetta ...
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Poeta (Firenze 1450 - ivi 1520), padre di Pierfrancesco. È autore di canticarnascialeschi e laudi spirituali, poemetti religiosi, un poemetto misogino, sonetti rusticani, una versificazione della Novella [...] del Grasso legnaiuolo, una Giunta al Ciriffo Calvaneo dei fratelli Pulci. Gli è stata attribuita la Nencia da Barberino, ma l'attribuzione è molto discussa ...
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Poeta fiorentino (Firenze 1464 - ivi 1528), ostile ai Medici; compose sonetti nei modi burchielleschi e scrisse quattro canticarnascialeschi e una commedia spirituale (Conversione di s. Maria Maddalena). ...
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Letterato e uomo politico (Firenze 1482 - ivi 1549), fratello di Filippo. Fu dei Priori nel 1521, aderì alla Repubblica nel 1527 e fu tra i firmatarî della capitolazione di Firenze nel 1530. Discepolo [...] in endecasillabi sciolti, commedie di imitazione classica. Scrisse anche alcune tragedie (andate perdute), prose morali, sonetti, canticarnascialeschi, una Pistola fatta per la peste (a lungo attribuita, come pure la Commedia in versi, a Machiavelli ...
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Critico letterario (McLond, Oklahoma, 1909 - New Windsor, Baltimora, 1985); professore di letteratura italiana alla Johns Hopkins univ. (dal 1937), alla Harvard (dal 1948), e di nuovo alla Johns Hopkins [...] (dal 1958). Autore di pregevoli edizioni (Canticarnascialeschi del Rinascimento, 1936; Nuovi canticarnascialeschi del Rinascimento, 1940; Decameron, 1955), è stato soprattutto studioso e originale interprete di Dante (An essay on the Vita Nuova, ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
carnascialesco
carnascialésco agg. [der. di carnasciale] (pl. m. -chi). – Del carnasciale, cioè del carnevale. Canti c.: in senso lato, canti che si accompagnavano ai divertimenti del carnevale dal Quattrocento in poi; in senso stretto, quelli...