Profitto
Nicolò De Vecchi
di Nicolò De Vecchi
Profitto
Introduzione
In termini generali il profitto è definibile come una forma di reddito che può presentarsi in un'economia priva di un piano o di [...] profitto, così come la spiega Smith, è riconducibile a un atto di dominio che il lavoratore salariato subisce da parte del capitalista, il quale gli sottrae una parte del prodotto del suo lavoro e se ne appropria sotto forma di profitto. Marx osserva ...
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Cicli economici
Terenzio Cozzi
Introduzione
"Analizzare i cicli economici vuol dire né più né meno che analizzare il processo economico nell'era capitalistica". Così inizia la prefazione a Business [...] del sistema e in definitiva, come avviene infatti nelle trattazioni di Marx e Schumpeter, quello del destino futuro del capitalismo.
Misurazione e caratteristiche dei cicli
Gli indicatori
Finora si è parlato di cicli come alti e bassi dell'attività ...
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Economia e politica del lavoro
Carlo Dell'Aringa
Introduzione
L'economia del lavoro è uno dei campi specialistici in cui si divide l'economia politica. Due filoni di pensiero si contendono, da sempre, [...] wage structure, New Haven 1956.
Ross, A. M., Trade Union wage policy, Berkeley 1948.
Schultz, T. W., Investment in human capital, in "American economic review", 1961, LI, pp. 1-17.
Schumpeter, J. A., History of economic analysis, Oxford 1954 (tr. it ...
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Rivoluzione industriale
Pat Hudson
di Pat Hudson
Rivoluzione industriale
Le prime interpretazioni
L'espressione 'rivoluzione industriale', introdotta per la prima volta a quanto sembra da alcuni commentatori [...] Deane, P., Cole, W.A., British economic growth, 1688-1959, Cambridge 1967.
Feinstein, C., Pollard, S. (a cura di), Studies in capital formation in the UK, 1750-1920, Oxford 1988.
Floud, R., McCloskey, D.N. (a cura di), The economic history of Britain ...
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Fenomeno economico e sociale per cui in determinati periodi larghi strati della popolazione sono colpiti dalla miseria in conseguenza di un complesso di fattori di varia natura (quali penuria di risorse [...] .
Dal punto di vista teorico, il p. è stato affrontato specialmente nel quadro delle analisi sullo sviluppo del capitalismo: per K. Marx e F. Engels la pauperizzazione di settori sempre più vasti di popolazione doveva considerarsi la conseguenza ...
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BONFIGLI, Giuseppe
Bruno Anatra
Nacque a Roma intorno al 1796. Si laureò probabilmente nel locale Studio in giurisprudenza, esercitando poi la professione forense. Il suo nome compare tuttavia per la [...] di una "lega matematica" delle forze politiche e degli interessi sociali fondamentali - "Trono, Altare e Popolo; nonché Capitalisti, Capacità, Braccianti" -, proponeva la fondazione di una banca a controllo statale su larga base creditizia, garantita ...
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Marx, Karl
Stefano De Luca
Il teorico del materialismo storico e del comunismo
Marx fu un uomo di formidabili passioni intellettuali e politiche, che si alimentavano a vicenda. Egli fu al tempo stesso [...] la capacità di lavorare (la forza-lavoro) sono i proletari, i quali non dispongono di nessun altro bene; a comprarla sono i capitalisti, che la pagano con un salario. Il valore della forza-lavoro si determina come in tutti gli altri casi, tramite la ...
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Economista (Hervey Hill, Irlanda, 1780 - Londra 1864). Già noto in quanto ispiratore della cd. scuola monetarista, la storiografia economica del Novecento ne ha rivalutato l'originalità entro la scuola [...] non dal lavoro impiegato nella produzione delle merci ma solo dalla quantità di capitale, presupposta una società divisa nelle classi distinte dei lavoratori e dei capitalisti. Tale controversia fu in seguito ripresa da P. Sraffa per l'analisi ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] debito) viene risolta dal D. osservando che "in ogni caso gli eredi o ricevono un patrimonio decurtato della somma capitale, ovvero sono tenuti al pagamento continuativo dei relativi interessi; il che ... è una parità finanziaria" (Principî, p. 408 ...
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Teoria del consumo. - Il c. di una collettività viene usualmente definito come la parte del reddito nazionale non risparmiata.
Lo studio delle motivazioni che portano a consumare costituisce uno dei capitoli [...] fra salari W e profitti P. Posto che la propensione al c. dei lavoratori sia più elevata della propensione al c. dei 'capitalisti', la funzione del c. può essere scritta nel modo seguente:
Dando un valore ad a1 superiore al valore di a2, si può ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...
capitale2
capitale2 s. f. [uso sostantivato dell’agg.]. – Città sede del capo dello stato e degli organi supremi di governo: Roma è la c. d’Italia; assol., la C., Roma: lasciare la C., partire per la C., e sim. In usi estens.: la c. economica...