QADAR
CarloAlfonsoNallino
. Voce araba che, spesso accoppiata con il suo sinonimo qaḍā', si adopera nel linguaggio teologico dei popoli musulmani per designare il decreto di Dio ab aeterno circa gli [...] avvenimenti del mondo; rappresenta quindi una specie di predeterminazione divina degli atti umani, per la quale si veda islamismo, § 12 (XIX, p. 610) ...
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Astronomo e astrologo musulmano, di cui parecchie opere astrologiche ebbero molta voga anche nel Medioevo latino e bizantino, ove il suo nome fu trasformato rispettivamente in Albumasar (Albumazar, Iaphar) e 'Απομάσαρ o 'Απομασάρης. Nativo od oriundo di Balkh (l'antica Bactrae) nel Khurāsān orientale (ora nell'Afghānistān settentrionale), fiorì a Baghdād e, ormai centenario, morì, nel marzo 886 (272 ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
CarloAlfonsoNALLINO
Ernesto [...] Gerolamo D'Avila, Andrea Vatticane, Giovanni Migliaccio, Natalizio Buscelli, Carlo Ficalora, Mariano Bonincontro, Filippo Paruta, Giovanni Giuffredi, Benedetto Maja, Simone Rau e Requesens, Alfonso Salvo e altri, i cui componimenti si possono leggere ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] Cristo). L'opera di lui che è giunta sino a noi ha avuto per iniziativa dello Schiaparelli e per merito di CarloAlfonsoNallino una traduzione critica, uscita nel 1903 e nel 1907 tra le pubblicazioni dell'Osservatorio di Brera. Come egli stesso dice ...
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(dal lat. calendarium; fr. calendrier; sp. calendario; ted. Kalender; ingl. calendar).
Sommario: Generalità, p. 392; Il calendario dei primitivi, p. 393; Calendarî dell'America antica, p. 393; Calendarî [...] delle stagioni, ma i nomi primitivi si sono conservati solo in parte, mentre ci sono noti quelli fissati da Carlo Magno (Eginardo, Vita Karoli, 29), che hanno il medesimo ordine di quelli del calendario romano: Wintermanoth, Hornung, Lenzinmanoth ...
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Il nome di Cirenaica, derivato dall'antica città di Cirene (v.), che ne rappresentò nel periodo della colonizzazione greca il centro principale, si applica a quella regione dell'Africa settentrionale, oggi compresa nella Libia Italiana, che si protende a guisa di penisola a O. del deserto libico, limitata a ponente dalla profonda insenatura della Gran Sirte. Alla fine del sec. IV a. C. i limiti della ...
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Stato dell'Arabia, situato nell'angolo SO. della penisola, tra 18° 20′ e 12° 35′ lat. N. e tra 42° 18′ e 45° long. E., confinato a N. dal Ḥigiāz, a E. dal territorio praticamente autonomo del deserto ad-Dahnā', a SE. dal sultanato del Ḥaḍramūt (v.) e dal territorio delle tribù "indipendenti" dei Yāfi‛, al-Ḥawāshib e al-‛Abādil, poste sotto la colonia di Aden (costituita dal 1° aprile 1937). Questa ...
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Il vocabolo è venuto dagli Arabi di Spagna, presso i quali al-manākh designava tavole astronomiche che davano il modo di determinare il giorno della settimana, di trasformare una data qualsiasi di un'èra [...] Almanacco agrario del prof. Gaetano Cantoni, poi di Ottavio Ottavi (Milano 1869-1883); Almanacco istorico d'Italia di Carlo Macchi (Milano 1869); Almanacco del Fanfulla (Firenze-Roma 1871); Almanacco annunzî (anno necrologico) della Gazzetta d'Italia ...
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Illustre filosofo e medico musulmano, cultore anche di scienze matematiche, fisiche e naturali e poeta di qualche merito, che scrisse per lo più in arabo, talora in persiano; nacque nel Ṣafar 370 èg. (agosto-settembre [...] Dio conosca le cose singole per sé stesse quando sono, pur conoscendole in forma generale sin dall'eternità; ma su questo v. Nallino, in Oriente Moderno, VII (Roma 1927), pp. 523-524.
La psicologia ebbe grande e non di rado originale sviluppo in A ...
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Nome arabo (khalīfah) del sommo monarca dell'islamismo, in quanto l'insieme di tutti i paesi abitati da musulmani sia concepito come unità politica sottomessa a unico sovrano musulmano. L'ancor diffusissima [...] . 350-412); D. Santillana, Istituzioni di diritto musulmano malichita, I, Roma 1926, pp. 12-24 (ottima esposizione); C. A. Nallino, Appunti sulla natura del califfato in genere e sul presunto califfato ottomano, Roma 1917, 2ª ed., 1919, anche in trad ...
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