Nato a Calvanico (Salerno) il maggio 1804, morto a Caserta il 3 agosto 1880. Avvocato celebre, fu nominato nel 1848 Procuratore generale della Gran Corte criminale di Napoli. Ministro dell'interno nel [...] gabinetto presieduto da Carlo Troya, non riuscì a dominare l'anarchia che si scatenò nel Regno con l'avvento del nuovo regime e che nella Dittatura, presentò il plebiscito a Vittorio EmanueleII. Entrò poi nella magistratura e fu successivamente ...
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Derivano dall'albergo de Castello, uno dei principali e più antichi di Asti. Nel sec. XIV partecipano alle lotte dei marchesi di Saluzzo contro gli Acaia, e alcuni membri sono podestà o governatori d'importanti [...] Caraglio.
Maurizio, nel 1717 fu nominato da Vittorio Amedeo II presidente del Supremo Consiglio di Sicilia, e fu anche generale Torino. Poi, il feudo di Caraglio fu conceduto da CarloEmanuele III al marchese Filippo Valentino Asinari di S. Marzano.
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MANNO, Giuseppe
Armando Tallone
Storico e letterato, nato ad Alghero il 17 marzo 1786, morto a Torino il 25 gennaio 1868. Compiuti gli studî secondarî nel Collegio dei Nobili di Cagliari e laureato [...] della Sardegna dai più antichi tempi alla morte di CarloEmanuele III (Torino 1825 e poi successivamente in parecchie edizioni ; C. Contessa, L'elogio di G. M. nelle lettere di alcuni suoi corrispondenti, in Miscell. Manno, II, Torino 1912, p. 481. ...
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Insigne latinista e giurista, nato a Torino, 28 aprile 1773, e ivi morto il 16 marzo 1838. Dottore in teologia e diritto, entrò nella segreteria di stato del regno sardo, ma l'invasione francese lo costrinse [...] Tommaso Vallauri (Alessandria 1835), oltre ad iscrizioni che in varie circostanze ebbe occasione di pubblicare.
Bibl.: Tipaldo, Biografia degli italiani illustri del sec. XVIII, II, Venezia 1838; E. Garizio, De Carolo Boucheronio oratio, Torino 1875. ...
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Nato l'8 febbraio 1800 a Biella, morto il 23 gennaio 1882 a Torino: Di antica famiglia, entrò nell'esercito nel 1818; fu sottocapo di Stato maggiore durante la campagna del 1848, e l'anno appresso, col [...] , non furono accettate da Carlo Alberto, che abdicò; il F. di C. ritornava una seconda volta, solo, al comando generale austriaco, per ottenere migliori condizioni; e anche dopo il colloquio di Vignale tra Vittorio EmanueleII e il Radetzky, servì ...
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LUCCHESI, Urbano
Placido Campetti
Scultore, nato in Lucca il 1844, morto a Firenze il 1906. Studiò a Lucca e a Firenze. Scolpì per la città natale i monumenti a Mazzini, Cairoli; Garibaldi e il Genio [...] commemorativo del XX settembre; per Viareggio il ricordo a Shelley; per Spoleto il monumento a Vittorio EmanueleII. Modellò gruppi accademici, monumenti funebri e la statua dell'apostolo Giuda per la facciata di S. Maria del Fiore. Fu un accademico ...
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. Giacomo Vighi, detto l'Argenta dal luogo di nascita, nacque circa il 1510 e morì a Torino, pittore di corte dei duchi di Savoia. Fu famoso come ritrattista: la Pinacoteca di Torino conserva di lui i [...] di Emanuele Filiberto e di CarloEmanuele I di Savoia. Dipinse anche nel castello di Ferrara.
Bibl.: G. Gruyer, L'art ferrarais à l'époque des Princes d'Este, Parigi 1897, I e II; F. Malaguzzi Valeri, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia ...
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Uomo politico e letterato, nato a Napoli il 21 marzo 1826, morto a Torre del Greco il 22 ottobre 1895. Perduto il padre a 10 anni, fu educato dal nonno materno e dal secondo marito di sua madre, Saverio [...] petizioni dirette a Ferdinando II perché concedesse la costituzione. Collaborò poi con Carlo Troya al giornale moderato presentare dissertazioni, fondò a Roma la Biblioteca Vittorio Emanuele ed il Museo etnografico ecc. Eletto più tardi presidente ...
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Nacque nel 1443, figlio quintogenito di Lodovico I e di Anna di Lusignano, fu detto il Senzaterra perché sfornito in gioventù di appannaggio; poi fu conte di Baugé e signore di Bresse. Cresciuto alla corte [...] morte di Carlo Giovanni Amedeo: prima esitò ad abbandonare la parte francese, poi si orientò verso la Lega Italica e accettò di divenire il guardiano delle Alpi. Morì nel 1497.
Bibl.: F. Gabotto, Lo stato Sabaudo da Amedeo VIII ad Emanuele Filiberto ...
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È termine convenzionale per disignare il periodo che si suole delimitare con le date del 1660 e del 1789, tenendo presente quella ch'è la caratteristica di molti stati d'Europa, in primo luogo la Francia, [...] del Piemonte e della Savoia non sono più convocati, dopo Emanuele Filiberto. A Napoli, dopo il 1642, subentrano loro le del toscano Bernardo Tanucci. La Lombardia di Giuseppe II, il regno di Napoli con Carlo III e con la reggenza, che segue la ...
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