MARTINAITIS, Marcelijus
Pietro U. Dini
Poeta e critico letterario lituano, nato a Paserbentis il 1° aprile 1936. Compiuti gli studi superiori al politecnico di Kaunas e all'università di Vilnius, e [...] di riviste letterarie, dal 1979 insegna Letteratura lituana all'università di Vilnius.
M. si riallaccia alla tradizione del canto popolare (dainos e raudos) e ne fornisce una nuova, originale interpretazione fondata sulla forza espressiva e ritmica ...
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Poeta musulmano d'India (Sialkot, Panjāb, 1873 o 1877 - Lahore 1938). La sua opera in urdū e in persiano è ricca di esuberante lirismo e si sforza di adattare le forme tradizionali della lirica orientale [...] panislamica. Il Pakistan lo considera come il suo poeta nazionale. Opere poetiche principali: Terāne-i Muslim ("Il canto del musulmano") e Payām-i mashriq ("Messaggio d'Oriente"), concepito come risposta al West-Östlicher Divan goethiano. Ispirato ...
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Pseudonimo dello scrittore russo Konstantin Konstantinovič Vagingejm (Pietroburgo 1899 - Leningrado 1934). Sensibile all'influenza della poesia acmeista, pubblicò raccolte di versi (Putešestvie v chaose [...] slov posredstvom ritma ("Tentativi di collegamento delle parole per mezzo del ritmo"). Scrisse anche romanzi (Kozlinaja pesn´ "Il canto del caprone", 1928; Trudy i dni Svistonova "Le opere e i giorni di Svistonov", 1929; Bambočada, 1931; trad ...
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Umorista, critico e poeta polacco (Stryj 1884 - Zakopane 1953). Ottenne grande popolarità pubblicando sui più importanti periodici di Varsavia racconti e bozzetti umoristici, che riunì più tardi nelle [...] z Kalendarza ("Foglietti di calendario", 1939), ecc. Nel 1926 ottenne uno speciale premio letterario per il poema patriottico Pieśń o ojczyźnie ("Canto della patria", 1926), che si inserisce nel filone della poesia civile inaugurato da J. Słowacki. ...
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Poeta lituano (Astravas, Rokiškis, 1763 - Kamajai, Rokiškis, 1833), chiamato comunemente dai suoi contemporanei Strazdelis e, in polacco, Drozdowski. Sacerdote, fu spesso in urto coi superiori e con i [...] , mentre fu amatissimo dagli umili. Una prima raccolta di poesie comparve nel 1814, Giesmės svietiškos ir šventos ("Canti profani e sacri"), in cui motivi religiosi, sociali, sentimentali, satirici, della natura si fondono con fresca spontaneità ...
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Scrittrice, poetessa e attivista per i diritti civili afroamericana (St. Louis, Missouri, 1928 - Winston-Salem, Carolina del Nord, 2014). Dotata di un talento versatile che ha sperimentato con felici [...] in un’America vittima dei pregiudizi razziali nell’autobiografia I know why the caged bird sings (1969; trad. it. Il canto del silenzio, 1996), che le è valsa fama internazionale e che è stata seguita da numerosi altri testi autobiografici (Gather ...
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Poeta olandese (Amsterdam 1798 - ivi 1860), d'origine ebraico-portoghese, che, convertitosi al calvinismo per influsso di Bilderdijk, ne fu uno dei più battaglieri assertori. Nei suoi libelli (Bezwaren [...] viva la polemica religioso-politica, spesso con forte nota retorica (Poëzy, 1821-22; Politieke Poëzy "Poesia politica", 1854; e il canto Wachter! wat is er van der Nacht? "Guardiano, che ne è della notte?", 1847, in cui profetizza la rivoluzione del ...
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Poeta iraniano (Teheran 1940 - ivi 2015), tra i rappresentanti della Shi῾r-i nau. L'autore, dapprima influenzato dalla poesia di Nīma Yushiǵ, ha creato poi uno stile proprio con versi dalla fine melodia, [...] e originali. D'ispirazione amorosa è la raccolta Sūgolī ("L'amata"), mentre emerge un contenuto sociale e patriottico nell'altra, Morgh-i saqqā ("Il pellicano"); in Tarāne-i āwāre ("Il canto di un errante") traspare maggiormente l'estro del poeta. ...
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ALLEGRI, Alessandro
Alberto Asor Rosa
Nato a Firenze nel 1560, fu allievo del padre lettore G. Rampeschi da Foligno, presso il quale ebbe come condiscepolo quel B. Minerbetti, che sarà uno dei pochi [...] quei componimenti in cui l'autore, con artificio vecchio e risaputo, si mette nei panni di contadini e di pastori, per cantare il suo amore istintivo e sensuale per la bella Geva: Fantastica visione di Parri da Pozzolatico moderno poderajo in Pian de ...
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Poetessa ungherese (Gyepüfüzes, Vas, 1907 - Budapest 1977). Temperamento originale, portato verso le forme chiuse e giocose, fortemente ritmate. Tra le principali raccolte: Ébredj föl bennem, álom ("Svegliati [...] in me, sogno", 1935); Himnuszok és énekek ("Inni e canti", 1938); Összegyüjtött versei ("Poesie raccolte", 1948); Óriások százada ("Secolo di giganti", 1952); Utószó az ifjusághoz ("Epilogo alla giovinezza", 1954); Esők, szelek, csillagok ("Piogge, ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
canto2
canto2 s. m. [lat. volg. cantus «cerchione; lato, angolo», voce di origine mediterranea come il gr. κανϑός (da cui il lat. canthus) «angolo palpebrale» (cfr. sign. 3)]. – 1. Angolo formato da due muri che s’incontrano, sia dalla parte...