patronato
Nel diritto romano, rapporto personale che si stabilisce, in seguito alla manomissione, fra il manomittente (patronus) e il manomesso (liberto). Ovvero il rapporto formalizzato tra una comunità, [...] e un suo protettore (patronus). Nel diritto canonico privilegio di conferire un ufficio ecclesiastico, che spetta ai fondatori di chiese, cappelle e benefici. L’istituto del p. fu poi avversato in quanto permetteva ingerenze di esterni nelle cariche ...
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Architetto (Roma 1570 - ivi 1655). Figlio di Adriano (m. 1597), architetto e pittore di Norcia, a Roma dal 1550 circa, R. si formò presso D. Fontana, rimanendo poi fedele a schemi manieristici di matrice [...] settentrionale. Architetto del "Popolo Romano" (1602-20), realizzò la casa professa e la sagrestia del Gesù (1606-20), varie cappelle e altari (S. Giovanni in Laterano, capp. Colonna, 1606-11); nel 1620 iniziò la chiesa di S. Teresa degli Scalzi a ...
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Architetto e scultore. Visse ed operò lungamente a Roma, ove morì forse nel 1588. Il Vasari lo dice pervenuto all'architettura dalla pratica dei lavori in legname. A Roma costruì la chiesa di S. Giacomo [...] degl'Incurabili, con una sola nave e cappelle laterali, condotta più tardi a compimento dal Maderna (la facciata può quasi totalmente ascriversi a quest'ultimo), la graziosa facciata di S. Maria di Monserrato, il palazzo Lancellotti, la chiesa di S. ...
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GIOTTINO
C. De Benedictis
(o Giotto di maestro Stefano)
Nome tradizionale, documentato solo a partire dal sec. 15°, del pittore Giotto di maestro Stefano ricordato in due documenti trecenteschi: nel [...] G. collaborò al termine della sua attività a Roma negli affreschi del Vaticano.Formatosi sulla fase matura di Giotto (la cappella della Maddalena e gli affreschi delle vele nella basilica inferiore di Assisi e la Dormitio Virginis, a Berlino, Staatl ...
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ARCHITETTURA - Secoli 13°-14°
D. Kimpel
A. Cadei
L'importanza per l'Occidente del sistema architettonico gotico sta in sintesi nel fatto che tale sistema fu l'unico - prima dei tempi moderni - a sviluppare [...] era assente o defunto da tempo, si poteva costruire per decenni, come per es. avvenne, a partire dal 1245, per le cappelle del coro di Notre-Dame a Parigi. Solo allora si poterono eseguire copie architettoniche esatte in senso moderno; d'altro canto ...
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CARDUCCI (in Spagna Carducho), Bartolomeo
Fiorella Sricchia Santoro
Pittore fiorentino, svolse la maggior parte della stia attività in Spagna, dove ebbe numerose e importanti commissioni, come Pompeo [...] promossi da Filippo II, da Filippo III, dal duca di Lerma, a Madrid, all'Escorial, a Valladolid, nel rinnovamento di cappelle delle chiese e conventi maggiori della capitale, di Segovia, di Manzanares, ecc.
Ai suoi tempi il C. godette di solida fama ...
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Scultore e architetto (Orvieto 1532 circa - ivi 1617). Dal 1554 fu collaboratore di Raffaello da Montelupo e dal 1567 capomaestro del duomo di Orvieto, dove sono anche conservate le sue opere scultoree [...] (1579), teatrale versione del tema michelangiolesco; Ecce homo (1608). Progettò e curò l'ornamentazione in stucco di tutte le cappelle e di altre parti dell'interno del duomo, per il quale dette anche disegni di riammodernamento con nuovi pilastri ...
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DELLA ROVERE, Giovan Mauro, detto il Fiamminghino
Leonardo Caviglioli
Nacque nel 1575 a Milano (Besta, 1933), come il fratello maggiore Giovan Battista alla cui biografia si rimanda per l'origine del [...] , 1892, I, p. 189).
L'anno dopo gli venne commissionata la decorazione dell'abside (con Ilmartirio di s. Pietro martire)e della cappella della Vergine (affresco sulla volta con La Vergine ferma la peste a Novara e fregi con putti, ex voto per la fine ...
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NOVALESA, Abbazia di
C. Segre Montel
Abbazia benedettina del Piemonte (prov. Torino), dedicata ai ss. Pietro e Andrea, situata in val Cenischia ai piedi del colle Moncenisio, presso il centro abitato [...] 84, 90; F. Bologna, La pittura italiana delle origini, Roma-Dresden 1962, pp. 68-69; C. Segre Montel, Gli affreschi della cappella di S. Eldrado alla Novalesa, BArte, s. IV, 49, 1964, 1, pp. 21-40; O. Demus, Romanische Wandmalerei, München 1968 (trad ...
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MALAVOLTI, Ubaldino
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna poco prima del 1260 da Guglielmo di Zandonato e da Principina Principi, primogenito di cinque fratelli, Egidio, Paolo, Guido, Ottaviano e Bonavolta, [...] d'estimo presentata nel 1315. Vi figura proprietario di otto case in città, oltre a quella di abitazione, tutte in cappelle contigue a porta di Castello; di una decina di unità poderali per complessivi 125 ettari nella pianura: a San Giovanni in ...
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cappella1
cappèlla1 s. f. [lat. mediev. cappella, dim. di cappa «cappa1»; propr. l’oratorio dei re merovingi in cui si conservava una reliquia della cappa di s. Martino di Tours]. – 1. Nell’architettura religiosa, edificio di culto di piccole...
cappella2
cappèlla2 s. f. [da cappello]. – 1. a. La testa (cioè la parte superiore espansa e più grossa del gambo) di chiodi, funghi, e sim. b. pop. Glande. 2. Nel linguaggio di caserma, recluta (v. cappellone). 3. pop. Fare una c., commettere...