Signore di Milano (m. 1265). Successo nel 1263 al fratello Martino, contrastò, a favore del cugino Raimondo, la nomina di Ottone Visconti ad arcivescovo di Milano, per cui la città fu colpita da interdetto. [...] Estese il suo dominio su molte città lombarde, affidandole ai congiunti o a capi di fazioni amiche, imponendosi così come il vero capo del guelfismo lombardo, capeggiato solo nominalmente da Carlod'Angiò. ...
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Successore (m. 1268) di Pietro III, non volle restituire Civitavecchia e altre terre alla Chiesa, com'era nei patti del suo predecessore; si alleò perciò con Manfredi contro il pontefice Urbano IV. Dopo [...] varie vicende, alla venuta di Carlod'Angiò si accordò contro l'antico alleato (1265) con il pontefice, ricevendo l'investitura feudale dei suoi beni. Fu ferito nella battaglia di Tagliacozzo. ...
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Figlio (m. 1323 circa) di Simone, fedelissimo alla causa guelfa, dopo essere stato podestà a Città di Castello (1281), fu l'anno dopo inviato da quel Comune nell'Italia merid. con cinquecento armati in [...] soccorso di Carlod'Angiò nella riconquista di Messina. Combatté poi contro Enrico VII di Lussemburgo e Uguccione della Faggiuola; fu vicario di Roberto d'Angiò a Firenze (1316-17). ...
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Uomo politico genovese (sec. 13º). Contribuì, dopo il trattato di Ninfeo (1261), a stabilire in Genova un governo nobiliare e guelfo. Nel 1262, senza rompere i precedenti accordi con Manfredi, stipulò [...] con Carlod'Angiò un trattato di reciproca neutralità, che si tramutò in più strette relazioni politiche dopo la battaglia di Benevento e la morte di Manfredi (1266). ...
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Famiglia piemontese; prese nome dal feudo di Bra (lat. mediev. Brayda). Trasferì le sue fortune (sec. 13º) nell'Italia meridionale, quando un Oddone de Brayda di Alba si recò a Napoli come ambasciatore [...] di Carlod'Angiò e divenne barone di Moliterno in Lucania, mentre il fratello Giovanni fu signore di Bruzzano Vetere in Calabria. ...
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Figlio (sec. 13º) di Manfredo III, cui succedette, governò dal 1244 al 1296. Benché ostacolato dal comune di Asti e da Carlod'Angiò, riuscì ad ampliare notevolmente il suo dominio con l'annessione di [...] Cuneo e della valle della Stura. Per disposizione testamentaria nominò suo successore il primogenito Manfredo IV, escludendo gli altri figli ...
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Figlia (n. 1237 - m. 1274) di Boemondo VI e di Isabella o Sibilla di Armenia. In contrasto col nipote Ugo III, re di Cipro, accampò dei diritti sul regno di Gerusalemme, quale discendente di Boemondo II [...] e di Alice. Non potendoli far valere, li vendette a Carlod'Angiò. ...
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Feudatario (m. 1347); vicario del re Roberto d'Angiò (1315), capitano generale in Toscana (1327), ebbe poi un ruolo di rilievo nella lotta per la successione al trono dopo la morte di Carlod'Angiò detenendo [...] l'incarico di maestro giustiziere a Napoli dal 1343 fino alla morte ...
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Figlia (n. 1247 circa - m. 1323) ed erede di Stefano V re d'Ungheria, sposò nel 1270 Carlod'Angiò, futuro Carlo II re di Sicilia, dando così origine al ramo ungherese degli Angiò. I suoi diritti alla [...] corona ungherese furono rivendicati dal primogenito Carlo Martello. ...
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Figlio postumo (1250-1302) di Robert I d'A. Distintosi nella crociata del 1270, portò poi aiuti allo zio Carlod'Angiò, dopo i Vespri Siciliani, e, durante la sua prigionia, fu reggente (1284-89). Temerario [...] combattente, cadde nella battaglia di Courtrai, contro i Fiamminghi ...
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angioino
agg. e s. m. [der. di Angiò; il fr. corrispondente è angevin, ma solo con riferimento all’Angiò, mentre nei riferimenti storici è usata la specificazione d’Anjou]. – 1. Relativo o appartenente alla dinastia dei conti e duchi d’Angiò,...
naso
s. m. [lat. nasus]. – 1. a. Nell’uomo, parte prominente del volto, a forma di piramide triangolare, situata sulla parte mediana della faccia, sotto la fronte e sopra il labbro superiore; protegge l’organo dell’olfatto (mucosa pituitaria),...