Pittore (Bologna 1575 - ivi 1642). Tra i maggiori artisti del tempo, molto apprezzato dai contemporanei, operò a Roma, a Napoli ma soprattutto nella sua città natale. Vicino al classicismo carraccesco [...] con l'Accademia (Resurrezione, 1596-97, Bologna, S. Domenico), se ne allontanò ponendosi in aperto contrasto con L. Carracci e raggiungendo una rapida affermazione personale (affreschi in palazzo ex Zani, 1598; Madonna con s. Domenico e i misteri ...
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Pittore, nato a Bologna il 16 agosto 1556, morto ivi il 15 luglio 1629. È uno dei più tardi e interessanti rappresentanti del manierismo. Dovette formarsi specialmente sul Tibaldi, dal quale sembra anche [...] , il C. è tuttavia qualcosa di più che un semplice accademico. La sua pittura influì persino sulle opere giovanili di Annibale Carracci; più tardi, nel bel quadro di S. Domenico in Bologna, con l'Adorazione dei Magi, egli mostrò di aver saputo ...
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ALIBERTI, Giovanni
Rosalba Amerio
Pittore, nato a Canelli il 5 marzo 1662. Si trasferì ben presto ad Asti, dove sposò una Maria Teresa. Non si conosce la sua formazione artistica. Secondo il Lanzi egli [...] fece suoi i modi della scuola bolognese e romana, risentì cioè del Maratta e della scuola dei Carracci, con qualche eco del Correggio. Se accettiamo quanto ci riferisce il Claretta (notizie peraltro confuse e in parte errate), egli avrebbe studiato a ...
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Pittore e incisore (Francoforte sul Meno 1578 - Roma 1610). Alla fine del sec. 16º fu a Venezia, presso J. Rottenhammer; nel 1600 era già a Roma. Le sue opere - generalmente piccoli paesaggi con figure, [...] (Fuga in Egitto, Pinacoteca di Monaco) - per la grande originalità con cui vi appare rielaborato il paesaggio eroico dei Carracci, in connessione con la cultura caravaggesca, ebbero grande influenza sia in Italia (C. Saraceni, O. Gentileschi, Claude ...
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TINTI, Lorenzo
Odoardo Hillyer Giglioli
Pittore e incisore. Nacque a Bologna nel 1634. Se nulla resta delle sue pitture in Bologna nelle chiese ora distrutte della Madonna del Piombo e di S. Tecla, [...] stampe. Come pittore sappiamo che fu un seguace del suo maestro Andrea Sirani mentre come incisore si accostò ad Agostino Carracci.
Bibl.: G. Gori Gandellini, Notizie istoriche degli intagliatori, III, Siena 1808, p. 252; id. e L. De Angelis, Notizie ...
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DAL BUONO (Dal Bono, Del Buono, Bono, Boni), Floriano
Maria Cristina Casali
Nacque a Bologna il 23 febbr. 1599 da Salvatore Masini Dal Buono e da Cassandra. Gli inizi della sua educazione come pittore, [...] ed intagliatore in rame vanno ricercati, secondo l'nteressante testimonianza di M. Oretti nell'ambito della scuola dei Carracci, anche se pare che l'artista "non troppo approfittasse negli insegnamenti di così famosi maestri".
Le fonti concordano ...
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AVANZI, Giuseppe
Andrea Emiliani
Nacque a Ferrara il 30 ag. 1645. Fin da giovane si dedicò allo studio della pittura, dapprima sotto la guida dell'amico Costanzo Cattaneo, poi, dopo la morte di questo [...] 1655, da solo, cercando, molte volte anche con vere copie, di interpretare i grandi come Tiziano, Correggio, Guercino e i Carracci. Cittadella lo descrive godereccio, amante della caccia e dal portamento "in cui trapellava l'ardimento, lo spirito e l ...
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NASELLI, Francesco
Stefano L'Occaso
– Nacque, con ogni probabilità a Ferrara, attorno al 1570, di «molto antica famiglia di Ferrara» (Baruffaldi, 1846, p. 37); fu figlio del pittore Ippolito (al quale [...] e una certa fama raggiunta dall’artista, il quale visse forse sempre in patria e si formò sugli esempi di Ludovico Carracci e Carlo Bononi, da cui trasse una pennellata opaca e larga. Frequentò nel 1615 l’Accademia del nudo del concittadino Jacopo ...
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LESUEUR, Eustache
Jean Jacques Gruber
Pittore, nato a Parigi il 18 novembre 1616 (o 1617), ivi morto il 30 aprile 1655. Già quindicenne lavorava nella bottega del Vouet, la cui influenza si palesa però [...] giovanili. Nei quadri tratti dal Sogno di Polifilo (il migliore, nel museo di Rouen) attraverso il Vouet si sente l'arte dei Carracci e del Caravaggio. Il L. sembra ispirato da Raffaello, su stampe e su disegni, poiché mai non venne in Italia. La ...
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VIOLA, Giovanni Battista
Silvia Bruno
Nacque a Bologna il 16 giugno 1576 (Malvasia, 1678, II, p. 149; Granata, 2002, p. 289) da Giacomo Filippo, falegname, e da Angelica de’ Vecchi, e in quello stesso [...] mestiere di barbiere dal padre, manifestò precoce interesse per la pittura e venne introdotto nella bottega di Annibale Carracci (Baglione, 1642, p. 173; Malvasia, 1678, II, p. 90; Baldinucci, 1681-1728, 1846). Formato dal dominus degli Incamminati ...
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bolognese
bolognése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Di Bológna, appartenente o relativo alla città di Bologna, capoluogo di provincia e della regione amministrativa Emilia-Romagna: la popolazione b.; le chiese b.; prodotti b., cucina b.; come...
eclettismo
(raro ecclettismo) s. m. [der. di eclettico]. – 1. Atteggiamento di pensiero che sceglie e accetta dai varî sistemi filosofici alcune dottrine, e le coordina armonicamente; anche, la scuola filosofica che segue il metodo eclettico....