Vedi TIDEO dell'anno: 1966 - 1973
TIDEO (v. vol. vii, p. 850)
Red.
L'episodio della crudeltà di T. che, ferito a morte sotto le mura di Tebe, ebbe in dono da Atena la immortalità (athanasìa) solo per [...] con Melanippo a terra, affonda i denti nel cranio del nemico. Al centro del frontone incombe la figura di Zeus che folgora Capaneo; Atena stante, che si ritrae, sollevando con disappunto un lembo dell'egida, appare sotto forma di Athanasia: è alata e ...
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disdegno
Vincenzo Valente
Deverbale di ‛ disdegnare ' (v.), vale fondamentalmente " disprezzo ", con varie sfumature e con maggiore o minore intensità di significato: Vn XXIII 27 76 tu [Morte] dei omai [...] insistenza su un medesimo concetto dilegua quando si pensi che nel passo è messa in rilievo la continuità del disprezzo di Capaneo sia in vita (ebbe) sia ora nell'Inferno (par). Negli altri passi della Commedia la parola, quasi sempre in rima, ha ...
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Figlio di Talao e di Lisimache (figliuola di Abante o di Polibo Sicionio), nipote di Biante, pronipote dell'aolide Amitaone. La leggenda ce lo presenta abitualmente come re in Argo. Quivi signoreggiano [...] , si buttano nel fuoco e vi trovano la morte (forse nel fuoco della pira di Egialeo, come Evadne in quello della pira di Capaneo).
Adrasto ebbe culto a Megara, a Sicione, ad Argo, a Colono. In origine egli fu senza dubbio un nume della vegetazione ...
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allegro
Con significato chiaramente traslato è detto di Amore (che altrove appare a D. o di pauroso aspetto o disbigottito [Vn III 3 e IX 4]) in Vn III 12 9 Allegro mi sembrava Amor; XXIV 7 4 vidi venir [...] ... si è ... allegra di dir bene in prode d'altrui ... cioè che è affabile; cfr. anche Rime dubbie V 35.
In If XIV 60 Capaneo dice che la vendetta che Giove ha tratto e potrà trarre contro di lui, non è e non sarà allegra, perché non raggiunge il suo ...
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dispetto (sost.; despetto; dispitto, gallicismo: v. Parodi, Lingua 221-222)
Ignazio Baldelli
Vale di solito " disprezzo ", in D. (e v. anche DISPETTO agg. e DISPETTOSO): non solamente è vile, ma vilissimo, [...] .: Non dispetto, ma doglia / la vostra condizion dentro mi fisse (v. 52).
I commentatori interpretano di solito i dispetti di Capaneo (If XIV 71) come " sdegni "; ma, anche tenendo conto di dispettoso e torto (v. 47; v. DISPETTOSO), in riferimento al ...
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pregiare (prezzare)
Domenico Consoli
Nel senso di " apprezzare ", " avere in pregio ", entro un campo di valori precipuamente morali, in Rime LXXXIII 36 e 38 'l saggio non pregia om per vestimenta, / [...] molti per questa viltade dispregiano lo proprio volgare, e l'altrui pregiano.
Con più forte tensione semantica in If XIV 70, dove Capaneo viene presentato da Virgilio come colui che ebbe e par ch'elli abbia / Dio in disdegno, e poco par che 'l pregi ...
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Roman de Thèbes
Fabrizio Beggiato
. Poema narrativo in ottosillabi composto, da autore normanno rimasto sconosciuto, intorno al 1150. Segue abbastanza fedelmente lo svolgimento narrativo della Tebaide [...] (vv. 10087-10096), mentre If XIV 46-72 concorda con Theb. III 602-661, X 872 e 893 ss., attribuendo la morte di Capaneo al fulmine di Giove adirato per il suo atteggiamento blasfemo.
Bibl. - Edizioni: Le R. de Thèbes, a c. di L. Constans (Société des ...
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piovere
Antonio Lanci
Il senso proprio, nell'usuale costrutto impersonale, è documentato solo in Pg XXXII 110 Non scese mai con sì veloce moto / foco di spessa nube, quando piove / da quel confine che [...] cerchio, d'un cader lento / ... come di neve in alpe sanza vento, costituiscono appunto la pioggia de l'aspro martiro cui Capaneo soggiace impassibile (cfr. XVI 6 e XIV 48. L'immagine è di ascendenza biblica: Gen. 19, 24 " Dominus pluit super Sodoman ...
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Veglio di Creta
Giovanni Reggio
Tra le varie figurazioni allegoriche che caratterizzano la Commedia, quella del V. di Creta, nel c. XIV dell'Inferno, ha un suo particolare fascino poetico, alla cui [...] l'origine dei fiumi infernali (v. FIUME: I fiumi dell'Inferno e del Purgatorio).
I due poeti hanno appena lasciato Capaneo e proseguono il cammino restando bene accosto alla selva dei suicidi e badando di non porre i piedi nel sabbione infuocato ...
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Vulcano
Dio romano, corrispondente all'Efesto della mitologia greca, signore del fuoco e della lavorazione dei metalli.
Il culto di V., il cui nome è forse di origine etrusca, sarebbe stato introdotto [...] i gentili] dissero dio del fuoco, e come fabbro dei fulmini di Giove in If XIV 52-57, nella sacrilega invettiva di Capaneo contro Giove (ov'è detto buon Vulcano [v. 57] nel senso di " abile ", " valente nel lavoro ", non, come chiosa il Tommaseo, per ...
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pregio
prègio s. m. [lat. prĕtium, da cui anche prezzo]. – 1. ant. Prezzo: dando ... per iscritto tutta la mercatantia e il p. di quella (Boccaccio); Ivi menzogne a vil p. si mercono (Poliziano). 2. Stima, considerazione, anticam. anche in...
fulminare
v. intr. e tr. [dal lat. fulminare, der. di fulmen -mĭnis «fulmine»] (io fùlmino, ecc.). – 1. intr. a. impers. (aus. essere o avere) Cadere fulmini: Dio, come fulmina!; ha tuonato e fulminato tutta la notte. Raro con uso personale,...