LOGICA INDUTTIVA
Domenico Costantini
Fra le interpretazioni che nel passato furono date della l. i. la più nota si deve a J.S. Mill, secondo cui questa è la l. della scoperta scientifica. Se, come si [...] e ricerche volti alla definizione del termine ''probabilità'', cioè i fondamenti della probabilità. Questa è sostanzialmente la posizione di R. Carnap, uno dei massimi studiosi di l. i. del Novecento.
Ma anche questo modo d'intendere la l. i. non ha ...
Leggi Tutto
WAISMANN, Friedrich
Filosofo neopositivista, nato a Vienna nel 1896, morto a Oxford il 4 novembre 1959. Allievo ed assistente a Vienna di M. Schlick (1929-36), insegnò poi (1937) a Cambridge come Lecturer [...] 2ª, Oxford 1953; How I see philosophy?. in Contemporary British Philosophy, s. 3ª, Londra 1956 (autopresentazione).
Bibl.: R. Carnap, H. Hahn, O. Neurath, Wissenschaftliche Weltauffasnug: der Wiener Kreis, Vienna 1929; V. Kraft, Der Wiener Kreis, ivi ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Don Howard
Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Simbiosi disciplinare
La [...] spazio e del tempo, 1928), a cui fece seguito nel 1944 una nuova opera, Philosophical foundations of quantum mechanics.
Rudolf Carnap (1891-1970) studiò fisica a Jena, dove si laureò con una dissertazione, Der Raum, 1921, scritta sotto la guida del ...
Leggi Tutto
In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] .
D’altra parte, la definizione formale della p. in termini di possibili stati di cose, dovuta soprattutto a R. Carnap e poi ampiamente elaborata nella seconda metà del 20° sec., se ha fornito importanti risultati in sede di semantica formale per ...
Leggi Tutto
solipsismo Termine filosofico con cui si indica l’orientamento di chi considera il soggetto come l’unica autentica realtà, sia dal punto di vista pratico, ponendo l’interesse individuale a fondamento determinante [...] quanto l’impossibilità di trascendere il piano linguistico nell’attività conoscitiva. In Der logische Aufbau der Welt, R. Carnap sostiene un rigoroso fenomenismo sulla base di un ‘s. metodologico’ che, ritenendo in ogni caso infondato il tradizionale ...
Leggi Tutto
In filosofia, per ricostruire l’analisi della nozione di f. nella storia del pensiero filosofico, si deve risalire al 17° sec., alla distinzione tra ‘verità di ragione’ e ‘verità di f.’. T. Hobbes distingue [...] dell’osservazione empirica nelle teorie scientifiche. Così, in una sostanziale ripresa della concezione di Hume, R. Carnap distinse tra proposizioni empiriche (o fattuali) e proposizioni analitiche (in cui sarebbero incluse anche le verità logiche ...
Leggi Tutto
Filosofo (Berlino 1882 - Vienna 1936). Si addottorò con M. Planck a Berlino nel 1904. Insegnò poi nelle univ. di Rostock (1911-17) e di Kiel (1921) e nel 1922 ottenne la cattedra di filosofia delle scienze [...] con le regole del linguaggio, visto come rispecchiamento del reale. Il contatto con L. J. Wittgenstein e con R. Carnap condusse più tardi S. a concepire come compito della filosofia non più l'acquisizione di conoscenze, ma la riflessione critica sui ...
Leggi Tutto
Filosofia
Formulazione logicamente coerente di un insieme di definizioni, principi e leggi generali che consente di descrivere, interpretare, classificare, spiegare fenomeni di varia natura.
Le domande [...] corso del 20° secolo.
La prospettiva neoempirista
Secondo la concezione elaborata dai rappresentanti del positivismo logico (in particolare da R. Carnap, C.G. Hempel ed E. Nagel), una t. è un sistema di ipotesi mediante le quali viene unificata e ...
Leggi Tutto
SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] è un movimento di idee complesso e il cui contenuto ha variato col tempo: il positivismo di E. Mach o quello di R. Carnap sono, per es., molto differenti da quello di A. Comte. L'idea secondo la quale non esistono differenze reali fra scienze della ...
Leggi Tutto
interpretazione
Il termine copre una molteplicità di usi, tutti più o meno riconducibili a un procedimento di decodifica di un testo (per es., della Bibbia), di un simbolo o anche di un comportamento [...] peraltro già stata esplorata nell’ambito del neopositivismo, in partic. da Carnap (Sintassi logica del linguaggio, 1934). Successivamente lo stesso Carnap, che accettò la sistematizzazione compiuta da Morris, avrebbe avviato un approccio semantico ...
Leggi Tutto
metalogico
metalògico agg. [comp. del gr. μετα- «meta-» e λογικός «che riguarda la parola (o la ragione)»] (pl. m. -ci). – Propriam., che concerne i fondamenti, i principî e le strutture del discorso logico. Il termine è stato usato in latino...