CAVAROZZI, Bartolomeo (detto B. de' Crescenzi)
Luigi Spezzaferro
Nacque a Viterbo attorno al 1590, come si deduce dal Mancini che - scrivendo grosso modo nel 1620-21 - lo dice "d'età di 30 anni incirca" [...] ultimi momenti della sua "pratica" roncalliana prima di passare a quella cosiddetta caravaggesca. Infatti, mentre il Mancini accredita che fu questo perduto S. Carlo Borromeo a dare "col, suo colorito et disegno" (I, p. 256) una certa notorietà al C ...
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LAMPERTI, Francesco
Antonio Rostagno
Nacque a Savona l'11 marzo 1813. A sei anni entrò alla scuola di P. Rizzi a Lodi; terminati gli studi musicali divenne condirettore del locale teatro Filodrammatico, [...] , in cui l'autore si richiamava agli insegnamenti di G.B. Mancini, G. Pacchierotti, G. Crescentini, G.B. Velluti e soprattutto 1887-88, poi l'Apollo di Roma, e infine il S. Carlo di Napoli. Scrisse il trattatello Sulla legge dei diritti d'autore ( ...
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MORESCHI, Alessandro Nilo Angelo
Salvatore de Salvo Fattor
MORESCHI, Alessandro Nilo Angelo. – Nacque a Montecompatri (Roma) l’11 novembre 1858 da Luigi e da Rosa Pitolli.
Nulla si sa di preciso dei [...] ha potuto eseguire una messa funebre nella Chiesa di S. Carlo al Corso. […] Mi sembra non sia decoroso per il più assegnabile a un castrato, venne coperto dall’allievo Domenico Mancini, falsettista, che quattro giorni dopo intervenne per la prima ...
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FALCIATORE, Filippo. (Filippetto)
Daniela Postiglione
Nato a Napoli presumibilmente tra la fine dei sec. XVII e l'inizio del XVIII, non se ne conoscono gli estremi biografici anche se, attraverso le [...] private): Assalto ad una "cuccagna" al largo di Palazzo (F. Mancini, Feste ed apparati..., Napoli 1968, p. 294, fig. 68, napol., Napoli 1971, pp. 33 s.; Id., La pittura napol. da Carlo a Ferdinando IV di Borbone, in Storia di Napoli, VIII, Napoli 1971 ...
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PASQUALINI, Marcantonio
Margaret Murata
(Marc’Antonio). – Cantante (castrato) e compositore. Nacque a Roma dal barbiere imolese Vincenzo (morto nel 1622) e da Fulvia Tolomei, romana; fu battezzato il [...] a chiedere l’aiuto dei potenti in favore del fratello Carlo, la cui vita di soldato conobbe prigione e bando Lucca, «Dalle sponde del Tebro alle rive dell’Adria». Maria Mancini and Lorenzo Onofrio Colonna's patronage of music and theater between Rome ...
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MORANDI, Orazio
Stefano Tabacchi
MORANDI, Orazio. – Nacque a Roma intorno al 1570 da Ludovico, che prestava probabilmente servizio in una delle famiglie cardinalizie dell’epoca; il nome della madre [...] ambienti curiali, come Cassiano Dal Pozzo o Paolo Mancini.
Morandi non si limitava però a fungere da mediatore 1550-1650. Rassegna storico-critica dei documenti librari custoditi nella Biblioteca Carlo Viganò, Milano 2004, pp. 221-224; L. Guerrini, ...
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SANTI, Sebastiano
Paolo Delorenzi
– Nato a Venezia, in una famiglia di origini muranesi, il 6 agosto 1789, sull’esempio del padre Marco intraprese la professione di gioielliere, che abbandonò definitivamente [...] ) e a Ravenna (1852; Zanetti, 1871, pp. 18, 31, 35 s., 46-49; Mancini - Muraro - Povoledo, 1985, 1988, 1994, 1995, 1996; De Feo, 2016, p. 301 , Borsato, Demin e Orsi, ma anche Giovanni Carlo Bevilacqua, Pietro Moro, Giovanni Picutti e Tommaso Viola ...
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NICCOLINI, Antonio
Maria Toscano
– Nacque a San Miniato (Pisa) il 21 aprile 1772 da Niccolò e da Teresa Giannini di Orciano, penultimo di 16 figli.
Ancora adolescente ebbe come primo maestro il decoratore [...] del tempo per il quale le rappresenta» (cit. in Mancini, 1964, pp. 186 s.). Ricoprì un ruolo centrale - L. Caruso, Antonio Benci biografo di N., in Il teatro del re: il S. Carlo da Napoli all'Europa, a cura di G. Cantone - F.C. Greco, Napoli 1987, ...
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MUSOLINO, Benedetto
Carmine Pinto
MUSOLINO, Benedetto. – Nacque a Pizzo l’8 febbraio 1809 da Domenico e da Francesca Starace.
La famiglia aveva tradizioni rivoluzionarie: lo zio e il padre aderirono [...] tra i firmatari della protesta redatta da Pasquale Stanislao Mancini contro il forzato scioglimento della Camera. Gli stessi e si collegò alle idee di Giuseppe Ferrari e di Carlo Pisacane, pur non aderendo alle teorie dei socialisti francesi, ...
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FOSCHI
Daria Borghese
Famiglia di pittori marchigiani attivi tra Roma e le Marche nel sec. XVIII.
Il più noto è Francesco, nato ad Ancona nel 1716. Stando agli studi di Bonfrancesco e di Marietta Vinci [...] stato figlio di Giuseppe, patrizio anconetano, e fratello dei pittori Carlo, Giacomo, Lorenzo e Orazio.
Visse buona parte della sua di Francesco coincise con un periodo di alunnato presso Francesco Mancini (Teza, 1987, p. 95). Non si hanno notizie ...
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piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...