Uomo politico genovese (sec. 13º), fratello di Lanfranco; diede forte impulso alla potenza della famiglia, partecipando alla vita politica della città fra i capi del partito guelfo e nobiliare. Avversò [...] e poi il capitano del popolo Guglielmo Boccanegra, che riuscì ad abbattere. Per rafforzare il proprio potere strinse sempre più stretti legami con Carlod'Angiò, sia nel 1262, quando l'Angioino era ancora conte di Provenza, sia dopo il 1266 quando ...
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Uomo politico (n. 1170 circa - m. 1250 circa). Connestabile e per venti anni gran siniscalco di Raimondo Berengario IV, conte di Provenza. Alla morte del suo signore (1245) fu reggente e procurò il matrimonio [...] della figlia di Raimondo, Beatrice, con Carlod'Angiò, matrimonio ricco di conseguenze per la monarchia francese. Non fu dunque affatto quel povero romeo che vorrebbe una leggenda raccolta da Dante (Par., VI 127-142) e da Giovanni Villani nella sua ...
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Figlio (m. 1288) di Simone di M., conte di Leices ter. Si appoggiò a Carlod'Angiò, che accompagnò nella spedizione in Italia, e ne ebbe in feudo la contea di Nola (1269). Vicario del suo re in Toscana, [...] di Viterbo (1271) il giovanetto Enrico, figlio di Riccardo di Cornovaglia, fratello della madre di Guy, Eleonora, e del re d'Inghilterra. Sua figlia, Anastasia, portò in dote, nella famiglia romana degli Orsini, le contee di Nola e di Sovana, erette ...
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Figlio (m. Messina 1287) di Simone di Montfort conte di Leicester, seguì nella spedizione nell'Italia meridionale Carlod'Angiò, da cui ottenne la contea di Nola (1269). Fu poi suo vicario in Toscana e [...] Cornovaglia, colpendolo a tradimento durante la messa (il fatto è ricordato da Dante, Inferno XII, 118 segg.). Durante la guerra del Vespro fu catturato in una battaglia navale dai Siciliani e morì in prigionia. Fu corrispondente di Guido d'Arezzo. ...
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Terzogenito (1223 circa - 1304 circa) di Ferdinando il Santo re di Castiglia. Dopo aver contrastato il trono (1252) al fratello Alfonso X il Saggio, peregrinò in Africa, poi in Italia, dove si legò a Carlo [...] d'Angiò. Ma eletto senatore di Roma, e avendo assunto un atteggiamento ostile a papa Clemente IV, appoggiò l'impresa di Corradino di Svevia, dopo la battaglia di Tagliacozzo (1268) fu perciò imprigionato. Liberato dopo molti anni, tornò in Castiglia ...
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Storico italiano (Molfetta 1873 - Bari 1909); illustrò la storia pugliese con una mole imponente di pubblicazioni, tra le quali: In Terra di Bari dal 1790 al 1800 (1900), La Puglia nel sec. XV da fonti [...] inedite (1901-07), Carlod'Angiò nei suoi rapporti politici e commerciali con l'Oriente (post., 1911). Nella sua opera maggiore, L'Apulia e il suo Comune nell'alto medioevo (1905), si sforzò di ricostruire la rinascita comunale delle città pugliesi ...
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Trovatore provenzale (sec. 13º), dell'od. Lamanon (cant. d'Eyguières); frequentò le corti di Raimondo Berengario IV conte di Provenza e di Carlod'Angiò partecipando agli avvenimenti politici svoltisi [...] fra il 1229 e il 1262. Ci sono pervenuti di lui dieci sirventesi politici, sei fra tenzoni e giochi partiti, tre canzoni cortesi, un compianto per la morte di ser Blacatz in risposta a quello dell'italiano ...
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Ammiraglio (n. Nizza sec. 13º). Si segnalò al comando delle navi dei cavalieri di S. Giovanni di Gerusalemme durante la spedizione di Carlod'Angiò in Terra Santa, sì che al ritorno in Provenza fu promosso [...] ammiraglio. Nel 1265, durante la spedizione contro il regno di Napoli, seppe ingannare le flotte alleate pisano-genovesi, dando modo a Carlod'Angiò di sbarcare con le sue truppe presso il Tevere. ...
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Figlio (m. 1305 circa) di Mathieu III e di Giovanna di Brienne. Ammiraglio, dopo i Vespri Siciliani (1282) fu inviato da Filippo l'Ardito in soccorso di Carlod'Angiò. Al ritorno ebbe il titolo di gran [...] ciambellano e la terra di Damville. Nel 1295 comandò la flotta che saccheggiò le coste inglesi; si segnalò ancora nelle battaglie di Furnes (1297) e di Mons-en-Pévèle (1304) ...
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Cavaliere francese (sec. 13º); dopo aver militato venti anni in Terrasanta, fu al servizio di Carlod'Angiò il quale, nella battaglia di Tagliacozzo (1268), poté annullare il successo già acquisito dalle [...] truppe ghibelline gettando nella mischia 800 cavalieri, che aveva tenuto di riserva secondo il consiglio di Alardo. Per quel fatto ebbe il ducato d'Amalfi. Dante sottolinea il valore di quel consiglio (Inf., XXVIII 18). ...
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angioino
agg. e s. m. [der. di Angiò; il fr. corrispondente è angevin, ma solo con riferimento all’Angiò, mentre nei riferimenti storici è usata la specificazione d’Anjou]. – 1. Relativo o appartenente alla dinastia dei conti e duchi d’Angiò,...
naso
s. m. [lat. nasus]. – 1. a. Nell’uomo, parte prominente del volto, a forma di piramide triangolare, situata sulla parte mediana della faccia, sotto la fronte e sopra il labbro superiore; protegge l’organo dell’olfatto (mucosa pituitaria),...