Ecclesiastico (n. nel regno di León 1482 circa - m. Veroli 1540); figlio del conte de Luna, fu dapprima al seguito del card. F. Ximenes; entrato (1498) nell'ordine dei minori, ne fu eletto ministro generale [...] il sacco di Roma (1527) fu intermediario, per la riconciliazione, tra Carlo V e Clemente VII; in compenso fu (1528) creato cardinale; fu ambasciatore (1536) di Paolo III presso Ferdinando I d'Austria. Propose senza successo una riforma del Breviario ...
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Ecclesiastico (n. 1488 - m. Roma 1557), figlio di Federico duca d'Alba; domenicano a Salamanca, cardinale (1538), arcivescovo di S. Giacomo di Compostela (1550), nel 1553 fu chiamato da Giulio III a Roma [...] e nominato inquisitore generale; fu quindi vescovo di Albano (1553) e Frascati (1555). Fedelissimo a Carlo V, sovente in contrasto con Paolo III (specie nella questione della cessione di Parma e Piacenza e della traslazione del concilio di Trento a ...
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Teologo (n. nel Perche 1525 - m. castello di Crèvecoeur, Lisieux, 1591). Fu al seguito del cardinale di Lorena al colloquio di Poissy e al Concilio di Trento. Vescovo di Évreux (1575), cercò di promuovere [...] della Lega cattolica, fu accusato (1591) di aver approvato l'assassinio di Enrico III. La pena di morte comminatagli fu tramutata, per intercessione del card. Carlo di Borbone, in quella della prigionia nel castello di Crèvecoeur. Autore di accese ...
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Fondatore (Milano 1499 - ivi 1544), con A. M. Zaccaria e G. A. Morigia, della Congregazione dei chierici regolari di s. Paolo (barnabiti), succedette nel 1542 a G. A. Morigia nel governo della Congregazione, [...] per cui da Paolo III ottenne l'esenzione della giurisdizione vescovile e da Carlo V l'immunità. ...
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VALDESI
Mario Niccoli
. Una leggenda - già diffusa nelle valli valdesi (Alpi Cozie) verso la fine del Medioevo e quasi concordemente accolta dagli storici valdesi fino alla metà del secolo XIX - vuole [...] Vittorio Amedeo II.
Durante il resto del secolo XVIII la vita dei Valdesi si svolse (regnanti Carlo Emanuele III, Vittorio Amedeo III) abbastanza quietamente, mentre la rivoluzione francese prima e l'impero napoleonico poi apportarono ai Valdesi una ...
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ZAIDITI
Carlo Alfonso Nallino
. Sono i seguaci della più moderata fra le sette musulmane sciite, cioè di quella che prende il nome dal suo iniziatore Zaid ibn ‛Alī Zain al-‛Ābidīn (v.) e che oggi sopravvive [...] Infatti un gruppo zaidita, stabilitosi nella prima metà del sec. III eg. (IX d. C.) ad ar-Rass nel centro della nello Yemen, in Riv. delle colonie italiane, II (1928), pp. 687-99 e III (1929), pp. 281-89, 392-403, 792-96 (unico scritto d'insieme sull ...
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VELLA, Giuseppe
Carlo Alfonso Nallino
Abate maltese, che nel 1782 era cappellano addetto al monastero benedettino di San Martino delle Scale presso Palermo.
Ivi esistevano pochi manoscritti arabi ora [...] si accinse ai suoi studî arabo-siculi, ecc.
Bibl.: D. Scinà, Prospetto della storia letteraria di Sicilia nel secolo XVIII, III, Palermo 1925-27, pp. 296-383 (con il racconto divertente dei processi); M. Amari, Storia dei musulmani di Sicilia, 2 ...
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VIGOR, Simone
Pio Paschini
Nacque a Èvreux in Normandia. Nel 1520 andò a Parigi col padre che fu poi medico a corte; divenne membro del collegio di Navarra nel 1540, rettore dell'università, parroco [...] e altri riformati; fu anche predicatore di corte di Carlo IX. Fu nominato arcivescovo di Narbona il 10 dicembre superiorità del Concilio sul papa.
Bibl.: H. Hurther, Nomenclator Literarius, III, Innsbruck 1906, pp. 12, 87 seg.; J. Hergenröther e ...
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VERCELLONE, Carlo Giuseppe
Biblista, nato a Sordevolo presso Biella l'11 gennaio 1814, morto a Roma il 19 gennaio 1869. Entrato fra i barnabiti nel 1829, studiò a Torino e a Roma dedicandosi specialmente [...] giungono fino al IV Re, e furono interrotte dalla morte dell'autore che già preparava la stampa del vol. III. Quest'opera, fornita di eruditi prolegomeni, raccoglie dagli antichi codici le lezioni varianti all'edizione sisto-clementina della Volgata ...
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TOSI, Giovannl
Francesco Lemmi
TOSI (Tonso), Giovannl - Nato nel 1528 da nobile famiglia a Milano; morto ivi il 3 novembre 1601. Entrato nell'Ordine degli umiliati, fu preposto di Brera. Coinvolto suo [...] e i favori di Gregorio XIII; a Torino Carlo Emanuele lo fece consigliere di stato.
Scrisse poesie latine 1499; G. Tiraboschi, Vet. Humil. Monum., ivi 1766-69, I, p. 304; II, p. 409; id., Stor. della lett. ital., Modena 1787-93, VIII, iii, p. 994. ...
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albertino
agg. – Relativo a un personaggio storico di nome Alberto. 1. Scuola a. di Colonia, il gruppo dei seguaci del filosofo e teologo Alberto Magno (sec. 13°), formatosi alla sua scuola, e caratterizzato dal prevalere di motivi platonici...
turistificazione s. f. In una città, in una sua parte o in un territorio più ampio, il complesso dei cambiamenti, anche profondi, che intervengono in àmbito urbanistico e architettonico, socio-economico e culturale, in conseguenza del sovraffollamento...