Classi medie
Angelo Pichierri
Classi medie e modelli dicotomici di stratificazione
L'espressione 'classe media' diventa di uso comune nel XIX secolo come sinonimo di 'borghesia imprenditoriale', per [...] delle classi medie fondata su uno schema di gradazione, in cui la collocazione di classe varia al variare dell'ammontare del capitale e delle dimensioni dei mezzi di produzione, e la presenza (rara, ma non marginale) di uno schema funzionalistico di ...
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Economia-mondo
Michele Rostan
Il termine e la sua origine
Il termine 'economia-mondo' è la traduzione del termine inglese world-economy e di quello francese économie-monde. Quest'ultimo è tratto, a [...] versione marxista la storia delle società umane è intesa come una sequenza di modi di produzione: la schiavitù, il feudalesimo, il capitalismo e il socialismo. Questi sono gli stadi che segnano il cammino dello sviluppo e il paese preso a modello è l ...
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Giornalismo
DDenis Hamilton
di Denis Hamilton
Giornalismo
sommario: 1. Natura, importanza e compiti del giornalismo. 2. Il giornalismo e il suo pubblico. Il gusto popolare. 3. Il giornalismo e i mutamenti [...] poteva dar vita a un giornale, che non costituiva certo il tipo d'impresa che si poteva pensare idonea a un capitalismo di Stato. I giornali erano anzi considerati come i nemici naturali dello Stato. La pubblicazione che viene comunemente ritenuta il ...
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ALIENAZIONE
Giuseppe Bedeschi e Alessandro Cavalli
Alienazione
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di alienazione in Hegel
Hegel è il primo pensatore moderno che abbia elaborato una vera e propria teoria [...] , e comincia ad agire come se "avesse l'amore in corpo" (v. Marx, 1863-1866; tr. it., p. 39).
Questo dominio del capitale sull'operaio è dominio della cosa sull'uomo, del prodotto sul produttore: non è l'operaio che acquista mezzi di sussistenza e ...
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Nobiltà
Claudio Donati
Introduzione
Chi si proponga di fornire una definizione della nobiltà che ne consideri al tempo stesso le caratteristiche strutturali e l'evoluzione storica, deve preliminarmente [...] (come ha osservato lo storico americano George Huppert) "sono figli o nipoti o pronipoti di mercanti; e personalmente sono capitalisti, prestatori di denaro, usurai. Appartengono poi a una professione, quella legale, il cui status sociale è non ben ...
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Sapere
Nico Stehr
L'approccio sociologico alla conoscenza: la Wissensoziologie
La disciplina che si è occupata della natura della conoscenza in generale è stata tradizionalmente la filosofia. Le principali [...] funzione analoga a quella del lavoro nel processo produttivo. Ma a differenza di quanto accadeva per il lavoro sotto il capitalismo, il sapere è un fattore il cui contributo al processo produttivo non può essere ridotto attraverso la sostituzione di ...
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Teoria critica della società
Giuseppe Bedeschi
La fondazione dell'Istituto per la Ricerca Sociale e la prima formulazione della 'teoria critica'
L'Istituto per la Ricerca Sociale fu fondato nel 1922, [...] e cultura era appunto al centro delle riflessioni di Horkheimer.Per quanto riguarda la descrizione degli aspetti economico-sociali del capitalismo, Horkheimer si rifaceva a Marx, e si può dire che ne dava per presupposte tutte le analisi. "Il fatto ...
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Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] al sorgere dell'imperialismo e al declino dei 'virtuosi' cittadini della classe media di fronte all'incalzare dei grandi capitalisti.
Gli attacchi a Sumner e a quanti vedevano l'evoluzione umana come il prodotto della sopravvivenza del più adatto ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Spazio, organizzazione sociale dello
Arnaldo Bagnasco
Premessa
Il rapporto con lo spazio e il tempo sono costitutivi del modo di essere della società. Gli uomini costruiscono case, fabbriche e templi, [...] Londra. Ma sono intervenuti fatti nuovi e decisivi: gli spazi si sono allargati con la scoperta del Nuovo Mondo, il capitalismo e poi la rivoluzione industriale hanno accelerato con ritmi mai visti la crescita, le città-Stato hanno lasciato il passo ...
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Potere
Steven Lukes
Introduzione
Il significato più generale del concetto di 'potere' si ritrova nel Sofista di Platone, in cui si afferma che il potere è "la definizione dell'essere", il tratto distintivo [...] la 'cieca compulsione' dei rapporti economici, per cui i lavoratori sono costretti prima a vendere la propria forza lavoro a un capitalista, e poi a svolgere l'attività lavorativa sotto il controllo e la supervisione di quest'ultimo. Il primo tipo di ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...
capitale2
capitale2 s. f. [uso sostantivato dell’agg.]. – Città sede del capo dello stato e degli organi supremi di governo: Roma è la c. d’Italia; assol., la C., Roma: lasciare la C., partire per la C., e sim. In usi estens.: la c. economica...