Capo longobardo (m. 662). Tradì il re longobardo di Pavia Godeberto (m. nel 662) intrigando con Grimoaldo duca di Benevento, cui avrebbe dovuto chiedere invece aiuti contro il fratello di Godeberto, Pertarito, [...] re di Milano. Paolo Diacono, che narra tali intrighi, lo dice ucciso per vendetta da un familiare di Godeberto, poco dopo l'assassinio di quest'ultimo ...
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Capo (m. 488) degli Iuti insieme al fratello Horsa: sbarcò nel Kent (449), e aiutò poi il re dei Britanni, Vortigern, contro i Pitti e gli Scoti. Hengist, divenuto re di Kent, fu successivamente costretto [...] a fuggire in Olanda, dopo che Horsa era stato ucciso dai Britanni. Ritornato in Inghilterra, fu il primo re della dinastia di Kent ...
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Capo beduino della regione di Ṣafad in Galilea (m. 1775); nella prima metà del sec. 18º riuscì a scuotere il dominio turco e a impossessarsi per breve tempo della Siria merid. e della Palestina settentrionale. [...] Fu ucciso dai suoi stessi soldati, ma il suo tentativo precorse i moti d'indipendenza di quei paesi arabi dalla Turchia ...
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Capo dei camisardi (Saint-Jean-du-Gard 1675 - Uzès 1710). Uno degli animatori della guerra delle Cevenne nel 1702, preso prigioniero e condannato al carcere a vita, riuscì a fuggire a Ginevra nel 1705. [...] Da lì nel 1710 tentò di rientrare in Francia e organizzò una banda armata; ma, tradito, fu sorpreso e ucciso in combattimento ...
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Capo normanno (sec. 10º), combatté in Spagna per due anni circa, saccheggiando specialmente la Galizia; a tale azione si opposero prima il vescovo di San Giacomo di Compostella, Sisnando, e dopo la sua [...] morte (979) il conte Gonzalo Sánchez. Questi, sorpresi i Normanni in ritirata, li sconfisse, uccidendo fra gli altri lo stesso Gun deredo ...
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Capo degli Eruli (m. 566 o 567), nominato da Narsete comandante dei suoi connazionali in Italia (553); quando i confini d'Italia furono riportati alle Alpi, ebbe assegnata la difesa del Brennero (563). [...] Di lì a poco si ribellò e scese in Italia, ma, affrontato in battaglia da Narsete, fu sconfitto e ucciso ...
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Capo ghibellino (m. castello di Agazzano 1521), del ramo dei Douglas Scotti di Vigoleno. Fattosi ghibellino in odio al rinnovato dominio (1512-15) della Chiesa, minacciò Piacenza e la Val Nure; dal castello [...] di Statto cercò più volte di impadronirsi della città. Fu ucciso dai Piacentini quando fu restaurata la signoria del pontefice ...
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Capo politico e militare dei Grigioni (n. 1594 - m. Marschlins 1674). Prese parte alla guerra della Valtellina (1620) e all'insurrezione del Prätigau (1622); fu comandante di Chiavenna (1635) e maresciallo [...] di campo al servizio della Francia (1641). Nel 1633 acquistò il castello di Marschlins. Ha lasciato Memorie (in italiano) ...
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Capo mongolo (1645-1697); nel sec. 17º stabilì una effimera egemonia della tribù degli Dzungar sul Turchestan cinese e la Mongolia, sino a minacciare la Cina stessa, ma nel 1696 fu sconfitto presso Urga. [...] Il suo fu uno degli ultimi tentativi di affermazione politica dei Mongoli prima dell'età contemporanea ...
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Capo longobardo (sec. 6º). Dopo aver respinto un'invasione franca nel Trentino, guidata dal re d'Austrasia Childeberto II, verso il 580, venne con questo a patti, poco prima del 590. Marito di una figlia [...] del duca Garibaldo di Baviera, era quindi cognato di Teodolinda, futura regina dei Longobardi ...
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capo-
– Primo elemento di numerose parole composte, anche di formazione recente, nelle quali indica il dirigente o il capo di un gruppo di persone o di un ente, chi presiede a un lavoro e sim. (oltre alle voci qui registrate nell’ordine alfabetico,...
capo
s. m. [lat. caput]. – 1. a. La parte più elevata del corpo umano, unita al torace per mezzo del collo. È sinon. di testa (per i riferimenti anatomici, v. questa voce), che è termine più com. (non però in Toscana) anche per il capo degli...