PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] normanne in Sicilia. Sguardo teologico biblico liturgico, II/I. La Cappella Palatina, II/II, ῾Ο ΘεολόγοϚ 3, 1976, 11-12, pp. 121-174; 5, 1978, 17, pp. 9-70; R. Spahr, Le monete siciliane dai bizantini a Carlo I d'Angiò (582-1282), Zürich-Graz 1976; V ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] ", Roma 1992, pp. 205-233; M.L. de Sanctis, L'abbazia di Santa Maria di Realvalle: una fondazione cistercense di Carlo I d'Angiò, AM, s. II, 7, 1993, 1, pp. 153-196; M.L. Gavazzoli Tomea, Arte cisterciense in Italia. Letture critiche e nuove linee di ...
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Abruzzo
M. Andaloro
M. Righetti Tosti-Croce
(lat. Aprutium)
INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO
di M. Andaloro
Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso [...] N del fiume Pescara e il Sannio a S. Al tempo di Ariolfo II (fine del sec. 6°), l'A. venne annesso al ducato di Cryptas, Emporium 24, 1908, pp. 449-463;
P. Egidi, Carlo I d'Angiò e l'abbazia di S. Maria della Vittoria presso Scurcola, Archivio ...
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Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] del regno (1130-1194)
Nel 1130 l'antipapa Anacleto II concedeva a Ruggero II e ai suoi eredi la dignità regia per Sicilia, 3-26.
R. Spahr, Le monete siciliane dai bizantini a Carlo I d'Angiò (582-1282), Graz 1976.
V. von Falkenhausen, I ceti ...
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Luciano Marchetti
L’Aquila
Tornare a volare
La ricostruzione dell’Aquila
di Luciano Marchetti
6 aprile
Oltre 25.000 persone prendono parte a quattro lunghi cortei con fiaccolata che attraversano le poche [...] cavaliere del popolo. L’uccisione di Niccolò da parte di Carlo Martello, figlio di Carlod’Angiò, che ne temeva l’eccessivo potere, provocò tumulti e lotte tra quartieri,
Nel 1308, CarloII, che aveva già donato ai Domenicani la reggia a lui ...
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GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] dei beati (Par. XXX, vv. 61-69).Nel sec. 13° erano famosi i g. delle grandi corti: non solo di quella sveva di Federico II, ma anche di quella di Carlo I d'Angiò a Napoli. Per un fenomeno in parte collegabile alla 'diffusione delle forme culturali ...
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Angelo
Marco Bussagli
F. Panvini Rosati
INQUADRAMENTO GENERALE
di Marco Bussagli
Figura tipica delle c.d. religioni del Libro che ha per fine quello di connettere il Creatore e la sua opera, la divinità [...] può fare a meno di ricordare l'opera di Tertulliano De pallio (PL, II, coll. 1030-1050).
Il fatto che fino alla fine del sec. 4° sui saluti d'oro e d'argento coniati nella zecca di Napoli, riaperta nel 1278 da Carlo I d'Angiò: è rappresentato ...
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AQUILA
F. Panvini Rosati
L'a. aveva avuto straordinaria importanza nella mitologia e nell'arte del mondo antico, orientale, greco e romano; era stata infatti considerata uccello divino e, in quanto [...] di Aquileia, Trieste [1975]; R. Spahr, Le monete siciliane dai Bizantini a Carlo I d'Angió (582-1282), Zürich-Graz 1976; H. Kowalski, Die Augustalen Kaiser Friederichs II., Schweizerische Numismatische Rundschau 55, 1976, pp. 77-150; E. Arslan, Le ...
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AQUILA
M.L. Fobelli
(L'Aquila; lat. Aquiliae, Acculae)
Città dell'Italia centrale, capoluogo dell'Abruzzo, A. sorge in posizione elevata (m. 720) sui fianchi di una collina digradante verso l'Aterno, [...] di pochi anni, nel 1266, iniziò la ricostruzione per volontà del nuovo sovrano Carlo I d'Angiò, definito "civitatis praedictae denuus reformator" nel diploma del figlio CarloII, datato 28 settembre 1294 (Muratori, Antiq., VI, 1742, col. 558, n. 31B ...
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ZECCA
L. Travaini
Il termine z. in italiano indica specificamente il luogo di produzione della moneta e l'istituzione che ne governa l'attività e l'organizzazione. Per esteso tuttavia, specialmente [...] metà del sec. 9°; con la riforma monetaria del 1278, Carlo I d'Angiò vi aprì una nuova z., che installò nelle cucine del castel 1959; H. İnalcik, s.v. Dāral-Ḍarb, in Enc. Islam2, II, 1965, pp. 120-122; H. Saalman, Michelozzo Studies: the Florentine ...
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gherardino
s. m. [dal nome dello zecchiere Gherardino Gianni di Firenze]. – Denaro coniato nella zecca di Napoli al tempo di Carlo II d’Angiò (1285-1309).
ciotto1
ciòtto1 agg. [etimo incerto, forse onomatopeico], ant. – Zoppo, sciancato: al C. di Ierusalemme (Dante, con allusione a Carlo II d’Angiò, re di Napoli e di Gerusalemme, soprannominato il Ciotto appunto perché zoppo).