(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] di calce (come pure il giallo diNapoli). Il rosso indiano, i cadmî, l'oltremare artificiale (di dell'età romana (Vitruvio, De arch., VII, cap. III, 5, 7, 8; Plinio, Nat. Hist., XXXV, nel duomo di Piacenza; mentre Carlo Bonone eseguisce la cupola di S. ...
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Il compartimento dell'Italia Settentrionale che deve il suo nome alla lunga via che l'attività romana lanciò dal mare al Po, fra il colle e la bassa pianura (v. emilia, via). Con il nome di Emilia furono [...] nella valle padana. La sentenza diCarlo V che, contro le promesse fatte mutate poi per il trattato di Vienna (1738) nel regno diNapoli e Sicilia; Parma e Piacenza R. Istit. d'archeol. e storia dell'arte, III (1931), pp. 95-159; A. Venturi, Studio ...
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MEDITERRANEO (fr. Mer Méditerranée; sp. Mar Mediterraneo; ted. Mittelländisches Meer o Mittelmeer; ingl. Mediterranean Sea; A. T., 9-10)
Giovanni PLATANIA
Roberto ALMAGIA
Enzo MINUCCI
Raffaele ISSEL
Fabrizio [...] Gibilterra, Malta, Cipro, Palestina). Altri infine (III) sono stati, che pur affacciandosi più o meno del Mediterraneo, specie nel Golfo diNapoli, presso le coste della resistenza vittoriosa di Costantinopoli e ad ovest dal trionfo diCarlo Martello ...
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POMPEI (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Amedeo MAIURI
Cittadina della provincia diNapoli, distante da questa metropoli 25 km. È sorta, può dirsi da pochi anni, col nome di Valle di Pompei, intorno [...] , sotto il regno diCarlodi Borbone, quando, essendosi già iniziati gli scavi di Ercolano, l'ingegnere Buecheler, Carmina Lat. Epigr., III, Lipsia 1926; F. Wick, Vindiciae carm. pompeianorum, in Atti R. Accad. diNapoli, XXV (1908), pp. 203 ...
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MALTA (gr. Μελίτη; lat. Melĭta; presso gli scrittori arabi Māliṭah; A. T., 27-28-29)
Roberto ALMAGIA
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Giuseppe CARACI
Roberto PARIBENI
Guido [...] "Gran Soccorso") composta di galee del viceré di Sicilia, del vicereame diNapoli, del granduca Cosimo di Toscana, del duca di Savoia, degli armatori genovesi al soldo di Spagna, agli ordini di don García di Toledo, viceré di Sicilia. Il 6 settembre ...
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Il termine italiano, come quelli francese e inglese, deriva dal latino ebur; quello spagnolo è originario da parola araba (nāb al-fīl "dente d'elefante") che si ritrova ancora nel commercio, e non solo [...] diNapoli, una statuina d'attore tragico, da Rieti, al Petit Palais di paleocristiana, durante il regno diCarlo Magno e dei suoi dell'arte italiana, Milano 1901 segg., I, II, III, IV, VII, iii; A. Michel, Histoire de l'art, Parigi 1905 segg ...
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È una forma di pubblico edificio assai diffusa nel mondo antico e persistente tuttora, benché modificata, nel tempio cristiano.
La basilica greco-romana. - Essendo destinato all'amministrazione della giustizia [...] seconda meta del sec. II a. C. (cfr. Sogliano, La basilica di Pompei, in Memorie della R. Accad. di Archeol. e belle arti diNapoli, III, 1911). Anche la designazione di basilica è assicurata da un'iscrizione graffita (Corp. Inscr. Lat., IV, 1779 ...
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SENATO
Plinio FRACCARO
Pier Silverio LEICHT
Francesco ROVELLI
. Il Senato Romano. - I tre elementi originarî dello stato romano sono il re, il consiglio degli anziani (senatus) e l'assemblea popolare. [...] βουλή), usato per i senati greci diNapoli e delle città della Sicilia. Perciò originariamente di fare a qualche parte dell'opera riformatrice del re Carlo il sistema bicamerale, è quella dell'anno III. In questa costituzione la camera alta è il ...
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Situazione e nome. - La Dalmazia è una regione geografica naturale, costituita dalla sottile fascia costiera orientale dell'Adriatico e dal suo corteo di isole, dal golfo del Quarnaro alla foce della Boiana. [...] (v. illirico). Al termine del sec. III, arrivava ancora fino al Lago di Scutari; e solo con l'invasione slava ducati da Ladislao diNapoli che, passato e incoronatosi a Zara il 5 agosto 1403, aveva inutilmente tentato dalla Dalmazia di far valere le ...
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È il noto metallo prezioso, o nobile, usato nella monetazione, nella fabbricazione di oggetti d'uso, ma soprattutto ornamentali o artistici. Il nome, in quasi tutte le lingue, sembra che si riferisca al [...] di Astorga, dono del re Alfonso IIIdi Oviedo (866-910) e di sua moglie Ximene. Anche Carlo Magno fu raccoglitore di Reinach, Répertoire des Reliefs, passim; Guida Ruesch del Museo Naz. diNapoli, p. 409 segg.; V. Spinazzola, Le arti decorative in ...
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turistificazione s. f. In una città, in una sua parte o in un territorio più ampio, il complesso dei cambiamenti, anche profondi, che intervengono in àmbito urbanistico e architettonico, socio-economico e culturale, in conseguenza del sovraffollamento...
onciario
onciàrio s. m. [der. di oncia, come nome di moneta]. – Nel Regno di Napoli, nome dato al catasto, ancora al tempo delle riforme di Carlo III di Borbone (1741), per il fatto che la stima dei beni in esso descritti era fatta in monete...