Invocazione religiosa greca («Signore, pietà!»). Nella liturgia cattolica, è il primo canto dell’ordinario della messa (spetta all’assemblea e può essere alternato con il solista), inizia e conclude le [...] litanie dei santi ed è usato in diverse benedizioni ...
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(ted. Götterdämmerung) La fine del mondo, nella mitologia nordica, descritta ampiamente nella Völuspá (il "canto [profetico] della veggente"), il carme escatologico dell'Edda norrena. Il tedesco Götterdämmerung [...] è traduzione dell'antico nordico ragnarökkr "oscurità, notte degli dei", sostituitosi a ragnarök "ultimo destino, fine degli dei", che è l'espressione usata nelle parti più antiche dell'Edda.
Dopo la ...
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(o Imeneo; gr. ῾Υμήν o ῾Υμέναιος) Dio greco degli sponsali, forse personificazione in origine del canto nuziale (imeneo), durante il quale era invocato. Nel mito è figlio di Apollo e di una Musa (Calliope, [...] Clio o Urania) o di Dioniso (o Magnete) e di Afrodite. Nelle varie versioni della leggenda, è rappresentato come un giovane bellissimo, che dopo aver liberato alcune fanciulle ateniesi rapite dai corsari ...
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Musica
Spettacolo, detto anche melodramma, in cui l’azione teatrale si sviluppa attraverso la musica e il canto. Pur assumendo denominazioni diverse a seconda di argomento (o. buffa, o. seria), epoca e [...] (il cui principale esponente fu G. Meyerbeer; ➔ grand-opéra), l’opéra-comique (spettacolo misto con parti recitate e cantate che prende il nome dal teatro parigino deputato a ospitare commedie inframezzate da brani musicali), coltivato in particolare ...
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solennità Festività che viene celebrata in modo solenne.
Nel calendario liturgico cattolico, le s., caratterizzate principalmente dal canto, dalla presenza dei ministri di ogni grado e dalla partecipazione [...] attiva del popolo, sono: i giorni del Triduo pasquale della Passione e della Risurrezione del Signore, Natale, Epifania, Ascensione e Pentecoste, le feste del Signore (Ss. Trinità, Corpo e Sangue del Signore, ...
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Teologo calvinista (Russikon, cantone di Zurigo, 1559 -Marburgo 1622); prof. a Zurigo (1592), dove cercò d'introdurre il canto ecclesiastico, poi (1606) nell'univ. di Marburgo, attivo propagandista del [...] calvinismo in Assia, scrisse soprattutto sul problema teologico della predestinazione. Appassionato di alchimia, scrisse anche opere apocalittiche. Dal 1615 fu membro dei Rosacroce ...
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Martire a Sinope (Ponto), probabilmente sotto Diocleziano; venerato in Calabria (specie a Francavilla), dove la sua leggenda ha ispirato un canto narrativo popolare in endecasillabi che ne narra la vita [...] dalla conversione al martirio. Protettore specialmente dei marinai. Festa, 22 settembre ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] la divinità celebrando le virtù e le imprese degli dei; era accompagnata dalla cetra e il ritornello (efimnio) permetteva che al canto prendessero parte in coro anche gli ascoltatori. Già in Omero (Iliade X, 284-294) fra l’invocazione e la preghiera ...
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(gr. Κλειώ o Κλεώ) Nella mitologia greca, la prima delle nove Muse, figlia di Zeus e Mnemosine, considerata la musa (➔) del canto epico e della storia. ...
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Melodia vocale, per lo più svolta a lungo e lentamente entro un ambito non molto ampio.
Nel Medioevo il termine latino cantilena significava «canto» (nei Padri della Chiesa è designazione solita del canto [...] canzoni di gesta. In relazione alla teoria romantica che faceva derivare queste – come l’epos di Omero – da una precedente fioritura di canti popolari, gli studiosi hanno chiamato c. i canti epico-lirici da cui le canzoni di gesta sarebbero derivate. ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
canto2
canto2 s. m. [lat. volg. cantus «cerchione; lato, angolo», voce di origine mediterranea come il gr. κανϑός (da cui il lat. canthus) «angolo palpebrale» (cfr. sign. 3)]. – 1. Angolo formato da due muri che s’incontrano, sia dalla parte...