Caravàggio, Michelangelo Merisi (o Amerighi) detto il. - Pittore (Milano 1571 - Porto Ercole 1610), detto C. dal paese d’origine della famiglia. Allievo di S. Peterzano a Milano (1584), intorno al 1592 [...] andò a Roma, dove il Cavalier d’Arpino lo avrebbe applicato «a dipingere fiori e frutta». Protetto dal cardinale F. M. del Monte e da V. Giustiniani, C. approfondì la sua ricerca naturalista, legata alla ...
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Pittore del sec. 17º, citato dalle fonti contemporanee tra i seguaci più stretti del Caravaggio, al quale vengono attribuite opere caratteristiche per un notevole illusionismo ottico. In questo artista [...] si deve forse identificare il francese Ludovico Finson (o Finsonius) ...
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Pittore (Caravaggio 1500 circa - Messina 1543). Tra i seguaci di Raffaello, associatosi in seguito con Maturino fiorentino suo coetaneo e abile disegnatore, dietro l'esempio di Baldassarre Peruzzi, insieme [...] con lui decorò molte facciate di case, con scene mitiche e storiche, allegorie, trofei, fregi, con nobiltà classica di concetti e di forme, prontezza di movimento, ricco spirito ornamentale, scienza di ...
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Musicista (Caravaggio 1555 circa - Milano 1622). Maestro di cappella a S. Barbara di Mantova e al duomo di Milano, compose molta musica sacra e profana per voci e anche per voci e strumenti. Celebri i [...] suoi madrigali e "balletti" polifonici ...
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Pittore italiano (Caravaggio 1844 - Milano 1918). Allievo di G. Bertini a Brera, si dedicò allo studio delle varie tecniche pittoriche. Eseguì affreschi in varie chiese lombarde (a Monza, Milano, Gallarate, [...] ecc.). In seguito svolse soprattutto lavori di restauro con ottimi risultati (Cenacolo di Leonardo). Fu direttore della scuola d'arte applicata all'industria, di Milano, ed ebbe numerosi allievi e seguaci ...
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Architetto (n. Caravaggio - m. Roma 1543). Fu allievo di Andrea Ferrucci; dal 1527 al 1532 fu a Roma come "soprastante" della fonte di S. Pietro. Lavorò nei Palazzi Vaticani, nel 1539 partecipò alle costruzioni [...] delle difese di Borgo. Eseguì i progetti per l'interno di S. Luigi dei Francesi (proseguito da G. della Porta). Costruì il palazzo Armellini a Perugia (1535) ...
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Novelliere (n. Caravaggio, ultimo ventennio 15º sec. - m. dopo il 1557). Oltre a un mediocre canzoniere (Sonetti, strambotti, epistole e capitoli, 1508), lasciò una raccolta di 75 novelle intrammezzate [...] da altrettanti enigmi in ottava rima, Le piacevoli notti (2 parti, 1550-53), che si fingono esposte da una brigata di dame e gentiluomini raccolti nell'isola di Murano intorno a Ottaviano M. Sforza, vescovo ...
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Banchiere italiano (Caravaggio, Bergamo, 1928 - Bergamo 2020). Laureato all’Università Bocconi di Milano, ha insegnato nelle università Ca' Foscari di Venezia, La Sapienza di Roma, la Bocconi. Saggista [...] e autore di opere molto diffuse e di numerose monografie adottate come libro di testo in corsi universitari, ha collaborato con quotidiani e riviste scientifiche di economia aziendale e di economia degli ...
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Calciatore italiano (n. Caravaggio, Bergamo, 1985). Di madre tedesca e padre italiano, si è formato nelle giovanili dell’Atalanta ed è passato in prima squadra nel 2004. M. ha giocato come centrocampista [...] nella Fiorentina (di cui è stato anche capitano) dal 2005 al 2012, quando in scadenza di contratto è stato acquistato dal Milan, con il quale nel 2016 ha vinto la Supercoppa italiana. Ormai da cinque anni ...
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BIETTI, Amilcare
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Nato a Caravaggio (Bergamo) il 14 luglio 1869, si laureò in medicina e chirurgia a Napoli nel 1893; cominciò poi a lavorare nell'Istituto di igiene dell'università di Pisa e nel [...] Laboratorio di istologia e patologia generale di Pavia, diretto da C. Golgi. Dopo questi tirocini, preziosi per la sua formazione scientifica, il B. si dedicò interamente allo studio dell'oftalmoiatria: ...
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caravaggesco
caravaggésco agg. e s. m. (pl. m. -chi). – Del pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610), con riferimento al suo stile, al suo modo di dipingere: maniera c.; stile c.; scuola caravaggesca. Come s. m., seguace...
deposizione
depoṡizióne s. f. [dal lat. depositio -onis, der. di deponĕre «deporre», part. pass. deposĭtus]. – L’atto di deporre, ma solo in alcuni dei sign. del verbo: 1. Il depositare o depositarsi, al fondo del recipiente, delle parti solide...