Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] il 1541) e Fano (1539): era l'avvio di una carriera che lo avrebbe visto passare "con varii successi per tutte le cariche dello Stato ecclesiastico e della Chiesa, percioché non restò per così dire città nobile san Carlo Borromeo, Roma 1915.
Il ...
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L’Italia al femminile
Simonetta Soldani
Le molte incisioni e stampe popolari dedicate ai cortei festanti che tra il marzo e il novembre del 1860 mossero verso i luoghi deputati a sancire, con la forza [...] ’ suoi antenati; per non dire del romanzo che Carlo Cattaneo giudicava il migliore uscito in Italia da una penna di donna usati, specie in ambito contadino e nei milieux di ascendenza nobiliare, per ridurre quella quota ai minimi termini, con tutte le ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] e, tra i rivolgimenti delle alleanze seguiti alla morte di Carlo VIII (7 apr. 1498), inviò abili consigli alla Serenissima del Monte Sinai o questioni legali relative a una nobile Cocco e a Giovanni Quirini), il D., a Creta, compose anche, in distici ...
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Le accademie e l'istruzione
Gino Benzoni
Fattore indispensabile dell'umana convivenza e sua precipua espressione la conversazione. "Conversare, per praticare insieme". Così, ne La fabrica del mondo [...] Venezia, prima dell'eventuale finale universitario? Il puer, il fanciullo, specie se nobile e anche se cittadino, dev'essere ben di matematica e quello di sacra scrittura.
1. Citato in Carlo Ossola, Dal "Cortegiano" all'"Uomo di mondo", Torino 1987 ...
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Epistole
Manlio Pastore Stocchi
La silloge delle E. dantesche, nella estensione e nella disposizione fissate da E. Pistelli nella sua edizione del 1921 per la Società Dantesca Italiana e tuttora accolte [...] ragioni interne messe parzialmente in rilievo già nel 1826 da Carlo Troya. Ma soprattutto le epistole adespote di L hanno dato e sembra voler distinguere il Pater come la persona più capace e più degna di comprendere le nobili ragioni di un rifiuto ...
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Tortura
"Una strana conseguenza
che necessariamente deriva dall'uso
della tortura è che l'innocente
è posto in peggiore condizione che il reo"
(Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene)
Un dramma diffuso [...] il padrone che uccide il servo: Baldo chiedeva la decapitazione del giudice nel caso il colpevole morisse durante le torture.
La Constitutio criminalis carolina, emanata dall'imperatore Carlo pegno di publica fides (i nobili, i militari, gli insigniti ...
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Guido Melis
Abstract
Con l’editto di Racconigi (18.8.1831) Carlo Alberto istituisce nel Regno di Sardegna un Consiglio di Stato alle dirette dipendenze del sovrano. Nel 1859 una prima riforma attribuisce [...] il Consiglio fu ininterrottamente presieduto da una figura che potremmo definire di transizione tra i due modelli: Luigi Des Ambrois de Nevâche, nobile 1989, 30; Pescatore, G., Il Consiglio di Stato: da Carlo Alberto ai problemi attuali, in Studi ...
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Feudalità ecclesiastiche e laiche, regno di Sicilia
EErrico Cuozzo
Nobiltà e aristocrazia
Nel Regno svevo di Sicilia erano attive e operanti almeno due concezioni della nobiltà, che ora esamineremo. [...] preoccupati sufficientemente delle prove, attraverso il duello, per i cavalieri e gli altri nobili del nostro Regno".
In effetti omnia, Parmae 1864.
G. Del Giudice, Codice Diplomatico del regno di Carlo I e II d'Angiò [...] dal 1265 al 1309, II, 1, ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] trovandosi in condizioni d'inferiorità rispetto ai coetanei nobili, giudicava di non avere in patria sufficienti l'anne e desistere da quella impresa", scriveva il 23 ott. 1556 il cardinale Carlo Carafa, nipote del pontefice (Nonciatures de France, I ...
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GESTI
J. C. Schmitt
In una prospettiva storica rinnovata sotto l'influsso dell'antropologia sociale e culturale, della 'archeologia del diritto' e degli studi riguardanti la comunicazione non verbale, [...] al centro di una narrazione (come nel caso di Carlo Magno che, nella Chanson de Roland, si tira a determinare lo status sociale di un personaggio (per es. il giovane nobile tiene un guanto vuoto nella mano), a sottolineare la dignità dei ...
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magnanimo
magnànimo agg. [dal lat. magnanĭmus, comp. di magnus «grande» e anĭmus «animo»]. – Che ha e dimostra animo grande, cioè nobile e generoso: splende A’ m. eroi sacro il trionfo (Foscolo); anche sostantivato: Ma quell’altro m., a cui...
grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...