TITOTAZIO
Plinio Fraccaro
. Re di Curi nella Sabina, mosse contro Roma per vendicare il ratto delle Sabine, occupò la rocca del Campidoglio per il tradimento di Tarpea e si volse quindi contro il Palatino. [...] proiettato alle origini di Roma, e la leggenda sarebbe sorta dopo l'annessione dei Sabini a Roma nel 290. Ma la figura di Tazio è certo più antica e può darsi che egli fosse un re romano più oscuro, che non avendo trovato dapprima posto nella lista ...
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TITOTAZIO (Titus Tatius)
F. Castagnoli
Re di Curi in Sabina; secondo la tradizione mosse contro Roma per vendicare il ratto delle Sabine, occupò il Campidoglio, concluse poi un foedus con i Romani e, [...] occupato il Quirinale, regnò sei mesi con Romolo.
Una statua del re sabino è ricordata sul Campidoglio nella serie delle statue dei re. La più antica figurazione rimasta è nei denari di L. Titurio Sabino ...
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(lat. Romulus) Mitico fondatore di Roma, eroe eponimo della città. La leggenda di R., che si confonde in larga parte con quella delle origini di Roma, ha varie forme, ma la più diffusa e accettata nell’antichità [...] città vicine, finché il ratto delle Sabine, avvenuto durante una festa, portò a una guerra con i Sabini e il loro re TitoTazio, che si concluse con l’unione dei due popoli sotto i due re. Dopo un lungo regno, R. scomparve misteriosamente (o secondo ...
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(lat. Vulcanus e Volcanus) Antico dio romano, identificato con il dio greco Efesto, signore del fuoco e della lavorazione dei metalli, il cui nome sembra riportare all’Etruria. Secondo Varrone, il culto [...] di V. fu introdotto a Roma da TitoTazio; secondo un’altra tradizione il suo primo tempio è attribuito a Romolo. In età storica appare già identificato con Efesto e onorato come una potenza temibile: i suoi templi erano di solito costruiti fuori ...
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Secondo re di Roma dal 715 al 673 a. C., succeduto a Romolo per designazione del senato dopo un anno d'interregno; figlio del sabino Pompone e marito di Tazia, figlia di TitoTazio. Avrebbe avuto come [...] maestro Pitagora (in realtà di molto posteriore) e come consigliera la ninfa Egeria. La tradizione gli attribuisce la maggior parte delle istituzioni religiose di Roma, che in realtà sono analoghe fondamentalmente ...
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Antropologia
Genericamente, gruppo etnico di ordine semplice, i membri del quale parlano uno stesso linguaggio, hanno consapevolezza di costituire un organismo sociale ben determinato e politicamente coerente, [...] stato diviso lo Stato. I loro nomi, Ramnenses, Titienses e Luceres, furono poi spiegati in connessione con Romolo, TitoTazio e Lucumone, quasi si riflettesse in essi la composizione mista (latina, sabina ed etrusca) della primitiva città. Con ...
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Leggendario cavaliere romano che nel 362 a. C., apertasi nel Foro una voragine che non poteva essere colmata se non con il sacrificio di ciò che i Romani avessero di più prezioso, ritenendo che nulla fosse [...] più prezioso delle armi e del valore vi si gettò armato e a cavallo; il luogo fu detto lacus Curtius. Secondo altri invece tale nome sarebbe derivato da quello del sabino Mezio Curzio, che vi cadde durante la battaglia tra Romolo e TitoTazio. ...
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La festa di capodanno risponde alla preoccupazione (di carattere religioso-sociale comune a tutti i gruppi umani) di dividere il tempo in sezioni, ad ognuna delle quali il gruppo stesso prende coscienza [...] v. strena), uso che la tradizione faceva risalire a TitoTazio e il cui nome viene posto in relazione col santuario della dea Strenia, da cui sarebbe venuto a Tazio il dono della verbena (erba apotropaica; v. Symm., Ep., ...
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. Divinità romana. Il nome completo è Semo Sancus D. F. In epoca tarda il nome Sancus fu deformato in sanctus. Come prova il nome Dius F., che i Greci tradussero Ζεὺς Πίστιος, il dio era in origine lo [...] ebbe tuttavia il dio fin da antichissima età, se la fondazione del suo tempio sul Quirinale, che alcuni riferivano già al sabino TitoTazio, o ai Tarquinî, è ascritta dalla miglior tradizione al 466 a. C. Il dies natalis del tempio era il 5 giugno ...
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TARPEA (Tarpeia)
Plinio Fraccaro
Secondo la tradizione più antica (Fabio Pitto e in Dionigi d'Alicarnasso, II, 38-40), T., figlia di Spurio Tarpeo, custode della rocca capitolina al tempo dell'assedio [...] posto a Roma dai Sabini di TitoTazio, s'invaghì delle armille e degli anelli d'oro che i Sabini portavano al braccio sinistro. Chiamato perciò Tazio a un abboccamento, gli offrì di aprirgli la porta della rocca, se i Sabini le avessero dato ciò che ...
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