Dagli antichi Stati all’Italia unita
Marco Meriggi
Durante il biennio 1848-49 il tema della nazione si impose negli Stati della penisola italiana con una risonanza di ampiezza sin lì sostanzialmente [...] , mentre la valutazione dell’ambasciatore austriaco nel capoluogo subalpino si attestava su una cifra equivalente a predilezione di forma politica, e d’interesse municipale e provinciale, il gran principio della indipendenza ed unificazione italiana; ...
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Editoria e giornalismo
Albertina Vittoria
In uno scritto sull’«industria libraia», apparso nel 1858, lo scrittore milanese Carlo Tenca svolgeva innovative considerazioni sulla figura dell’editore come [...] Più in generale, come dimostrano ricerche condotte a livello provinciale, non c’era nel paese centro che non avesse (cit. in Castronovo 1984, p. 62): dal 1864 al 1873 il capoluogo lombardo passò da 80 a 137 giornali, mentre Torino scese da 100 a 85 ...
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Trasporti e comunicazioni
Stefano Maggi
Le vicende del Risorgimento furono accompagnate dal dibattito sulle strade ferrate. Dopo il 1830, infatti, si cominciò a discutere sempre di più sul ruolo del [...] una ferrovia, il che significava nel tempo declassare a provinciali diverse strade nazionali man mano che si sviluppava la seguenti casi: per unire il centro del comune stesso al capoluogo di circondario o al maggiore centro del comune vicino; per ...
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Le biblioteche tra conservazione e rinnovamento
Antonella Agnoli
Esistono due Italie per quanto riguarda l’economia, la politica e anche la cultura. Se nel complesso del territorio nazionale le biblioteche [...] fare la biblioteca hanno inciso negativamente. Gli enti provinciali, pur avendo deleghe piuttosto precise, non le pomeriggio.
Mediateca del Mediterraneo (MEM) di Cagliari
Cagliari, capoluogo della Sardegna, è un comune di circa 150.000 abitanti ...
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EINAUDI, Luigi
Riccardo Faucci
Nacque a Carrù (Cuneo) il 24 marzo 1874, da Lorenzo, ricevitore delle imposte di quel Comune, e da Placida Fracchia. Nel 1888, morto prematuramente Lorenzo, la vedova [...] . come un uomo grigio, dalla visione angustamente provinciale, senza tensioni ideali e tutto preso nella routine necessità di costituire un'ampia zona doganale franca intorno al capoluogo giuliano, che gli avrebbe consentito di recuperare il suo ...
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Gli istituti culturali tra Stato e regioni
Lucia Zannino
Maria Pia Casalena
Nel nostro Paese esiste una grande ricchezza di fondazioni, istituti culturali, centri di ricerca, ecc., quasi tutti dotati [...] si richiama a enti erogatori di livello regionale, provinciale e comunale; la seconda tipologia e la costituzione al Nord e in Toscana sono dislocati anche fuori dal capoluogo di regione. Al confronto, sembra estremamente ridotto il contributo ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] una guerra di aggressione contro l'URSS. Nel capoluogo lombardo, però, fu arrestato il 5 giugno 1932 cinque anni di confmo, a cui era stato condannato dalla Commissione provinciale romana per l'ammonizione e il confino di polizia con ordinanza ...
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L’ordinamento del credito
Leandro Conte
L’unificazione vide il prevalere politico delle forze liberali moderate, condizione che comportò sia la rinuncia a un momento costituente, sia l’assunzione della [...] – esortandolo a considerare l’opportunità di aprire una sede nel capoluogo lombardo. Con ciò il ministro si faceva portavoce del gruppo trasformati in enti morali amministrati dalla Deputazione provinciale e dalla Camera di commercio, riprendeva e ...
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FORTEBRACCI, Andrea (detto Braccio da Montone)
Pier Luigi Falaschi
Nacque a Perugia il 1° luglio 1368, nel rione di Porta Sant'Angelo al quale era ascritto il castello di Montone, fino al 1280 signoria [...] esuli intensificarono le operazioni militari dirette a sottrarre castelli al capoluogo: il F. fu tra i più attivi. I raspanti tregua e infine con la pace generale ratificata nel parlamento provinciale tenuto a Macerata il 7 febbraio, nel quale si ...
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DELFICO, Melchiorre
Vincenzo Clemente
Nacque il 1° ag. 1744 a Leognano, in mandamento di Montorio al Vomano, provincia di Abruzzo Ultra Primo (oggi di Teramo) da Berardo e da Margherita Civico.
In quell'anno, [...] questa Città [Teramo]", i quali si pretendeva costituissero nel capoluogo una vera e propria "setta di miscredenti". Vi senza fallo la libertà". Nel Fondo M. Delfico della Bibl. provinciale di Teramo si trova un inedito Supplemento alla Memoria su la ...
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provincia
provìncia s. f. [dal lat. provincia, di etimo incerto] (pl. -ce o -cie). – 1. a. Nell’antichità romana, originariamente, qualsiasi territorio, in Italia o fuori, nel quale l’autorità fosse esercitata da un rappresentante di Roma;...
tesoreria
teṡorerìa (ant. teṡaurerìa) s. f. [der. di tesoro]. – 1. L’ufficio pubblico che disimpegna il servizio di cassa dello stato e che fa parte dell’amministrazione del Tesoro; t. dello stato, servizio svolto dalla t. centrale che compie,...