Sede concertistica tra le più prestigiose al mondo costruita a New York nel 1890 per volontà del magnate scozzese Andrew Carnegie, su progetto di William Burnet Tuthill. L’edificio in mattoni, in stile [...] Isaac Stern, da sempre conosciuto per la qualità della sua acustica (2804 posti su cinque livelli), la Zenkel Hall (599 posti) e la Weill Recital Hall (268 posti). La C. H. venne inaugurata il 5 maggio 1891 con un concerto diretto da Pëtr Il ...
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Pianista statunitense (n. New York 1947). P. si è imposto, a partire dagli anni Settanta, come uno dei migliori interpreti del repertorio classico e romantico. La sua ricerca interpretativa, dalla scelta [...] prima volta al festival di Marlboro (Vermont) al fianco di R. Serkin e P. Casals e, nel 1968, ha debuttato alla CarnegieHall di New York sotto la direzione di A. Schneider. La vittoria nel 1972 alla Leeds international piano competition ha avviato P ...
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Violinista israeliano (n. Tel Aviv 1945). Dopo gli studî musicali all'accademia di Tel Aviv, dal 1958 si è perfezionato alla Juilliard School di New York. Avviato a una precocissima carriera concertistica, [...] nonostante l'infermità derivatagli dalla poliomielite, ha debuttato alla CarnegieHall nel 1963, a Londra nel 1967. Considerato uno dei più grandi violinisti della sua generazione, ha suonato sotto la direzione di C. M. Giulini, Z. Mehta, D. ...
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Compositore e suonatore di sitar indiano (Benares 1920 - San Diego 2012). È considerato uno dei maggiori virtuosi del sitar del Novecento e ha contribuito in modo determinante alla diffusione in tutto [...] suoi scritti le autobiografie My music, my life (1968) e Ravi. The autobiography of Ravi Shankar (1996). Nel 1998 gli è stato assegnato il Polar Music Prize, e nel 2002 il suo album Full circle - Live at CarnegieHall 2000 ha vinto un Grammy award. ...
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Musicista statunitense (Chicago 1909 - New York 1986). Virtuoso di clarinetto, dopo aver suonato in varie orchestre di jazz dall'età di dodici anni, nel 1934 costituì la sua prima orchestra che divenne [...] appunto il soprannome di "king of swing"). Il punto culminante di questo successo fu segnato dal famoso concerto alla CarnegieHall del 1938, che segnò il primo ingresso del jazz in quel teatro. Contemporaneamente G. formò trii, quartetti e sestetti ...
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JAZZ (XVIII, p. 662)
Alberto PIRONTI
Una storia del j., data la parte che in questo genere di musica svolge l'improvvisazione, può essere fatta non sulle partiture musicali, ma sui dischi. E all'ingente [...] dei solisti diviene più complesso, si costituiscono orchestre di dimensioni più larghe. Nel 1938 il j. fa il suo ingresso al CarnegieHall di New York. Fra i nomi più notevoli di questo periodo si hanno quelli dei pianisti Count Basie (n. 1906), Fats ...
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REINHARDT, Jean-Baptiste, detto Django
Antonio Lanza
Chitarrista belga di jazz, nato a Liverchies il 23 dicembre 1910, morto a Fontainebleau il 16 maggio 1953. Zingaro di lingua francese, seguì la propria [...] 1946 si recò negli Stati Uniti, dove si esibì con l'orchestra di D. Ellington in numerosi concerti, tra cui quelli alla CarnegieHall del 23 e 24 novembre. Rimase affascinato dal nuovo stile be bop, di cui apprezzò le profonde innovazioni armoniche e ...
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Soprano spagnolo, nata a Barcellona il 12 aprile 1933. Studia per dodici anni al Conservatorio di Barcellona con E. Kenny, C. Badia e N. Annovazzi, vincendo nel 1954 la medaglia d'oro del Liceo. Nello [...] di Messico (Manon di Massenet, nel 1963) ne consolidano la tecnica. La consacrazione internazionale le viene alla CarnegieHall di New York dove (1965) interpreta la Lucrezia Borgia di Donizetti sostituendo M. Horne. Nella stessa stagione debutta ...
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Compositore e pianista di jazz canadese, nato a Toronto il 13 maggio 1912, morto a Los Angeles il 20 marzo 1988. Figlio di emigranti australiani, autodidatta, dopo le prime esperienze giovanili curò gli [...] più congeniale: nacquero così i dischi Miles ahead (1957), Porgy and Bess (1958), Sketches of Spain (1959), At CarnegieHall (1961) e Quiet nights (1962). Nel frattempo incideva New bottle old wine (1958) e Great jazz standards (1959), interessanti ...
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Mezzosoprano e contralto statunitense (n. Bradford, Pennsylvania, 1934). Dotata di un'eccezionale estensione vocale e di una tecnica perfetta, ha alternato a ruoli di mezzosoprano quelli di soprano e perfino [...] interpreti rossiniane del Novecento. Nel 1996 ha abbandonato la carriera operistica e nel gennaio 2000, con un concerto alla CarnegieHall di New York, il repertorio classico.
Vita e attività
Ha esordito nel 1954, a Los Angeles, nella Prodaná ...
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