. Questo termine è usato, sia per designare l'organizzazione corporativa dello stato, qual è attuata in Italia e si viene attuando, sull'esempio italiano, in altri paesi, sia il complesso di quelle correnti [...] , anche prima che la crisi economica mondiale, dal 1929, lo ponesse in tragica evidenza; e ha affermato che il sistema capitalistico, l'economia classica, lo stato liberale - tre aspetti d'una stessa concezione della vita sociale e politica - sono in ...
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DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] , ch'è innata in loro, direttamente contro i padroni e lo Stato, intaccano in modo evidente il profitto capitalistico a vantaggio del proletariato". Entrato nel direttivo provinciale della Camera del lavoro di Bari nel maggio del '14, guidò ...
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LABRIOLA, Arturo
Fulvio Conti
Nacque a Napoli il 21 genn. 1873 da Luigi, un piccolo artigiano, e da Matilde De Laurentiis. Compiuti i primi studi in scuole cattoliche, a quattordici anni prese a frequentare [...] avvicinò, in certa misura, attraverso la mediazione di A. Loria, che nelle sue opere teorizzava la dissoluzione della società capitalistica.
Nei confronti dell'economista italiano il L. nutrì una sorta di infatuazione che durò per tutta la vita e non ...
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CONVERTI, Niccolò
Giuseppe Masi
Nato a Roseto Capospulico (Cosenza) il 18 marzo 1855 da Leonardo e da Elisabetta Aletta, entrambi di famiglia benestante, compì gli studi, prima a Corigliano e a Cosenza [...] fallito, nonostante l'attiva campagna elettorale, rimase come una protesta verbale contro lo Stato accentratore della borghesia capitalistica.
Dopo la breve parentesi, il C., convinto che non era possibile ad un anarchico conciliarsi, in qualche ...
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Europa, storia dell'
Massimo L. Salvadori
Un vecchio continente proiettato nel futuro
Il termine Europa è stato coniato dal poeta greco Esiodo (8°-7° secolo a.C.) e fu usato originariamente per indicare [...] l'istruzione pubblica, favorendo la tolleranza religiosa. Nella seconda metà del secolo nell'Inghilterra liberale e capitalistica ebbe inizio la grande modernizzazione economica con la rivoluzione industriale guidata dalla borghesia e resa possibile ...
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Antropologia
C. matrimoniali Suddivisioni esogamiche (meglio note come fratrie o, se in numero di due, metà) in cui si ripartisce la società, indipendentemente dalla divisione della società medesima [...] proprietà privata. È opera di M. Weber la rielaborazione più matura dell’analisi della stratificazione sociale: nella società capitalistica si possono individuare altri ‘gruppi di status’ (ceti) che intersecano le c. stesse e comprendono tutti coloro ...
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LOMBARDI, Riccardo
Giuseppe Sircana
Nacque a Regalbuto, in provincia di Enna, il 16 ag. 1901 da Gustavo, ufficiale dei carabinieri, e da Maria Marraro, donna di intensi sentimenti religiosi. Iscrittosi [...] 1956 al 1964, fu l'ispiratore della politica con la quale questo partito si proponeva di "operare dentro la società capitalistica per modificarne gli equilibri di potere e di reddito a favore delle classi lavoratrici" (V. Spini, Presentazione, in R ...
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LABOR, Livio
Giuseppe Sircana
Nacque a Leopoli il 1° luglio 1918 da Marcello, medico chirurgo, e da Elsa Reiss. Fino al 1936 visse con la famiglia fra Trieste e Pola, dove frequentò il liceo; si trasferì [...] da cattolici di provenienza aclista, si batteva per una società alternativa, basata sull'eliminazione dell'organizzazione capitalistica del lavoro, la finalizzazione della produzione ai bisogni collettivi e nuovi rapporti tra istituzioni e vita ...
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colonialismo
Fase moderna della colonizzazione, a partire dal sec. 15°, legata alla creazione di un vero e proprio sistema coloniale e funzionale a una determinata divisione internazionale del lavoro [...] Oceano Pacifico. Dalla seconda metà del 19° sec. l’espansionismo europeo si accelerò, legandosi alla crescente concentrazione capitalistica, alla nascita di grandi trust e cartelli che miravano a spartirsi il mercato mondiale, all’uso degli strumenti ...
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Evoluzione del capitalismo
Giorgio Ruffolo
Capitalismo è termine dal significato non molto chiaro. Forse per questa ragione Marx non lo usò mai. In generale si denota con quel termine un sistema nel [...] , chi annunciò la fine delle fluttuazioni economiche e l’inizio di un’epoca di ininterrotta e stabile crescita dell’economia capitalistica verso traguardi di benessere ormai alla portata di tutta l’umanità.
Ma proprio verso la fine del sec. 20° si ...
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capitalistico
capitalìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al capitalismo o ai capitalisti: regimi c., i regimi politico-sociali fondati sul sistema capitalistico di produzione, in cui la classe dirigente è espressione delle forze economiche...
socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...