Regista teatrale italiano (n. Caserta 1946). Nel 1966 fondò a Roma il gruppo La Comunità, che dal 1973 si stabilì nel teatro omonimo. Si è messo in luce con allestimenti sperimentali di opere di García [...] storia di Zazà, 1993; Macbeth, 1994; Il marito ideale, 1995; E ballando... ballando, 1997; Cardio gay, 1997; Madame Bovary, 1999; Carmen, 2001; Cine H, 2001; Amata mia, 2005; La casetta, 2006; Otello, 2007). Di grande successo anche le sue regie di ...
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Secondogenito (Sigmaringen 1839 - Sinaia 1914) del principe Carlo Antonio di Hohenzollern-Sigmaringen e di Giuseppina di Baden, fu chiamato al trono dei principati uniti di Valacchia e Moldavia da un plebiscito [...] in attesa di una chiarificazione, C. sull'esempio dell'Italia proclamò la neutralità. Nel 1869 aveva sposato Elisabetta di Wied, nota sotto lo pseudonimo letterario di Carmen Sylva e, rimasto senza eredi, designò come successore il nipote Ferdinando. ...
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Cantante italiano (n. Lajatico, Pisa, 1958). Incoraggiato dalla famiglia a coltivare la passione per la musica, a soli 12 anni ha vinto la sua prima competizione canora. Durante gli studi in Giurisprudenza [...] pop (l’ultimo My Christmas del 2009), ha proposto al suo pubblico diverse interpretazioni classiche: nel 2010 sono usciti Carmen: Duets & Arias e Andrea Chénier. La carriera di B. è stata scandita da collaborazioni prestigiose, prima fra tutte ...
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MAAZEL, Lorin
Lorenzo Tozzi
(App. III, II, p. 1)
Direttore d'orchestra statunitense di origine russa. Negli anni Sessanta la sua popolarità cresce a livello internazionale. Dirige al Festival wagneriano [...] dell'Ulisse di L. Dallapiccola (1968), ha diretto musicalmente anche importanti film-opera come Don Giovanni (1980) di J. Losey e Carmen (1983) di F. Rosi. È apparso più volte in Italia soprattutto alla Scala di Milano (Tristano e Falstaff nel 1980 ...
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ROSSI, Francesco (Checco, Cecco di Meletto, Cecco di Mileto)
Leardo Mascanzoni
– Di origine sicuramente forlivese, figlio di un Meletto o Mileto e di madre ignota, non è noto l’anno di nascita, ma è [...] componimento, e secondo del Boccaccio, l’egloga Tempus erat placidum dell’epistolario (poi divenuta Faunus nel Buccolicum carmen), dedicata, sulla falsariga dell’Argus di Francesco Petrarca, alle tormentate vicende del Regno di Napoli degli anni ...
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Prisciano
Giorgio Brugnoli
. Grammatico latino, nato a Cesarea in Mauritania nella seconda metà del sec. V.
Tenne scuola a Bisanzio durante il regno di Anastasio I Dikoro (491-518) e quindi a Roma dove [...] Aeneidos principalium; il Liber de accentibus; il Panegirico di Anastasio; la traduzione della Periegesis di Dionigi il Periegeta; il Carmen de sideribus) trasmesse, più o meno a buon diritto, sotto il nome di Prisciano.
Le Institutiones, in 18 libri ...
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RIMINI, Giacomo
Giancarlo Landini
RIMINI, Giacomo. – Nacque a Verona il 26 marzo 1888 da Riccardo, ebreo di ascendenza sefardita, che fu anche presidente della Comunità ebraica di Verona, e da Giulia [...] (ricevette i complimenti di Giacomo Puccini stesso), Escamillo nella Carmen, Carlo V nell’Ernani.
Intanto, su pressione della al Verdi italiano e al verismo, ma anche Escamillo nella Carmen, Hoël nella Dinorah di Meyerbeer, Scindia nel Roi de Lahore ...
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MAZZUCCHELLI, Ettorina
Claudia Celi
– Nacque a Milano il 31 dic. 1893 da Oreste e da Ester Avanzini. Studiò alla scuola di ballo del teatro alla Scala di Milano con Adelaide Viganò, A. Coppini e R. [...] notata da M. Fokine, che l’aveva prescelta per danzare in Cleopatra e Sheherazade. Sempre alla Scala, nel 1913 danzò nella Carmen di G. Bizet, nel 1914 fu interprete principale della prima del Salice d’oro (coreografia di J. Hassreiter, libretto e ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] l’i. come semplice genere letterario, per es. in alcuni carmi di Orazio; ma i. vero e proprio è, in Orazio, il Carmen saeculare.
Età moderna
In ambito letterario, il termine – già usato da L. Alamanni (16° sec.), che chiamò i. le sue odi pindariche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le origini della letteratura latina e le forme della acculturazione: dalla storiografia all'epica
Laura Cherubini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione [...] , cantato dai sacerdoti Salii di Marte e di Ercole durante la loro danza guerriera con gli scudi sacri, e il carmen arvale, recitato dal collegio sacerdotale dei fratres Arvales per propiziare la fertilità della terra.
Il teatro delle origini: la ...
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cantantessa
s. f. Cantante donna, cantautrice. ◆ sontuosi bolero hanno occultato il punk che presiedeva alla nascita della cantantessa, senza che il suo universo immaginario venisse compromesso. (Marinella Venegoni, Stampa, 29 novembre 2001,...
abbandonologo
s. m. Chi perlustra il territorio alla ricerca di borghi abbandonati, edifici pubblici e privati in rovina, strutture e attività dismesse (luna park, orti, giardini, stazioni, ecc.), di cui documentare l'esistenza e studiare...