VESTFALIA (ted. Westfalen; A. T., 51-52, 53-54-55)
Giuseppe CARACI
Delio CANTIMORI
Romolo QUAZZA
È una delle regioni storiche della Germania, tra il Hannover e le provincie renane, e quindi al margine [...] industriali più importanti della Vestfalia. Il primo, che è di gran lunga il maggiore, continua il noto bacino carbonifero della Ruhr: la vicinanza di cospicui depositi di minerali metallici, e specialmente del ferro, vi ha favorito il sorgere ...
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NORTHUMBERLAND (A. T., 47-48)
Wallace WHITEHOUSE
Florence M. G. HIGHAM
È la quinta tra le maggiori contee dell'Inghilterra (superficie: 5228 kmq., cioè poco più piccola della contea di Norfolk). Essa [...] e Tyne e il vertice circa 16 km. a monte della confluenza del Derwent nel Tyne. Immediatamente a O. dei giacimenti carboniferi si trova una stretta fascia di arenaria molare che, dopo aver attraversato il Tyne, decorre approssimativamente da E. a O ...
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Amministrata dallo Stato libero d'Irlanda, è la provincia più piccola e meno popolata dell'Irlanda. Le provincie di Ulster, Leinster e Munster la circondano rispettivamente a N., a E. e a S. Il fiume Shannon, [...] il corso del fiume Suck.
Rilievo e clima. - I due elementi più importanti della struttura del Connaught sono i bassopiani di calcare carbonifero, che si estendono a est d'una linea che corre da Galway, attraverso i laghi di Corrib, Mask e Conn, fino ...
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KAZAKISTAN (XX, p. 143; App. II, 11, p. 136)
Manfredo Vanni
Già paese di nomadi e pastori (i Kazaki, che costituiscono il 60% della popolazione), il K. è divenuto un centro di richiamo di coloni slavi, [...] , il tungsteno, il molibdeno, il manganese, il piombo, il rame, le fosforiti, oltre al carbone, al ferro, al petrolio. Il bacino carbonifero di Karaganda è il terzo dell'URSS, dopo il Donbass e il Kuzbass; il carbone si estrae non solo dal sottosuolo ...
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PILLA, Leopoldo
Pietro Corsi
PILLA, Leopoldo. – Nacque a Venafro (Isernia) il 20 ottobre 1805 da Nicola, medico e naturalista, e da Anna Macchia, sua seconda moglie. Alla morte di Anna, nel 1818 Nicola [...] Parlatore, inviato dal granduca a studiare le tracce fossili nella miniera, concluse che non vi era traccia di piante del carbonifero: il deposito era di lignite, di dubbia utilità industriale. Inoltre, l’appoggio di Pilla alle tesi francesi care al ...
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FUCINI, Alberto
Livio Trevisan
Nacque a Empoli il 24 febbr. 1864 da una famiglia di proprietari terrieri. Compiuti gli studi classici, si iscrisse dapprima alla facoltà di ingegneria dell'università [...] luoghi della Toscana e noto con questo nome (dal monte Verruca sui monti Pisani) era stato da tempo datato al Carbonifero per i tipici fossili, specialmente vegetali, trovati negli strati inferiori. Il F. trovò una quantità di fossili molto diversi ...
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Gruppo (o divisione) del regno vegetale comprendente Alghe unicellulari, anche dette Bacillarioficee, Bacillariofite, Alghe silicee. Hanno cellule libere o riunite in colonie lineari, semplici o ramificate, [...] gusci silicei, abbondano allo stato fossile, soprattutto nel Terziario; alcuni autori sostengono la loro presenza già nel Carbonifero. Il genere più antico è Coscinodiscus del Cretaceo inferiore. Dall’accumulo di gusci di D. continentali o marine ...
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I Briozoi sono piccoli organismi per la massima parte marini, in minor numero le specie d'acqua dolce, costituenti, eccettuati rari casi, colonie del più vario aspetto e spesso complicate strutture, ora [...] , per i giacimenti della Gran Bretagna, Boemia, America del Nord; forme tutte continuantesi nel Devonico. Nei terreni del Carbonifero, i Briozoi si presentano così numerosi e così sviluppati da formare con Idrozoi e Corallarî vere e proprie barriere ...
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Carboni naturali. - La produzione mondiale (p. 956). - La lenta ma continua ascesa che aveva caratterizzato l'andamento della produzione mondiale di carbone (litantraci ed antraciti) dal 1922 al 1929 è [...] degli S. U. verso l'Europa (circa 33 milioni di t.).
Alla fine del 1947 la situazione dell'industria carbonifera inglese presentava un lieve miglioramento rispetto al 1946 ed era comunque tale da fare apparire infondate le previsioni pessimistiche di ...
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Periodo (e sistema) più recente dell'era secondaria o mesozoica. Il nome deriva da creta (v.); sedimento marino che in Francia, Inghilterra e Germania ha grande sviluppo in estensione, costituendo una [...] Aube e dell'Yonne, i depositi litorali al margine NE. Nel S. delle Ardenne copre l'Aptiano, e nel Bacino carbonifero franco-belga forma la base dei morts terrains ricoprendo, con puddinghe glauconiose, l'antico massiccio erciniano. Segue il Turoniano ...
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carbonifero
carbonìfero agg. [comp. di carbone e -fero]. – 1. Contenente carbone, detto di terreni, bacini e sim.: il bacino c. del Sulcis. 2. In geologia, periodo c. (o anche, come s. m., il carbonifero), terzo e penultimo periodo dell’era...
neocarbonifero
neocarbonìfero agg. e s. m. [comp. di neo- e carbonifero]. – In cronologia geologica, la parte del periodo carbonifero superiore comprendente i piani stefaniano di facies marina e uraliano di facies continentale.