BAZZI, Gaetano
Ada Zapperi
Nacque a Torino nel 1771. Fu dapprima attore poi capocomico, attività che lo distrasse definitivamente dalla recitazione: per l'ultima volta, tra sporadiche partecipazioni, [...] anni, Giocasta e Clitennestra. Sposò in seconde nozze l'attore Luigi Negri; morì a Firenze.
Della esperta attività di capocomico del B. testimoniano il successo della compagnia e il rispetto e la stima dei contemporanei; della sua didattica scenica ...
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FALCONI, Armando
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 10 luglio 1871 dall'attore capocomico Pietro e dalla primattrice "madre nobile" Adelaide Negri. Dopo aver frequentato il collegio "Ungarelli" di Bologna, [...] entrò come piazzista nella casa milanese di pubblicità Manzoni. L'attività commerciale, intercalata da recite di beneficenza, durò sino al servizio militare terminato col grado di sottotenente di complemento; ...
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PAVLOVA, Tatiana
Annalisa Guizzi
PAVLOVA (Zeitman), Tatiana. – Nacque a Jekaterinoslav (Dnipropetrovsk) in Ucraina il 10 dicembre 1890, da Pavel e Fanny Terescenko.
Si unì in giovane età alla compagnia [...] di Milano, 15 aprile 1954; F. D’Amico, Romanzo del contrabbasso, in Il Contemporaneo, 29 maggio 1954; S. D’Amico, Dal capocomico al regista, in Cinquant’anni di teatro in Italia, Roma 1954; L. Pestalozzo, Inaugurato il “Maggio” Fiorentino con il “Don ...
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CUNIBERTI, Gemma
Roberta Ascarelli
Nacque a Torino il 1° genn. 1872 da una famiglia di modesti attori del teatro dialettale piemontese. Il padre Teodoro (nato a Savigliano nel 1849, morto a Torino nel [...] 1913) fu capocomico al teatro Rossini di Torino e, dopo il 1875, tentò di portare fuori dalla città il suo repertorio, fondando la Compagnia piemontese "Teodoro Cuniberti" e recitando, con la moglie Amalia Fantini nel ruolo di prima donna, e con ...
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FABBRICHESI, Salvatore
Roberta Ascarelli
Nacque a Venezia nel 1760 da una famiglia di agiati commercianti. La sua passione per il teatro maturò Probabilmente in seguito all'incontro con Francesca Pontevichi, [...] , come testimonia il Rasi (p. 249), in società con altri oscuri comici e quindi da solo, "acquistandosi gran fama come capocomico". Attorno al 1800 era noto per le sue messe in scena, allestite con spirito innovatore, e per l'impegno dimostrato nella ...
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GIACHETTI, Gianfranco
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Nacque a Firenze il 27 sett. 1888. Si trasferì quindi a Venezia con la famiglia e si laureò in giurisprudenza all'Università di Padova.
Diplomatosi anche in pianoforte, come [...] dal ristretto "giro" di provincia, finendo con lo sciogliersi dopo breve volgere di tempo.
Nel 1922 il G. si fece infine capocomico, esordendo, in marzo, a Verona, nel ruolo di un cieco, reduce della prima guerra mondiale, in Quei che torna di A ...
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LOMBARDI, Bernardino
Teresa Megale
Nacque nella seconda metà del XVI secolo, in luogo ignoto: in un documento autografo del 1590 si firma "Bernardino Lombardi bolognese"; Ughi (p. 43) lo considera originario [...] e frammentarie le notizie biografiche che lo riguardano. Nel 1583 fu comico della Compagnia degli Uniti con probabili funzioni di capocomico. La notizia si evince da un documento sottoscritto dal L., nel quale egli chiede a nome di tutti i comici ...
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CALCESE, Andrea
Ada Zapperi
Comico napoletano, non si conosce la data della sua nascita che dovette cadere verso la fine del sec. XVI.
La prima notizia su di lui compare in un documento del 1615, che [...] la dissoluzione della compagnia di Carlo Fredi, attiva nella Stanza della commedia di S. Giorgio dei Genovesi, per la morte del capocomico. Di essa faceva parte il C., sicuramente ancora alle prime armi, con mansioni non precisate, ma certo di minimo ...
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Nacque a Milano il 25 giugno 1900 da Pompeo, commerciante, e da Giuseppina Trabucchi.
Nata col secolo, all’età di quattordici anni Abba si presentò all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, ma, troppo [...] d’importazione, tanto gradite al pubblico del tempo. Nel 1924 entrò a far parte della compagnia di Virgilio Talli, capocomico annoverato tra gli antesignani del teatro di regia in Italia, per le sue capacità nella concertazione degli attori e la ...
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DONDINI
Sisto Sallusti
Il capostipite di questa famiglia di attori fu Carlo, che il Rasi definì "artista di molto pregio per le parti di primo attore e generico primario". Vaghe e incerte sono le notizie [...] del pubblico. Dal 1835 al 1845 fu attivo nella compagnia di R. Mascherpa e fino al '53 nella Reale Sarda; divenuto capocomico, si associò a C. Cazzola (successivamente a G. Pezzana, ad A. Pedretti, a T. Salvini) e assunse il ruolo di caratterista ...
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capocomico
capocòmico s. m. [comp. di capo e comico s. m.] (pl. capocòmici, meno com. capicòmici). – Chi, nel passato, costituiva e dirigeva una compagnia teatrale: oggi le funzioni del capocomico sono svolte da enti o esercenti teatrali.
levata
s. f. [der. di levare]. – 1. a. L’atto del levare, del levarsi: la l. del Sole, della Luna; l. delle lettere, dalle cassette postali: prima, seconda l., ora di levata. Il levarsi da letto (spec. di più persone insieme): dare il segnale...