ALBOREA, Francesco (conosciuto come "Franciscello o Francischello")
Ulisse Prota-Giurleo
Violoncellista, nato a Napoli il 7 marzc 1691 da Emanuele e da Aloisa Bassano. Entrò decenne nel conservatorio [...] di "virtuoso" dell'A. giunse fino alla corte imperiale di Vienna, dove, richiesto dall'imperatore Carlo VI al viceré diNapoli (sono Franciscello);F. J. Fétis, Biographie umverselle dei Musiciens,III, Paris 1878, p. 307 (sono Francischiello);R. Eitner ...
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BASADONNA, Giovanni
Ulisse Prota-Giurleo
Nato a Napoli nel 1806, apprese l'arte del canto dal grande tenore Andrea Nozzari, che trascorse a Napoli l'ultimo periodo della sua carriera. Il B. debuttò [...] pp. 335 s.; F. Florimo, La Scuola musicale diNapoli e i suoi conservatori, IV, Napoli 1881, p. XX e passim (v. Indice, III, p. 590); G.C. Bottura, Storia aneddotica documentata del Teatro Comunale di Trieste…, Trieste 1885, pp. 191 ss.; P. Cambiasi ...
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ASCHIERI, Caterina, detta la Romanina
Domenico Di Palma
Nacque a Roma circa il 1710. Nulla si sa dei suoi studi e dei primordi della sua carriera di cantante. Negli anni 1735-36 fu scritturata per il [...] Napoli, scritturata da D. Tufarelli per il teatro S. Carlo come prima donna e con un onorario diIII, Paris 1780, p. 327; A. Ademolio, I teatri di Roma nel secolo decimosettimo, Roma 1888, p. 214; B. Croce, I teatri diNapoli. Sec. XV-XVIII, Napoli ...
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CARTAGENOVA, Giovanni Orazio
Maria Caraci
Nato a Genova nel 1800, non si hanno notizie sulla sua formazione musicale. Dotato di spiccata musicalità e di vivace intelligenza, debuttò nell'Otello di Rossini, [...] Saffo di Pacini (Napoli, teatro S. Carlo, 29 novembre).
Dotato di una bella voce di basso anche se di timbro non 1842, col. 3000; F. Florimo, La scuola musicale diNapoli e i suoi conservatori…, Napoli 1880-1882, III, pp. 205, 307; IV, pp. 311, 387 ...
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AMOREVOLI (Amerevoli), Angelo
Guido Piamonte
Tenore, nato a Venezia il 16 sett. 1716, esordì, probabilmente, nel 1730, anno in cui le cronache lo registrano interprete della Dalisa di J. A. Hasse al [...] CarlodiNapoli nell'Achillein Sciro di L. Leo. Dopo aver cantato al San Carlo anche nella stagione 1739-40 (Il Trionfo di Camilla di N. Porpora), fu al teatro di Haymarket di Londra, su invito del conte di , a cura di B. Brunelli, III, Milano 1951, ...
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CESA BIANCHI, Ettore
Maria Luisa Piccioni
Nacque a Milano il 28 apr. 1884 da Luigi e da Cherubina Giorgetti. Avendo dimostrato una precoce disposizione per la musica, fin dal 1895 fu allievo del conservatorio [...] ), direttore E. Panizza. Affrontò anche la Norma di Bellini al Regio di Torino nel 1925, il Fidelio di L. van Beethoven sempre al Regio di Torino nel 1927 e la Vestale di G. Spontini al teatro S. CarlodiNapoli ancora nel 1927. In questo stesso anno ...
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CURMI, Alessandro
Valerio Vallini
Nato a La Valletta, Malta, nel 1801, fu allievo di P. P. Bugeja, quindi perfezionò i suoi studi presso il conservatorio di S. Sebastiano a Napoli sotto la guida di [...] CarlodiNapoli la sua tragedia in tre atti Elodia d'Herstall (libretto di anonimo): ottenne un grande successo di pubblico.
Al consenso di . univ. dei Musicisti, Suppl., p. 229; Enc. d. Spett., III, coll. 1810 s.; La Musica, Diz., I, p. 467; Encicl ...
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CURCIO (Curci), Vincenzo
Valerio Vallini
Nacque a Napoli nel 1735 circa. Scarse sono le notizie rimasteci di questo musicista, maestro di cappella in alcune chiese della sua città, autore di diverse [...] teatri diNapoli e al teatro Tor di Nona di Roma. eseguita al teatro S. Carlo.
Presso la biblioteca dell'Accademia nazionale di S. Cecilia è , New York 1888, p. 381; R. Eitner, Quellen-Lex. der Musiker, III, pp. 124 ss.; La Musica, Diz., I, p. 467. ...
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BERTINI, Salvatore
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Nacque a Palermo nel 1721 e fu capostipite di una famiglia di musicisti. Dopo aver appreso i primi fondamenti musicali da un amico di suo padre, Pietro Pozzuolo, si recò a Napoli, [...] un suo secondo viaggio a Napoli e a Roma (di cui s'ignora l'anno), il B. fece voto di comporre soltanto musica sacra di rigoroso stile antico. Fra le composizioni in tale genere si ricordano una Messa di requiem per i funerali diCarloIII (1788), un ...
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La musica sacra come luogo di trasmissione della fede
Mauro Casadei Turroni Monti
Introduzione
Fin nelle più disparate direzioni musicali, l’ecclesia è sempre stata comodo piedistallo antropologico [...] di una lettera così chiusa:
«Dopo che si è tanto sbraitato, in Napoli si ha l’ingenua persuasione di ritratto, dedicato al colto giornalista Carlo Placci, «buon cattolico» e stramberie chiassose e auspici di un Vaticano III
Entrati nel Duemila, che ...
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turistificazione s. f. In una città, in una sua parte o in un territorio più ampio, il complesso dei cambiamenti, anche profondi, che intervengono in àmbito urbanistico e architettonico, socio-economico e culturale, in conseguenza del sovraffollamento...
onciario
onciàrio s. m. [der. di oncia, come nome di moneta]. – Nel Regno di Napoli, nome dato al catasto, ancora al tempo delle riforme di Carlo III di Borbone (1741), per il fatto che la stima dei beni in esso descritti era fatta in monete...