sincrotrone Macchina acceleratrice di particelle cariche, ideata da E.M. McMillan e V. Veksler (1945), che sfrutta simultaneamente i principi di funzionamento del betatrone (campo magnetico variabile) [...] . La velocità angolare ω delle particelle accelerate è legata alla massa a riposo m delle particelle, alla loro carica elettrica q, all’induzione magnetica B a cui sono soggette, al raggio dell’orbita R e alla velocità della luce nel vuoto c dalla ...
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intensità Il grado di forza con cui si produce o manifesta un fenomeno.
Fisica e tecnica
Intensità del campo elettrico
Grandezza vettoriale, di solito indicata con E, definita come il rapporto tra la [...] . È una delle due grandezze vettoriali con cui si descrive un campo magnetico (l’altra è il vettore induzione magnetica).
Intensità di corrente
In un conduttore, è la carica elettrica q che attraversa nell’unità di tempo una sezione del conduttore ...
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Bilancia di elevata sensibilità e piccola portata. Le m. possono essere strutturalmente bilance di precisione a due piatti nelle quali sono posti in atto vari accorgimenti (per es., nel sistema di carico) [...] sono indicati dalla differenza fra il punto di equilibrio a bilancia carica e il punto ‘zero’ a bilancia scarica; i sensori di Alcune m. più recenti sono a totale levitazione magnetica con conseguente scomparsa di qualsiasi sospensione meccanica. ...
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gauge In inglese, misura, calibrazione. Il termine viene usato per indicare una particolare scelta o convenzione in base alla quale determinati enti acquistano certe proprietà. Trasformazioni di g. Nella [...] ϕ sono correlati al campo elettrico E e al vettore induzione magnetica B dalle relazioni E=−grad ϕ−∂A/∂t, B=rotA; queste si considera l’interazione del campo elettromagnetico con una particella carica (per es., con un elettrone), purché si modifichi ...
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Particella stabile, elettricamente carica (con carica elettrica positiva pari in valore assoluto a quella dell’elettrone), di dimensioni subatomiche (∿10–15 m) e massa pari a 1,67∙10–27 kg, appartenente [...] p. ed elettroni di alta energia ha evidenziato che il p. possiede una struttura elettrica e magnetica (➔ forma): il valore del raggio quadratico medio della distribuzione di carica elettrica nel p. è risultato essere (0,862±0,012)∙10–15 m. Lo studio ...
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SQUID In fisica, sigla di superconducting quantum interference device, che indica il magnetometro a effetto Josephson. Gli SQUID possono essere in corrente continua o a radiofrequenza.
Lo SQUID in corrente [...] . Il periodo T di questa legge è pari al quanto di flusso di induzione magnetica hc/2e=2,07∙10–15 T∙m2, con h costante di Planck, c velocità della luce nel vuoto, e carica dell’elettrone: ΔV è massima ogniqualvolta il flusso è pari a un numero intero ...
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Macchina acceleratrice per elettroni, in grado di portarli a energie dell’ordine di quelle delle particelle beta naturalmente emesse dalle sostanze radioattive. Il principio di funzionamento è il seguente: [...] elettrone subisce un incremento di energia pari al prodotto della sua carica per la forza elettromotrice che, in conseguenza della variazione del flusso d’induzione magnetica, viene indotta nella spira costituita dall’orbita. Dato il grandissimo ...
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Fisico statunitense di origine svizzera (Zurigo 1905 - ivi 1983), dal 1936 prof. alla Stanford University (California). Noto per fondamentali lavori sulla conduzione elettrica dei metalli (teoria di B.) [...] atomici (metodo della risonanza magnetica nucleare). È noto anche il teorema di B., relativo alla propagazione di un'onda in un reticolo cristallino illimitato. Ha studiato le perdite di energia di una particella carica per urti anelastici contro ...
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Momento magnetico che può essere assunto come unità di misura per gli altri. Introdotto per la prima volta da P.-E. Weiss nel 1911, acquistò preciso significato pochi anni dopo nella teoria quantistica [...] dei nuclei. Il m. di Bohr μB è dato da
,
mentre quello nucleare μN da
,
dove μ0 è la permeabilità magnetica assoluta del vuoto, e la carica dell’elettrone, h la costante di Planck, me e mp la massa dell’elettrone e del protone rispettivamente. ...
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Fisico svedese (Norrköping 1908 - Djursholm, Stoccolma, 1995), prof. dal 1934 nell'università di Stoccolma e dal 1967 nell'univ. di California. Studiando la natura delle macchie solari ha scoperto nel [...] . Ha inoltre sviluppato un metodo perturbativo, basato sull'invarianza adiabatica del flusso magnetico attraverso l'orbita di una particella carica in moto in un campo magnetico, mediante il quale è possibile risolvere numerosi problemi di teoria dei ...
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carica
càrica s. f. [der. di caricare]. – 1. a. ant. L’operazione del caricare, del porre un peso sopra persona, cosa o veicolo: si fece, nella c. delle navi, molte avanie (Sassetti); anche sinon. di carico, per es. nell’espressione nave da...
magnetismo
s. m. [der. di magnetico]. – 1. a. Genericam., quel fenomeno, noto sin dall’antichità, per cui particolari minerali (per es., la magnetite), detti magneti naturali, sono in grado di attrarre piccoli pezzi di ferro e di trasmettere...