Quando egli nasceva a Torino, il 24 aprile 1719, le condizioni morali e intellettuali del Piemonte erano così poco liete che, come Carlo Botta lasciò scritto, "i preclari ingegni che avea il Piemonte generati, [...] e dove ebbe a suo "formatore", come dice il Carducci, quel poeta Carlo Cantoni, che fu uno degli umoristi e favoleggiatori più dell'Accademia dei Trasformati e gareggiava nell'amore dei buoni studi e nell'esercizio della poesia specialmente giocosa. ...
Leggi Tutto
LIBANIO (Λιβάνιος, Libanius)
Carlo GALLAVOTTI
Retore greco del sec. IV d. C., nato ad Antiochia nel 314 da ragguardevole famiglia, e avviato dalla madre e dagli zii allo studio della retorica, volle [...] semplici problemi morali fatta a base di luoghi comuni e di buon senso, e tutte cose di questo genere. A conoscere l'uomo arte, la poesia, l'eloquenza; ciò che gli fa considerare il cristianesimo come un'empietà dal punto di vista religioso e una ...
Leggi Tutto
VICENTE, Gil
Mario Pelaez
Poeta e drammaturgo portoghese, vissuto fra il secolo XV e il XVI: della sua vita si sa assai poco, ché di personaggi con tal nome, contemporanei al poeta, se ne conoscono [...] d'amor, Fragoa d'amor per il fidanzamento di Giovanni III con la sorella di Carlo V, Exhortaåão da guerra per la del 1586, come s'è detto, è tutta mutilata dalla censura. Sono buone le edizioni di Amburgo, 1834 e di Lisbona 1843 e 1852. Alcuni Autos ...
Leggi Tutto
Prospero Lambertini nacque in Bologna da nobile famiglia della città, il 31 marzo 1675. Tredicenne, si avviava alla carriera ecclesiastica, allievo del Clementino di Roma: e la sua fu la brillante carriera [...] lo trasferiva all'archidiocesi di Bologna, dove il Lambertini godé di una grande popolarità e mostrò ) col re di Sardegna Carlo Emanuele III, questi venne di continuo dalle sue lettere), profondamente buono (la sua ospitalità addolcì la vecchiaia ...
Leggi Tutto
PORTA, Carlo
Attilio Momigliano
Nacque il 15 giugno 1776 a Milano, dove morì il 5 gennaio 1821. Studiò prima a Monza, poi nel seminario di Milano. Sono queste le prime esperienze di quel mondo ecclesiastico, [...] , rude, chiaro: un popolano di genio. Ilbuon senso, le reazioni istintive del sentimento, il gesto largo, il linguaggio sonoro, il modo di raccontare alla buona, l'intima poesia e la tecnica dei versi sono il riflesso del suo temperamento.
La verità ...
Leggi Tutto
Nacque in Lucca il 14 settembre 1498, da Michele di Pietro Burlamacchi e da Caterina Balbani, ambedue di famiglie lucchesi assai cospicue per antichità, nobiltà e ricchezza. Il padre, mercante, fu spesso [...] . Tutto questo ci dà ragione del come germogliassero nell'animo buono del B., non già l'ambiziosa rivalità e la follia e tutte le più autorevoli intercessioni di grazia presso Carlo V, ebbe mozzo il capo.
Diversi i giudizî intorno al B. Esaltato, ...
Leggi Tutto
Gli abitanti, poco più di 4 milioni nel 1961, nel 1973 sono stati valutati dall'ONU in 6.167.000; ma l'incremento degli ultimi anni risulta tra i più contenuti dell'Africa. La densità della popolazione [...] . La popolazione è in maggioranza animista (cattolici: 1,5 mil.; protestanti: 1 mil.); lingue umciali sono il francese e l'inglese; il tasso di scolarità è buono e dal 1962 funziona a Yaoundé un'università, cui nel 1966 sono state associate la Scuola ...
Leggi Tutto
. Prescindendo dalla iniziativa degli acemeti (v.) in Oriente e di loro imitatori in Occidente (specialmente nella zona della Lorena che fu poi culla dell'adorazione veramente perpetua del SS. Sacramento) [...] suo discepolo, l'eremita Buono da Cremona (morto nel 1542), ne fu valido esecutore e il cappuccino Giuseppe Plantanida da iscritto, il primo metodo. Il papa Paolo III con breve dell'8 agosto 1537 la arricchì delle prime indulgenze; S. Carlo Borromeo ...
Leggi Tutto
Terzogenito di Vittorio Emanuele II e di Maria Adelaide, arciduchessa d'Austria, nacque a Torino il 30 maggio 1845. Comandante la brigata granatieri di Lombardia, combatté con mirabile ardimento nella [...] 1889 fu a Lisbona pei funerali di Luigi I. Il 13 gennaio 1890 si sparse la voce ch'era aperto e leale, cuore incomparabilmente buono, caritatevole e pio. Per volto, ricordava un po' la figura di Carlo Alberto.
Lasciò quattro figli, di cui uno ...
Leggi Tutto
La cosiddetta filosofia naturale o fisico-matematica s'era per la prima volta affermata collegialmente al mondo moderno, in forma durevole e seria, con la romana Accademia dei Lincei (1603). Galileo la [...] Paolo (1620-62) e Candido (1618-76) Del Buono, Carlo Dati (1619-75), Alessandro Segni (1633-97) Lorenzo Magalotti Storia della lett. it., VIII, parte 2ª, l. II, capo 2°. Ma il vero storico dell'Acc. fu G. Targioni-Tozzetti, nel vol. I dell'opera qui ...
Leggi Tutto
buono casa
(buono-casa), loc. s.le m. Incentivo economico concesso, dal governo o da un’amministrazione locale, alle famiglie per sovvenzionare l’acquisto o l’affitto della casa di abitazione. ◆ il Comune si arrabatta come può per recuperare...
buona pratica
loc. s.le f. Azione, prassi diligente e efficace, che tiene conto di criteri e conoscenze consolidati da una consuetudine virtuosa. ◆ A rimettere un po’ d’ordine è intervenuta ora la Finaziaria, che rivede il sistema di calcolo...