Fiorì fra il sec. VI e il VII. Ci è conosciuto solo per il suo commento all'Apocalisse, il più importante che sia stato scritto in greco, pervenutoci in numerosi manoscritti (circa 70). Fu compendiato da Areta, successore di Andrea sulla sede di Cesarea (sec. X), e saccheggiato da altri anonimi; ancor oggi è studiato sia per le frequenti citazioni di autori o scritti ora perduti, sia per la speciale ...
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Vescovo ariano di Milano (n. in Cappadocia - m. Milano 374), chiamato dall'imperatore Costanzo a sostituire a Milano il cattolico Dionisio (355); nonostante la viva opposizione cattolica e le condanne [...] conciliari (Rimini 359, Roma 372), grazie al favore dell'imperatrice Giustina, riuscì a mantenere la sua sede fino alla morte; i cattolici elessero allora s. Ambrogio ...
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(gr. Μᾶ) Grande divinità femminile della Cappadocia, una delle tante manifestazioni della Grande Madre anatolica. Il suo principale luogo di culto era Comana (Kumanni dei testi hittiti cuneiformi), città [...] retta teocraticamente dal sommo sacerdote della dea; il culto di M. doveva risalire alla preistoria dell’Asia Minore ed essere stato praticato ininterrottamente, combinandosi su tratti propri di altre ...
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Monaco (n. Mutalaska, presso Cesarea di Cappadocia, 439 - m. presso Gerusalemme 532); trascorse, giovanissimo, qualche tempo in un monastero nei pressi della città natia; passò poi in Palestina ove, dopo [...] un'esperienza di vita cenobitica, si ritirò in un eremo nel deserto. Per i discepoli, sempre più numerosi intorno a lui, organizzò la "grande laura" (478), ottenendo che vi fosse consacrata una chiesa, ...
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Vescovo di Iconio (n. Cesarea di Cappadocia 340-45 circa - m. dopo il 394); discepolo di Libanio, retore e avvocato a Costantinopoli, datosi poi a vita religiosa, fu eletto vescovo (373-74) su designazione [...] dell'amico s. Basilio, con cui si mantenne in corrispondenza, consultandolo e invitandolo a scrivere il De spiritu Sancto. Assisté ai concilî di Costantinopoli del 381 (ecumenico) e 394, combattendo le ...
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Stratego delle milizie d'Oriente (Arabisso, Cappadocia, 539 - Nicomedia 602), fu scelto dall'imperatore Tiberio come genero e successore. Incoronato già alla vigilia della morte di Tiberio, M. operò una [...] riorganizzazione politico-militare dell'impero di cui intendeva riaffermare l'universalità. Istituì gli esarcati di Ravenna e d'Africa (584), in cui il luogotenente militare deteneva anche le funzioni ...
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Città della Cappadocia alle radici del Tauro, a 23 miglia da Tiana, a 38 dalle Porte di Cilicia. Era l'antica Halala, dove nel 176 morì Faustina Minore (v.): in ricordo dell'avvenimento Marco Aurelio dedusse [...] nel luogo una colonia, da cui la città prese il nome di Colonia Faustina, poi ellenizzato in Faustinopoli. In età cristiana fu sede di vescovado: l'ultima menzione se ne ha nel secolo IX. Il sito di essa, ...
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Il Dillenius (1719) dava questo nome ai funghi da lui detti "lamellati", cioè appartenenti alla famiglia delle Agaricacee, istituita di poi, dal genere Agaricus di Linneo. In seguito il genere Amanita è stato circoscritto a specie di Agaricini caratterizzati da un invoglio generale e quindi da una volva, da un anello, residuo del velo parziale; da lamelle aderenti al gambo, il quale è per solito ingrossato ...
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MELITENE
Roberto Paribeni
. Antica città di Cappadocia presso l'alto corso dell'Eufrate. La sua importanza come nodo stradale verso l'Assiria, l'Armenia, il Ponto e l'Anatolia centrale, e nelle vicinanze [...] di un importante passaggio del fiume (Tac., Ann., XV, 26), è così grande che non può dubitarsi sia stato occupato sin da epoca molto remota. È generalmente ammesso, che a essa debba riferirsi quanto in ...
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Göreme Importante centro di vita monastica della Cappadocia, presso il villaggio di Maçan. Rimangono resti di numerosi monasteri e chiese rupestri. Ciascun complesso comprende una serie di sale scavate [...] nella roccia, e il cui arredamento interno è ricavato anche nella roccia. Alcune chiese (Elmalÿ Kilise, Karanlÿk Kilise ecc.) custodiscono importanti pitture: la più importante è Tokalÿ Kilise (10° sec.) ...
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cappadoce
cappàdoce agg. e s. m. e f. [dal lat. Cappadox -ŏcis, gr. Καππάδοξ -οκος]. – Della Cappadocia, regione storica dell’Asia Minore. Padri c.: sono così denominati talora, per la comune provenienza, alcune delle maggiori figure del cristianesimo...
nazianzeno
nażianżèno agg. e s. m. (f. -a). – Di Nazianzo, antica città dell’Asia Minore, in Cappadocia, nota soprattutto come patria di s. Gregorio, padre e dottore della Chiesa (c. 330 - c. 390), soprannominato perciò s. Gregorio Nazianzeno.