Scultore carrarese (sec. 16º-17º). Nel 1604 ebbe l'incarico, insieme a due altri artisti, di eseguire tre statue in marmo per la fontana del giardino delle Stelle a Parma, e due statue per il monumento [...] sepolcrale di Margherita d'Austria. Il suo capolavoro è la pila d'acqua santa eseguita con F. Pelliccia per la chiesa di Pietrasanta ...
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BARATTA, Andrea
Hugh Honour
Di probabile origine carrarese, si sa poco di lui e della sua attività di scultore. In un documento nell'archivio Doria un Andrea Baratta è detto autore dei due angeli sul [...] "finestrone" di S. Niccolò da Tolentino, a Roma, per i quali fu pagato il 22 dic. 1663. Anche Giovanni Maria e Francesco Baratta lavorarono in questa chiesa e se ne può quindi forse arguire che il B. fosse ...
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BERRETTARI (Berrettaro), Bartolomeo
Maria Donati Barcellona
Di origine carrarese., fu scultore attivo in Sicilia nel primo quarto del secolo XVI.
Il Di Marzo ha ricostruito l'attività del B. sulla scorta [...] Nicosia, Nicosia 1954, passim; V. Regina, La chiesa madre di Alcamo, Alcamo 1953, p. 52; M. Accascina, Di Giuliano Mancino e di altri carraresi a Palermo, in Bollett. d'arte, s. 4, XLIV (1959), pp. 327-334, 33 s. n. 22; U. Thieme-F. Becker, Künstler ...
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MAFFEI
Fabio Cosentino
Famiglia di artisti di origine carrarese discendente probabilmente dai Maffioli, nota casata di marmorari anch'essi carraresi, ma di provenienza lombarda.
Capostipite fu Giovanni, [...] nato a Carrara verso il 1560, di cui è stata ipotizzata (Grosso Cacopardo, 1845) la partecipazione all'allargamento delle mura della città natale e, in qualità di mastro fabbriciere, la collaborazione ...
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GHETTI
Vincenzo Rizzo
Famiglia di scultori, marmorari e decoratori di origine carrarese attivi a Napoli e nell'Italia meridionale dalla fine del XVII agli anni Settanta del XVIII secolo. La prima testimonianza [...] di Carrara e non è escluso che fosse un loro congiunto quel Santi Ghetti, mercante di pietra e scalpellino di origine carrarese, attivo al Roma almeno dal 1615 all'anno della morte (1656). Dopo un più che probabile periodo di formazione a Roma ...
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PINCELLOTTI, Bartolomeo
Daniele Giorgi
– Nacque probabilmente a Roma intorno al 1707 da Francesco, scalpellino di origine carrarese, e da Lucrezia Guidi (Cervini, 1995; Antinori, 2003, pp. 233 s.).
Fu [...] avviato all’attività di scultore verosimilmente dal padre e dovette forse completare la propria formazione nell’atelier di un maestro affermato. Dal 1717 è documentata la sua presenza nelle congregazioni ...
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CENNINI, Bartolommeo
Bruno Santi
Figlio del fonditore fiorentino Giovanni Battista, si ignora quando egli sia nato, e non si conoscono neanche i termini cronologici della sua prima attività. Il fatto [...] padre è indicativo di un primo tirocinio presso di lui. Secondo le fonti, egli fu a bottega presso lo scultore carrarese Pietro Tacca, allievo del Giambologna e uno degli epigoni della corrente manieristica in scultura a Firenze (Baldinucci). Ancora ...
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Comune del Veneto (93,03 km2 con 210.077 ab. nel 2020), capoluogo di provincia.
Si estende a O della Laguna veneta, a 12 m s.l.m., sul fiume Bacchiglione. È centro di antica origine, vivace per traffici [...] , tutti i più insigni monumenti d’arte padovani. Ma, sopraffatta una prima volta dall’espansione viscontea (1389), la signoria carrarese crollò a causa di Venezia, che riuscì a conquistare la città e tutto lo Stato (1405), aggregandoli ai suoi domini ...
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CARRARESI
F. Flores d'Arcais
Famiglia signorile di Padova, il cui dominio sulla città, sebbene di non lunga durata (1338-1404), ebbe un'importanza straordinaria per lo sviluppo delle arti figurative; [...] Venezia 1976; B.G. Kohl, s.v. Carrara Francesco da, Il Vecchio, in DBI, XX, 1977, pp. 649-656; G. Lorenzoni, L'intervento dei Carraresi, la reggia e il castello, in Padova. Case e Palazzi, a cura di L. Puppi, F. Zuliani, Vicenza 1977, pp. 29-49; F. d ...
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LAZZARI, Dionisio
Massimiliano Savorra
Nacque a Napoli il 17 ott. 1617 dal fiorentino Giacomo, marmoraio, e da Caterina Papini. Fu tenuto a battesimo da Dionisio Nencioni (Dionisio di Bartolomeo), maestro [...] di Bartolomeo per lavorare nella chiesa dei Gerolamini, Giacomo eseguì numerosi lavori in società con il fiorentino F. Valentino e il carrarese S. Tacca. Nella bottega del padre il L. imparò a lavorare il marmo. Nel 1637 lo si trova iscritto alla ...
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carrarese
carrarése agg. e s. m. e f. – 1. Della città toscana di Carrara: i marmi c.; come sost., abitante o nativo di Carrara. 2. s. m. Moneta padovana d’argento di varia lega del valore di 4 soldi, fatta coniare da Francesco I il Vecchio...
albergare
v. tr. e intr. [lat. mediev. albergare; v. albergo] (io albèrgo, tu albèrghi, ecc.). – 1. tr. Dare albergo, ospitare: il palazzo Medici albergò gli uomini più illustri del tempo; fig., accogliere in sé: Villa del Douro, Che ... albergò...