ACQUAVIVA, Claudio
Mario Rosa
Nacque ad Atri il 14 sett. 1543 da Giovanni Antonio e da Isabella Spinelli. Rimasto giovanissimo, dopo la morte dei genitori, sotto la tutela del fratello maggiore Giovati [...] a favore del quale era intervenuto, con impegno, Carlo Borromeo.
Nell'ambito del contemporaneo processo di consolidamento in gran parte, con fermezza e flessibilità, i momenti più gravi di crisi, toccò spesso di cedere e di venire a compromessi ...
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FILIPPO Neri, santo
Vittorio Frajese
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Pier Gattolini, il 21 luglio 1515, da ser Francesco di Filippo da Castelfranco e da Lucrezia da Mosciano.
Il padre esercitava [...] 'oratorio, protetto e favorito ora da Carlo Borromeo. Tra il 1562 e il 1563 i domenicani si avvicinarono molto all'oratorio, In altri casi bastavano semplici parole di esortazione. Oppure F. toccava con la mano il malato. A volte lo abbracciava e ...
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PIO V, papa, santo
Simona Feci
PIO V, papa, santo. – Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, Alessandria), all’epoca ducato di Milano, il 17 gennaio 1504 da Paolo e Domenica Augeri.
Nel [...] concesso al re a condizione che si allontanassero dalla corte i riformati (e toccò al vescovo di Valence, Jean de Monluc) e le iniziative di Pio V contro i ‘nemici’ della Chiesa. In gennaio la volontà di Carlo IX di intavolare trattative con il ...
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INNOCENZO VIII, papa
Marco Pellegrini
Giovan Battista Cibo nacque a Genova nel 1432 da Aronne (Arano) e da Teodorina De Mari.
Dopo avere seguito il padre, giusdicente, in varie città d'Italia, il Cibo [...] la fama, che presto gli toccò, di personaggio fiacco e arrendevole per sé il Regno di Napoli; Carlo VIII però non si mosse, trattenuto R. Zanelli, Roberto di Sanseverino e le trattative di pace tra I. VIII ed il re di Napoli, in Arch. della Società ...
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Pio III
Matteo Sanfilippo
Secondo la tradizione Francesco Tedeschini (Todeschini)-Piccolomini nacque in Siena il 9 maggio 1439, figlio quartogenito (ma i primi due erano presto scomparsi) di Nanni di [...] per la fine di aprile, mise il legato in difficoltà: toccò infatti a lui giustificare il rinvio della Dieta. Nonostante il con gli uomini del partito filofrancese, i quali speravano in un intervento italiano di Carlo VIII. Il legame fra papa Cibo ...
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CARAFA, Oliviero
Franca Petrucci
Del ramo dei Carafa della Stadera, figlio di Francesco e di Maria Origlia, nacque nel 1430 e fu il successore del grande e potente Diomede, come capo della nobile famiglia [...] di metodi e di scopi, che non toccava mai l'istituzione, ed egli, che pure doveva essere considerato un oppositore del papa, non fu fra i cardinali che riuniti nel 1495 intorno a Carlo VIII invocavano il concilio per deporre papa Borgia ...
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CAMPEGGI, Lorenzo
Stephan Skalweit
Appartenente alla eminente famiglia bolognese, il C. nacque nel 1474 a Milano da Giovanni Zaccaria, professore di diritto civile, e da Dorotea di Tommaso Tebaldi.
Primogenito [...] cambiò indirizzo neanche dopo la grande vittoria riportata da Carlo V su Francesco I presso Pavia (1525). Il C. invece rimase di invece lo stesso peso per la Curia. Non la toccò neanche il fallimento dell'arbitrato imperiale, sancito dall'insuccesso ...
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GERDIL, Giacinto Sigismondo (al secolo, Jean-François)
Pietro Stella
Nacque a Samoëns (Alta Savoia) il 23 giugno 1718 da Pierre, notaio, e da Françoise Perrier, originaria di Taninges. Ricevuta la prima [...] ). Gli toccò pertanto dirigere la congregazione in circostanze nelle quali non era possibile tenere i consueti rapporti sono: I-VI, Bologna 1784-91; I-XX, Roma 1806-21; I-VIII, Firenze 1844-51; I-VII, Napoli 1853-56.
Fonti e Bibl.: Roma, S. Carlo ai ...
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FONTANINI, Giusto
Dario Busolini
Nacque il 30 ott. 1666 a San Daniele del Friuli, figlio di Francesco, discendente da una famiglia di piccola nobiltà locale, e di Ludovica Manzoni di Sacile.
Avviato [...] stato dell'abbazia di Sesto.
Dopo aver toccato Viterbo, Siena e Firenze, il F. pubblico dai tempi di Carlo Magno sino al presente Indicem; L.A. Muratori, Epistolario, a cura di M. Campori, I-XIV, Modena 1901-22, ad Indicem; Lettere inedite... del F., ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] chiaro [...] che quasi te le faccino toccare e palpare [...] e però non sono da biasimare i dicitori e predicatori che, per mostrarti predica fine a sé stessa, di esibizione letteraria. Carlo Borromeo, nel 1573, emana istruzioni perché l’omiletica ...
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cuore
cuòre (pop. e poet. còre) s. m. [lat. cŏr]. – 1. a. Organo muscolare, cavo, che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio, situato, nell’uomo, tra i due polmoni, sopra al diaframma, davanti alla colonna vertebrale, dietro...
levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le mani, le braccia, gli occhi; l. il capo,...