Figlio (Blois 1318 o 1319 - Auray 1364) di Guido di Châtillon conte di Blois e di Margherita di Valois, sorella di Filippo VI di Francia, sposò (1337) Giovanna di Penthièvre, figlia di Guido, secondogenito [...] . La questione fu risolta dalla Corte dei pari di Francia con un verdetto favorevole a Carlo (1341), che non fu però accettato da Giovanni. Ne seguì tra i due pretendenti (a Giovanni, morto nel 1345, si sostituì poi il figlio omonimo), appoggiati ...
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Cardinale e uomo politico (Cuenca 1508 - Arcos, Burgos, 1566). Compiuti gli studî all'univ. di Alcalá e Salamanca ove si addottorò in utroque iure, fu nel 1528 maestrescuela al capitolo di Salamanca e [...] di varî collegi di gesuiti. A Roma, come legato di Carlo V, riuscì sempre a favorire gli interessi spagnoli. Vescovo di " il fedele e attuare così una vera concorporatio di tutti i fedeli. La tesi, che provocò grandi polemiche pur restando l ...
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Domenicano (Siviglia 1474 o 1484 - Madrid 1566). Addottoratosi a Salamanca, si recò in America (1502), a Santo Domingo; presi gli ordini sacri (1512), iniziò la sua opera di evangelizzazione. Tre anni [...] confronti degli Indios e denunciare, nello stesso tempo, i metodi brutali dei conquistatori. Nel 1544 fu nominato vescovo nel Nuovo Mondo, che si concluse con il rinnovo da parte di Carlo V di editti e ordinanze contro la schiavitù e gli abusi dei ...
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Romano (m. 882), per vent'anni arcidiacono della Chiesa di Roma, successe, vecchio ma ancora energico, ad Adriano II (872). La sua attività politica fu soprattutto subordinata al problema dell'eliminazione [...] interessi, si collegarono con i Saraceni. Riuscì, con instancabile energia, a ricondurre, nel convegno di Traetto (877), gli alleati dei Saraceni in una lega antimusulmana. Ma l'improvvisa morte di Carlo il Calvo (877) permise a Lamberto di Spoleto ...
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Congregazioni di religiosi, inizialmente chiamati Eremiti di s. Girolamo, che seguono la regola di s. Agostino, con aggiunte di norme ascetiche desunte dagli scritti di s. Girolamo. Ne fanno parte diversi [...] della congregazione di Fiesole Istituiti nel 1360 dal conte Carlo Guidi di Montegranelli, sacerdote terziario francescano, e soppressi opera di Lope di Olmedo del monastero di Guadalupe, i Girolamiti dell’Osservanza (o di Lombardia), che adottarono ...
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Duca di Boemia (n. 907 circa - m. 929). Primogenito del duca Vratislao I, assunse il governo della Boemia nel 921, dapprima sotto la tutela della madre Drahomira. Propagatore zelante, mediante il ricorso [...] riconoscendo nel 929 la sovranità del re di Germania Enrico I. Il suo programma sarebbe stato adottato dai suoi successori, boemo, diventò modello dell'eroe nazionale e protettore dello stato. Carlo IV fece fare in onore del santo la nuova corona ...
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Toson d’oro, Ordine del (fr. Ordre de la Toison d’or) Ordine cavalleresco istituito a Bruges nel 1431 da Filippo il Buono duca di Borgogna con il compito di diffondere la religione cattolica. Crollato [...] alla casa d’Asburgo. Il numero dei cavalieri, dapprima 24 poi 30, fu portato a 50 da Carlo V. Dopo l’abdicazione di Carlo V i sovrani delle due dinastie Asburgo-Spagna e Asburgo-Austria ebbero contemporaneamente il gran ministero dell’ordine; estinta ...
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Istituto sorto storicamente dal privilegio, basato su una bolla di Urbano II del 1098, per cui i re di Sicilia si ritennero legati nati del pontefice e pretesero con ciò che tutta la materia ecclesiastica [...] dell’isola fosse di loro competenza esclusiva. I re aragonesi e gli Spagnoli giunsero a sostenere che nessun atto della Santa il tribunale della regia monarchia (1715) ma l’imperatore Carlo VI ottenne da Benedetto XIII la bolla Fideli (1728), che ...
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Arcivescovo di Canterbury (Church Oakley, Hampshire, 1450 circa - Hackington, presso Canterbury, 1532). Ebbe varî incarichi diplomatici (a Roma, in Fiandra, in Scozia, presso Massimiliano, ecc.); nel 1501 [...] Oxford. Fu uomo di fiducia di Enrico VII e conservò per i primi anni la sua posizione sotto Enrico VIII, di cui celebrò il 1518). Accompagnò il re nell'incontro con Francesco I e in quello con Carlo V a Gravelines, ed ebbe ancora incarichi importanti ...
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Prelato e diplomatico (Londra 1629 - Roma 1694); noto come il cardinale di Norfolk. Terzogenito di Henry Frederick H. terzo conte di Arundel, nel 1645 in Italia, a Cremona, prese l'abito domenicano e nel [...] segreta per fomentare le tendenze realiste. Scoperto, riuscì a fuggire. Dopo la Restaurazione, fu tra i maggiori artefici del matrimonio cattolico di Carlo II (1662) con Caterina di Braganza, e della regina fu prima cappellano poi grande elemosiniere ...
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san Carlo
locuz. usata come s. m. (pl. san Carli). – Moneta d’argento con il tipo di s. Carlo emessa da Carlo Emanuele I duca di Savoia nel 1614, del valore di 9 fiorini, aumentato via via negli anni seguenti (nel 1630 era superiore di 1/3...
empanada s. f. (più spesso al pl., nella forma non adattata sp. empanadas) Specialità gastronomica dei Paesi dell’America latina, originaria della Galizia iberica, consistente in un panzerotto, solitamente a forma di mezzaluna, ripieno di carne...